Pubblicista e uomo politico francese, uno degli uomini più rappresentativi della Rivoluzione, nato a Guise nel 1760, ghigliottinato a Parigi il 5 aprile 1794. Educato nel collegio Louis Le Grand, ov'era [...] difetto di pronuncia gli aveva impedito di raggiungere nella carriera forense il successo che la prontezza dell'intelligenza, la feracità dell'immaginazione, la generosità del sentimento, l'originalità delle doti di scrittore parevano dovergli ...
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Pubblicista e politico francese (Guise, Aisne, 1760-Parigi 1794). Avvocato, durante la Rivoluzione sviluppò un’intensa attività pubblicistica, in particolare attraverso il suo settimanale Les Révolutions de France et de Brabant (nov. 1789-luglio 1791). Segretario di Danton e deputato alla Convenzione, ... ...
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Pubblicista e uomo politico francese (Guise, Aisne, 1760 - Parigi 1794). Avvocato, sin dall'inizio della Rivoluzione francese fu in prima linea; i suoi opuscoli La France libre, Discours de la Lanterne aux Parisiens lo resero subito noto. Subì prima l'influsso di Mirabeau, poi quello di Danton; nel ... ...
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MISLEY, Enrico
Mario MENGHINI
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Cospiratore e uomo politico, nato a Modena il 6 maggio 1801, morto a Barcellona il 2 gennaio 1863. Raggiunto a Milano il padre, insegnante in quella scuola di veterinaria, [...] , rimasto orfano (1820) e tornato a Modena si laureò (14 maggio 1822) in legge nell'ateneo pavese. Dotato di larga intelligenza, di volontà tenace e di grande audacia, già dal 1825 egli aveva maturato l'ardito disegno "di sfruttare l'ambizione, le ...
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MŌSHEH ben Naḥmān (Naḥmanide, RaMBaN, Bonastruc de Porta)
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato a Gerona verso la fine del sec. XII, la più alta autorità del suo tempo nel campo del diritto giudaico. Fermamente [...] il bisogno di cercarne la conferma nella speculazione filosofica; tuttavia la sua natura mite ed equilibrata e la sua intelligenza lucida e serena lo tennero lontano dagli eccessi degli ortodossi avversarî degli studî filosofici, e lo indussero ad ...
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HÖNIR
Bruno Vignola
. Divinità della mitologia germanica, la cui origine e il cui significato sono tuttavia oscuri.
H. si presenta in momenti importanti e decisivi del mito settentrionale, come compagno [...] quello che ai due alberi trovati sulla riva del mare conferisce l'anima. Per lo più, però, appare come un essere di ottusa intelligenza, una comparsa muta e inattiva. Dopo la guerra dei Wani con gli Asi, è da questi dato in ostaggio ai Wani in cambio ...
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FRIZZONI, Gustavo
Carlo Gamba
Critico d'arte, nacque a Bergamo nel 1840; nel 1866 fu volontario garibaldino; morì a Milano il 10 febbraio 1919. Discepolo di Giovanni Morelli, ne accolse e divulgò i [...] tutto il mondo. Per l'arte lombarda in specie il F. ebbe grande competenza. Raccoglitore di squisita intelligenza, legò parecchi dei suoi dipinti a collezioni pubbliche. Pubblicò numerosi articoli in riviste italiane e straniere.
Scritti principali ...
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Commercio
Maurice Aymard
Introduzione
Il commercio ha conquistato nel XVIII secolo il posto, al tempo stesso centrale e contestato, dove si incontrano economia, storia e politica, posto che è suo ancora [...] una particolare concezione della natura umana: quella di un homo oeconomicus che utilizza le proprie capacità, la sua intelligenza e la sua energia per soddisfare in primo luogo i propri bisogni materiali, ed è portato spontaneamente, per riuscirvi ...
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La vita artificiale
Thomas S. Ray
(ATR Human lnformation Processing, Research Laboratories Kyoto, Giappone)
La vita artificiale (VA) estende il campo di indagine della biologia, permettendo di studiare [...] hanno la tendenza a orientare la discussione e la ricerca verso false piste. Penso sia ridicolo pensare che una macchina intelligente possa essere del tutto indistinguibile da un uomo (in teoria il test di Turing dovrebbe essere in grado anche di ...
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Evoluzione biologica ed evoluzione culturale
Francesco Ferretti
Secondo una definizione che si impone per la chiarezza intuitiva, l’essere umano è un «animale culturale». Dietro l’immediatezza di questo [...] un agente il vero punto discriminante: di fronte al potere indiscutibile esercitato da questi vincoli cognitivi la teoria del disegno intelligente (l’idea che dietro ogni entità complessa ci siano un progetto e un progettista che l’ha creato) è molto ...
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BATTAGLIA, Giacinto
Mario Quattrucci
Nacque a Milano il 10 sett. 1803; laureatosi in medicina all'università di Pavia, non esercitò tuttavia la professione. Dopo aver collaborato alla rivista I Teatri, [...] lanciava l'Indicatore lombardo, rivelatosi presto uno dei più importanti fogli liberali; il B., uomo di viva intelligenza, discepolo del Romagnosi, fu una delle figure più rappresentative del giornalismo lombardo. Dalla fusione dell'Indicatore con ...
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cultura convergente
cultura convergènte locuz. sost. f. – Modello culturale in cui i vecchi e i nuovi media collidono, i media popolari e quelli delle corporation si incrociano e il potere dei produttori [...] di produzione e condivisione delle creazioni e prevede qualche forma di mentorship informale». Riprendendo la definizione di intelligenza collettiva proposta da Pierre Lévy, Jenkins rileva come i processi di consumo mediale abbiano una crescente ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...