BRICCI (Briccio, Brissio, Brizio), Giovanni
Olivier Michel
Figlio di Giovanni Battista, materassaio o rigattiere - trasferitosi da Genova a Roma verso il 1560 - e di Pazienza Puccina, nacque a Roma, [...] , pp. 50-72; L. De Gregori, Cariche da burla del comune di Roma, in Strenna dei romanisti, III (1942), pp. 270-272; P. Bondioli, Intelligenza del Seicento. G. B. romano, in L'Italia, 8 febbr. 1943 (dono del Vat. lat. 14201 a Pio XII); A. Greco, G. B ...
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BALBI, Alessandro
Gian Franco Torcellan
Veneziano, nacque da Federico e Maria Pizzamano il 24 ott. 1757. Di quel ceto nobiliare povero e inquieto detto dei "barnaboti", che si distinse nell'ultimo secolo [...] , il B. rispecchiò in tutta la vita gli umori e le aspirazioni. Avido di letture eterodosse in gioventù, di intelligenza pronta ma superficiale, e con una innata tendenza alla retorica e al più ingenuo servilismo politico, intraprese la carriera ...
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SAVINIO, Alberto
Arnaldo Bocelli
Pseudonimo di Andrea De Chirico, (fratello di Giorgio: vol. XII, p. 459), scrittore, pittore e musicista, nato ad Atene il 25 agosto 1891.
Le sue prime affermazioni [...] o scomposizione fra umoresca e paradossale degli "oggetti"; nella quale sul sentimento poetico prevale un elegante giuoco dell'intelligenza, tuttavia espresso in una prosa duttile e tersa.
Sue opere principali: Hermaphrodito, Firenze 1918; La casa ...
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FLAIANO, Ennio (App. III, 1, p. 628)
Gaetano Mariani
Scrittore e giornalista, morto a Roma il 20 novembre 1972. Con gli anni F. è venuto affinando il suo gusto della satira, la sua riflessiva e talora [...] parola aveva "per i grandi scrittori del Sei e del Settecento, 'libertini' dell'intelligenza". E proprio questo gusto della vita vissuta e filtrata da una sottile intelligenza, proprio quella moralità che non scade mai a moralismo di bassa lega o a ...
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Figlio secondogenito di Filippo II, duca di Savoia, e di Claudia di Brosse dei duchi di Bretagna, nacque a Chazey (Bugey) il 10 ottobre 1486, e successe al fratello maggiore il 10 settembre 1504. Nel 1521 [...] di Carlo V imperatore, da cui ebbe numerosi figli dei quali solo Emanuele Filiberto sopravvisse. Sebbene non sprovvisto d'intelligenza, e desideroso di affermare la sua volontà, ebbe la sfortuna di dirigere lo stato nel periodo calamitoso delle lotte ...
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PIOZZI, Hester Lynch
Ernest de Sélincourt
Scrittrice inglese, nata a Bodwell (Carnawonshire) nel 1741, morta a Bachycraig (Flintshire) nel 1821. Figlia di John Salisbury, alla morte del padre fu maritata [...] e si rivelò ospite brillante. Priva di attrattive personali (era bassa e pingue), ebbe però un vivo fascino sociale, molta intelligenza e vivacità. Nella loro casa di campagna a Streatham, a circa 8 km. da Londra, i Thrale ospitarono una scelta ...
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Niccolò Tommaseo: Opere – Introduzione
Aldo Borlenghi
Uomo inamabile, polemico, pieno di contraddizioni, incapace di raccogliere in unità la propria vita spirituale, ma in apparenza, e a torto, più [...] e sollecitanti infinitamente, il possesso d’un carattere e di ragioni proprie originali. E al suo gusto d’osservazione e intelligenza dei particolari si dovrà aver sempre riguardo. Il colloquio, e l’affetto, portato fino a un tributo impetuoso, e pur ...
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platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] causa (cfr. Cv III II 4-6 e VII 2-3, ove espliciti sono i riferimenti al Liber de causis), le intelligenze celesti, con le loro diverse nature e con la diversità dei loro principi formali, assicurano il moltiplicarsi e il diffondersi dell'essere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’importanza di Claudio Monteverdi nella storia della musica occidentale si misura su [...] della nostra tradizione colta, e l’esemplarità del suo percorso di compositore. La formidabile sensitività della sua intelligenza creativa e una felice combinazione di condizioni favorevoli gli hanno permesso di conquistare una posizione di assoluto ...
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GALLENGA, Antonio Carlo Napoleone
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Parma il 4 nov. 1810 da Celso, ex ufficiale napoleonico di origine piemontese, e da Marianna Lombardini. Orfano presto di madre, dal padre, [...] che ne curò la prima educazione.
Gli studi, compiuti nelle scuole pubbliche, rivelarono in lui, insieme con un'intelligenza vivace, una certa attitudine per i classici, ma dovettero essere interrotti dopo l'iscrizione alla facoltà di medicina per ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...