ontologia informatica
ontologìa informàtica locuz. sost. f. – In informatica e nella computer science si parla di o. i. in un’accezione profondamente diversa da quella tradizionale del termine in campo [...] e dell’organizzazione di insiemi di concetti a partire dagli anni Ottanta del 20° sec. nel campo dell’intelligenza artificiale e a partire dai primi anni Novanta relativamente alla possibilità di individuare degli standard di interoperatività fra ...
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sempiterno
Domenico Consoli
Aggettivo usato prevalentemente nel Paradiso col senso di " che dura eterno ", " che non avrà fine ", a proposito però di cose che hanno avuto un inizio nel tempo: sempiterne [...] (XXVI 39) un filosofo (assai probabilmente Aristotele) designa le anime immortali; sempiterna intelligenzia corrisponde a intelligenza angelica; primavera sempiterna (XXVIII 116), in opposizione alla terrena, è quella che fiorisce perpetuamente nel ...
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Individuo o specie animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto al normale: può dirsi con riferimento preciso al nanismo o in un senso più generico. Il fenomeno del nanismo destò sempre [...] mitologia germanica, invece, i n. (ted. Zwerg; ingl. dwafr), affini agli elfi, hanno una certa importanza: dotati di intelligenza e scaltrezza, abitano nell'interno delle montagne, sono minatori (quindi possessori e custodi di tesori, come quello del ...
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Sociologo (Brescia 1868 - Firenze 1913). Seguace dell'indirizzo di C. Lombroso, scrisse di psicologia collettiva e criminale. Insegnò nelle univ. di Roma e di Pisa e (1899-1902) nell'univ. Nouvelle di [...] processi nel 1900 e nel 1908, finché nel 1911 fu espulso. Opere principali: La folla delinquente (1891); La teorica positiva della complicità (1893); La delinquenza settaria (1897); L'intelligenza della folla (1903); La crisi dell'infanzia (1911). ...
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HOLBERG, Ludvig
Giuseppe Gabetti
Poeta danese, nato in Norvegia, a Bergen, il 3 dicembre 1684, morto a Copenaghen il 28 gennaio 1754. Primo ad aprire la letteratura danese a tutte le grandi correnti [...] Settecento. Ebbe di quell'epoca la mentalità razionalistica, il gusto per la ironia, la spregiudicatezza dell'intelligenza critica; e ne ebbe, nel medesimo tempo, lo spirito individualistico, sensibile, eccitabile, il fermento interiore irrequieto ...
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Nacque nel 1693 (d'origine circassa o greca), morì a Parigi nel 1733. La comprò al mercato degli schiavi a Costantinopoli il conte Charles de Ferriol, ambasciatore di Luigi XIV, e le fece dare a Parigi [...] Parabère, la favorita del reggente, e della Du Deffant, ammiratissima nei salotti per il suo fascino esotico, per la sua viva intelligenza e per certo suo riserbo pudico, in contrasto coi facili costumi del tempo e del mondo in cui visse, Aïssé (nome ...
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PITECIA (dal gr. πίϑηκος "scimmia"; lat. scient. Pithecia Desmarest, 1804; fr. e ingl. Saki; ted. Schweifaffe)
Oscar De Beaux
Genere di Cebi, che dà il nome alla sottofamiglia Pithecinae Gray, 1870. [...] superiori e inferiori sporgenti, pelame abbondante, coda non prensile e rivestita tutt'intorno di pelo.
D'intelligenza relativamente limitata, di indole mite e affettiva, le Pitecie vivono generalmente rappruppate in piccoli branchi nelle foreste ...
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BALBIANO di Colcavagno, Caterina
Fernanda Torcellan Ginolino
Nata nel 1670 da Gottofredo Alberico e da Marta Maria Benso di Isolabella, dama di corte della principessa Ludovica di Savoia, sposò in prime [...] di Cuneo. Nell'ambiente austero e chiuso della corte di Vittorio Amedeo II la cultura, la grazia e l'intelligenza della bella contessa di Salmour erano particolarmente ammirate. Nel 1694, a Torino, conobbe Carlo Filippo di Brandeburgo, figlio di ...
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LERMA, Francesco Gómez de Sandovai Rojas, march. di Denia, poi conte, e dal 1600 duca di
Angela Valente
Nacque nel 1552 da Bernardo, consigliere di Carlo V; esordì quale paggio, poi divenne aio e cavallerizzo [...] divenne assai caro, così da essere scelto a primo ministro quando Filippo III salì al trono. Non fu fornito né dell'intelligenza né della cultura che l'alta posizione avrebbero richieste, e inoltre a sua volta fu sotto l'influenza di favoriti, tra ...
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Attrice drammatica, nata a Vesoul il 29 ottobre 1907, da padre italiano (di cognome Cunati). Compiuti gli studî ai conservatorî di Digione e Parigi, ha esordito ufficialmente nel 1931 nella Comédie in [...] 1937 nel I932 esordiva anche nel cinema, proseguendo poi nelle due attività. In teatro, il suo fascino scenico e l'intelligenza delle interpretazioni, le assicurarono più di un successo: La prisonnière di Pourdet (1935), La dame aux camèlias (1937 ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...