PONZA di SAN MARTINO, Gustavo, conte
Adolfo Colombo
Nato a Cuneo il 6 gennaio 1810, morto a Dronero il 6 settembre 1876. Laureatosi in legge, raggiunse presto il grado di capo-divisione nel Ministero [...] a raggiungere a Tolosa l'esule Carlo Alberto per la firma dell'atto regolare d'abdicazione. Per l'intelligenza, la rettitudine e la perizia amministrativa fu intimo consigliere di Vittorio Emanuele II, che gli affidò spesso incarichi confidenziali ...
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Cognizione
Claudio de' Sperati
Massimo Piattelli Palmarini
Antonio Semerari
Il termine indica sia l'atto del conoscere e la facoltà stessa che consente di conoscere (la facoltà di apprendere e di [...] valutare la realtà circostante, l'intelligenza), sia, specialmente usato al plurale, le 'cose' conosciute, le notizie o informazioni procurate per via diretta o con lo studio. L'aggettivo 'cognitivo' indica tutto ciò che riguarda il conoscere; in ...
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Zemeckis, Robert
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 14 maggio 1952. Autore di un cinema efficacemente spettacolare, ha esplorato, come Steven Spielberg [...] (che lo ha lanciato), diversi generi cinematografici e ha sfruttato con intelligenza le potenzialità degli effetti speciali. Nella sua opera si rintraccia soprattutto una felice commistione tra le forme del cinema fantastico, una dimensione più ...
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Spenser, Edmund
Raffaele Giglio
Poeta inglese (Londra 1552 circa - ivi 1599), attento lettore di classici greci (Omero, Esiodo, Platone, Teocrito), latini (Orazio, Virgilio, Ovidio), francesi (Du Bellay [...] e Marot) e, soprattutto, italiani. Della nostra letteratura studiò con intelligenza gli autori del Trecento e dell'Umanesimo che molto gli giovarono, insieme con il platonismo ficiniano, per l'attuazione delle sue opere. È autore del Calendario del ...
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FINE O FINO?
Le due forme si riferiscono a diverse sfumature di significato.
• L’aggettivo fine si riferisce a una sottigliezza materiale
Quel filo di metallo è proprio fine
o, in senso figurato, [...] a una sottigliezza legata all’intelligenza o al comportamento
Che persona fine!
Un fine conversatore
• L’aggettivo fino di solito indica uno scarso spessore materiale (soprattutto nel tessuto)
seta fina (= sottile, leggera) contrapposto a seta ...
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Era nell'antichità propriamente un'imprecazione verbale che invitava le potenze infere o a far perire la persona designata, nemica o avversaria dell'esecrante, o almeno a torturarla e a legarla paralizzandone [...] l'intelligenza e le facoltà fisiologiche e pervertendone i sentimenti. Gli eroi delle tragedie greche sono molto prodighi di queste imprecazioni, e Cicerone cita come un capolavoro del genere quella di Tieste contro Atreo. Nella storia romana sono ...
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VITTORIA ADELAIDE MARIA, imperatrice di Germania e regina di Prussia
Carlo ANTONI
Nata a Londra il 21 novembre 1840, morta nel castello di Friedrichshof presso Cronberg il 5 agosto 1901. Figlia della [...] regina Vittoria, ereditò dalla madre l'intelligenza e l'energia. Il 25 gennaio 1858 si sposò a Londra con il futuro imperatore Federico III di Germania, sul quale esercitò un forte ascendente. Ma non riuscì ad acclimarsi nella nuova patria. Sognò d' ...
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GARRUCCI, Raffaele
Costantino Jorio
Gesuita, archeologo, nato a Napoli il 23 gennaio 1812, morto a Roma il 5 maggio 1885. Iniziato agli studî archeologici dai padri Marchi e Tessieri del Collegio Romano, [...] fu un autodidatta, dotato di perspicace intelligenza e di carattere risoluto, aiutato nelle sue ricerche dalla vasta e profonda conoscenza delle lingue classiche e orientali, dall'erudizione biblica e dallo studio diretto dei Santi Padri e della ...
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Nato il 7 ottobre 1748, morto il 5 febbraio 1818. Secondo figlio del re Adolfo Federico e di Luisa Ulrica di Prussia. Non privo d'una certa intelligenza e dotato d'indomabile coraggio, ebbe però un'educazione [...] molto trascurata, e aspetti meno buoni della sua indole presto prevalsero in lui: tanto più ch'egli era di debole carattere, e privo di senso morale, Così, ben presto divenne preda di volontà più forti. ...
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ELLERO, Giuseppe
Franco Laicini
Nacque a Tricesimo (Udine) il 6 giugno 1866 da Luigi, proprietario di una filanda, e Anna Fabris, che dedicò tutte le sue cure all'educazione di quest'unico figlio. Carattere [...] vivace e di intelligenza acuta fin dall'infanzia, l'E. entrò nel seminario di Udine dopo aver terminato le scuole elementari, nonostante alcuni contrasti con il padre che si opponeva al suo proposito di abbracciare la vita ecclesiastica. A Udine ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...