MORTIFICAZIONE
Giuseppe De Luca
. Nel linguaggio ascetico cristiano per mortificazione s'intende la lotta che il cristiano deve sostenere per osservare la legge divina e raggiungere la perfezione. Essa [...] si può distinguere in mortificazione della volontà, dell'intelligenza, dei sensi, ecc. Nel Vangelo stesso s'incontrano esplicite esortazioni a siffatta virtù. S. Paolo, gli Apostoli e tutta la Chiesa, si sono valsi, non soltanto di queste esortazioni ...
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Romanziere, filosofo ed esteta brasiliano, nato nello stato di Maranhão nel 1858 e morto il 26 gennaio 1931 a Rio de Janeiro. È certamente la figura più rappresentativa e più influente della moderna intelligenza [...] del suo paese. Diplomatico, viaggiò molto e molto assimilò della cultura europea: e di questa esperienza, tornato in Brasile, si giovò per promuovere un vasto movimento di sprovincializzazione e rigenerazione ...
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Raggruppamento di individui che presentano un insieme di caratteri fisici ereditari comuni. Nel caso dell’uomo, tali caratteri si riferiscono a caratteristiche somatiche (colore della pelle, tipo di capelli, [...] sul mondo dimostrerebbe la superiorità biologica della r. bianca. Misurazioni antropometriche avrebbero dovuto rivelare la maggior intelligenza, vitalità e moralità della r. bianca e furono avanzate teorie eugenetiche che invitavano a preservare i ...
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Nome d'arte del soprano catalano V. de los Angeles López García (Barcellona 1923 - ivi 2005). Esordì nel 1945 e per circa un trentennio fu acclamata in tutto il mondo per la brillante limpidezza della [...] voce e la raffinata intelligenza dell'interprete. Spaziò in un repertorio che comprendeva Mozart, Rossini, Verdi, Puccini, i compositori francesi, ma anche Wagner, Strauss e De Falla. Fu anche celebre interprete (attiva sino alla fine degli anni ...
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Psicologo (Davis, Virginia occidentale, 1890 - Poitiers 1958), allievo di J. B. Watson. Si occupò soprattutto delle funzioni cerebrali, dimostrando, contrariamente a quanto sostenuto dalla teoria delle [...] localizzazioni, l'indipendenza di talune funzioni dalla particolare area corticale utilizzata (ricerche sull'intelligenza e la capacità di discriminazione sensoriale nei ratti cerebrotomizzati). Studiò poi il comportamento animale, gli istinti negli ...
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BASTARI, Filippo
Ottavio Banti
Di antica e influente famiglia iscritta all'arte della Lana, nacque a Firenze nel sestiere di S. Croce, probabilmente nel secondo decennio del XIV secolo. Di indole fiera [...] e dotato di notevole intelligenza, prese attivamente parte - come suo padre Cionetto e l'avo Giovenco - alla vita pubblica del Comune, ricoprendo, tra l'altro, per quattro volte la carica di gonfaloniere (anni 1350, 1369, 1374, 1384) e per tre volte ...
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stufa
Luigi Vanossi
Il vocabolo compare in Fiore CLXXXIX 6, nel discorso della Vecchia: convien ch'ella sia stufata, / ché colla stufa guerir se ne suole, dove presenta il senso, usuale in antico, di [...] " bagno caldo " (cfr. Intelligenza 68 " L'ottavo loco è termasse chiamato, / secondo lo latin de li romani, / e per volgare sì è stufa appellato "; Boccaccio Dec. II 4 24 " e in una stufa messolo, tanto lo stropicciò e con acqua calda lavò... ").
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rude
Domenico Consoli
Latinismo di cui si ha un solo esempio: oramai saranno nude / le mie parole, quanto converrassi / quelle scovrire a la tua vista rude (Pg XXXIII 102): Beatrice userà parole semplici, [...] tali che risultino comprensibili all'intelligenza ancora " rozza " di D.: " idest, intellectui grosso; quasi dicat: ‛ secundum capacitatem humanae mentis infirmae ' " (Benvenuto). Il Tommaseo ricorda che r. nella Summa tomistica vale " indotto ". ...
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Letterato e archeologo tedesco, nato a Reichenbach l'8 giugno 1760, morto a Dresda il 17 novembre 1835. Dal 1791 al 1806 fu direttore del Wilhelm-Ernst-Gymnasium di Weimar. Di modesta intelligenza, ma [...] di vivace memoria, attivissimo, estremamente servizievole, fu a Weimar il Magister Ubique" deriso più tardi dal Tieck nel Gestiefelter Kater e nella Vogelscheuche, il "Servibilis" della notte di Valpurga ...
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LAMBERTI, Marco
Girolamo De Miranda
Nato in Toscana, forse a Figline Valdarno, nella seconda metà del XVI secolo, è ipotizzabile che, benché di animo incostante, riuscisse a concludere il cursus degli [...] studi grazie a una brillante intelligenza. Fu in contatto con l'Accademia della Borra, sorta a Firenze nel primo decennio del XVII secolo e dedita alla lirica giocosa: preziose dovettero essere per la sua maturazione le relazioni con Alessandro ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni,...
intelligente
intelligènte agg. [dal lat. intellĭgens -entis, part. pres. di intelligĕre «intendere», comp. di inter «tra» e legĕre «scegliere»]. – 1. a. Dotato d’intelletto e d’intelligenza, che ha facoltà e capacità d’intendere: gli esseri,...