Storico russo, nato nel 1731 nelle terre della sua famiglia, d'antica nobiltà, presso Alatyr (nel territorio del Volga). Fu educato in famiglia. Negli anni 1751-1768 servì in un reggimento di cavalleria [...] tribunale di guerra e in tale carica rimase, dal 1786 col grado di maggior generale, fino alla morte (6 ottobre 1792). Uomo di viva e acuta intelligenza, aperta a interessi molteplici, scientifici e letterarî, si dette allo studio della letteratura ...
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Generale e uomo di stato dei Paesi Bassi meridionali, nato nel 1510. Fu tra i migliori generali di Carlo V: nel 1553 prese Longwy ai Francesi; nel 1554 fu nominato governatore della città e della contrada [...] (Correspondance de Granvelle, IV, p. 97) lo descrive come gran bevitore, famoso per avarizia e per mancanza assoluta d'intelligenza. Certo è che era insaziabile di onori e privilegi per la sua famiglia.
Bibl.: Gachard, Correspondance de Philippe II ...
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Celebre e antica famiglia ungherese, che risale, storicamente, al sec. XIII, quando già nel 1238 appare divisa nei due rami di Zerházy e di Illyésházy. Il primo di essi, il più notevole, acquistò considerevole [...] di feldmaresciallo (1665), segnalandosi per coraggio e intelligenza nella guerra contro i Turchi, specialmente nella battaglia -28 settembre 1790), nipote di Paolo, fu anche lui generale nell'esercito austriaco, con cui combatté a Kolin nella guerra ...
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Detta anche incontinenza essenziale (termine improprio perché spesso si riesce a trovare una causa che, rimossa, fa sparire l'incontinenza) è la minzione abnorme d'una discreta quantità d'orina in un solo [...] una o più volte nella notte, per lo più senza causa apparente. Generalmente questa incontinenza scompare anche senza cure alla pubertà o verso i 18-20 o degenerative, sonnambulismo, terrori notturni, intelligenza ottusa). Non è escluso che in certi ...
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Diplomatico austro-ungarico di nazionalità ungherese, nato a Stampfen (Stupava presso Bratislava) il 16 gennaio 1851, morto a Vienna il 20 ottobre 1922. Entrò dapprima nel servizio consolare austro-ungarico, [...] poi in quello diplomatico. Dal 1882 al 1886 fu console generale a Mosca; in seguito agente diplomatico a Sofia e ministro monarchia, poi si ritirò a vita privata.
Uomo d'intelligenza non brillante, ma assiduo lavoratore e fedele servitore dei suoi ...
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Funzionario, diplomatico e ministro prussiano, nato a Schwerin il 16 settembre 1792, morto a Berlino il 6 febbraio 1846. Nato da una famiglia della vecchia nobiltà terriera, passò la sua prima gioventù [...] convinto e diede con grande calore ed intelligenza la parte migliore della sua attività di condizioni di salute non gli permisero di esercitare che poca influenza sulla politica generale e lo obbligarono dopo poco più di due anni, a uscire dal ...
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Gruppo etnico sud-africano appartenente alla grande famiglia dei Negri Bantu. Costituisce la popolazione indigena del territorio compreso fra la catena dei Monti dei Draghi, che separa i Beciuana dagli [...] Hanno indole più pacifica dei vicini Zulù e mostrano intelligenza piuttosto vivace. Le loro capanne, dove non è viene comprata ed è pagata al padre con capi di bestiame, generalmente buoi. Alla morte di un parente, la famiglia abbandona la capanna ...
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Napoletano, nato l'11 agosto 1803, morto il 10 giugno 1871. Uomo politico ed economista di non comune valore, esordì arricchendo di note la terza edizione del Breve cenno della scienza del benessere sociale [...] direttore degl'Interni e dal settembre 1855 della Polizia generale. Mite ed onesto, appartenente a "quella schiera di borbonici liberali e municipalisti, che dette uomini di solida e quadrata intelligenza come il Cenni e il Savarese", ebbe dalla ...
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Alienista, nato a Tolosa il 3 febbraio 1772, morto a Parigi il 12 dicembre 1840. Destinato dal padre alla carriera ecclesiastica, dovette lasciarla in seguito alla Rivoluzione. Studiò a Tolosa, a Narbona, [...] le proprie lezioni di psichiatria; nel 1823 fu nominato ispettore generale dell'università; nel 1825 fu chiamato al posto di medico febbre, caratterizzata dal disordine della sensibilità, dell'intelligenza e della volontà". Della follia egli fu ...
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RICCIO (lat. scient. Erinaceus L., 1758; fr. hérisson; sp. erizo; ted. Igel; ingl. hedgehog)
Oscar De Beaux
Genere più noto e caratteristico della famiglia degli Erinaceidi o Ricciformi (Erinaceidae [...] comprende animali lunghi al massimo 25 cm., dalla forma generale tozza e tondeggiante, con arti particolarmente brevi, muniti anteriormente , 1909; Aethechinus Thomas, 1918), che è d'intelligenza molto ottusa ma dotato di olfatto e di udito fini ...
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modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...
bias s. m. inv. Distorsione cognitiva, determinata da pregiudizi, che è causa di previsioni sbagliate. ◆ I pregiudizi algoritmici sono una delle principali ombre che pesano sul futuro (già in molti casi “presente”) dei sistemi di intelligenza...