PRISCILLIANO
. È il più significativo rappresentante di un movimento ascetico sorto in Spagna verso la fine del sec. IV e che diede luogo a un clamoroso processo conclusosi con la condanna a morte dei [...] gran massa dei fedeli spagnoli. Questi asceti appartenevano in generale alle classi ricche e colte del laicato, affermavano di interpretare la Scrittura avvalendosi di quello speciale dono d'intelligenza spirituale che essi (i "dottori", come amavano ...
Leggi Tutto
LANFRANCO di Pavia
Salvatore Battaglia
Arcivescovo di Canterbury, nato a Pavia intorno al 1003, morto il 28 maggio del 1089. Poco si sa della sua giovinezza; studiò diritto a Pavia, nelle cui scuole [...] la sua filosofia preparava così la conciliazione tra fede e intelligenza operata poi dal suo grande discepolo Anselmo d'Aosta.
e prescrizioni gregoriane che non contrastassero con la politica generale: la quale opera della riforma era delicata, ...
Leggi Tutto
Nacque a Pau il 26 gennaio 1763. Destinato alla carriera forense, si diede invece, alle armi. La rivoluzione lo trovò semplice sergente maggiore; ma tre anni dopo era colonnello, e l'anno di poi (1793) [...] generale: si era distinto nelle armate del Reno e della Mosa, specialmente nelle giornate di Fleurus e all'assedio di Mæstricht, sotto aveva figura imponente, simpatica ed attraente, pronta intelligenza e una fluente eloquenza. La sua debolezza ...
Leggi Tutto
Con questo nome (disciplina arcani) si suol designare l'istituto per cui i primitivi cristiani avrebbero fatto ogni sforzo per non svelare agli estranei i riti e le credenze della loro religione. Durante [...] a causa delle persecuzioni, vivesse talora clandestinamente.
Estesosi e resosi generale, tra il III e il V secolo, l'istituto del S. Agostino pure accenna più volte alla diversità d'intelligenza delle cose sante tra i catecumeni e i fedeli: nessuno ...
Leggi Tutto
È una condizione morbosa caratterizzata dalla perdita della coscienza, della motilità e della sensibilità. L'infermo giace abbandonato sul letto, immerso in un sonno patologico profondo da cui nessuna [...] del sistema nervoso centrale dove sono i centri dell'intelligenza, della motilità e della sensibilità; tale turbamento può a fatti convulsivi) è dovuto, più che a cause tossiche generali, a edema o anemia cerebrale (uremia eclamptica) e la puntura ...
Leggi Tutto
RODITORI (o Rosicanti; lat. scient. Rodentia Smith, 1827 o Glires Linneo, 1758; fr. rongeurs; sp. roedores; ted. Nagetiere; ingl. gnawing animals, rodents)
Oscar De Beaux
Ordine di Mammiferi di statura [...] 5 ai posteriori. Può esservi una membrana natatoria. Le unghie hanno generalmente forma di artiglio; a volte sono grandissime e falcate; a volte reazione psichica, compensano assai bene la scarsa intelligenza. Le attitudini ereditarie hanno in essi ...
Leggi Tutto
Uomo di stato romeno, nato il 20 agosto 1864 a Florica, presso il villaggio di Câmpulung, nella Valacchia, morto a Bucarest il 24 novembre 1927. Era primogenito di Ion B. Nel 1882 si recò a Parigi per [...] direzione del partito liberale e la presidenza del consiglio.
D'intelligenza non geniale, ma dotato d'una chiara intuizione della realtà la Francia. Combatté l'orientamento italofilo del generale Averescu e ostacolò le trattative per l' ...
Leggi Tutto
GRAZIANO imperatore (Flavius Gratianus)
Alberto Olivetti
Imperatore romano dal 367 al 383, figlio di Valentiniano I che regnò dal 364 al 375 e della prima moglie di questo, la quale si chiamava più probabilmente [...] G. come giovane di carattere mite, di aperta intelligenza, di vasta cultura, appassionato agli esercizî fisici, moderato il suo regno con atti di clemenza concedendo un'amnistia generale ai carcerati per debiti, richiamando gli esiliati, proibendo in ...
Leggi Tutto
E un termine adoperato anche comunemente per indicare il costume di chi si affida, per le conoscenze pratiche, all'esperienza dei fatti quali si offrono nella vita quotidiana. Questo uso è antico: cfr. [...] che pone a fondamento della conoscenza umana l'esperienza in generale; e questa dottrina ha una storia che risale ai inglese Giovanni Locke, che nel suo saggio sull'umana intelligenza combatté vittoriosamente ogni teoria di idee innate, aprioristiche, ...
Leggi Tutto
JACOBI, Carl Gustav Jacob
Giovanni Lampariello
Matematico, nato a Potsdam il 10 dicembre 1805, morto a Berlino il 18 febbraio 1851. Studiò giovanissimo le opere di Lagrange ed Eulero, tentando la risoluzione [...] , ma una rivelazione permanente, un riflesso di quella intelligenza divina che J. contempla nella sua ineffabile purezza". variabile t e H (funzione caratteristica o di Hamilton) dipende, in generale, dalle p, q e t. Se le ph si considerano quali ...
Leggi Tutto
modello linguistico di grandi dimensioni (LLM, Llm) loc. s.le m. Algoritmo di intelligenza artificiale che, processando massivamente una grande quantità di dati, utilizza tecniche di deep learning in vari àmbiti dell’elaborazione del linguaggio...
bias s. m. inv. Distorsione cognitiva, determinata da pregiudizi, che è causa di previsioni sbagliate. ◆ I pregiudizi algoritmici sono una delle principali ombre che pesano sul futuro (già in molti casi “presente”) dei sistemi di intelligenza...