DE NOBILI, Flaminio
Flavio De Bernardinis
Nacque a Lucca nel 1533 da Fabrizio e Chiara di Filippo.
La famiglia era originaria della Garfagnana, con l'antico nome Della Pieve, ma, ai tempi in cui il [...] 'Petrarca. Appunto con l'autorità di questo, dei greci, dei latini, di Dante, del Boccaccio, si afferma che l'intelletto è occhio dell'anima e a questo spetta focalizzare la bellezza squisitamente spirituale. La donna ama l'uomo, avendone conosciuto ...
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BRUNI, Vincenzo
Adriano Prosperi
Nato a Rimini nel 1532, iniziò gli studi universitari a Bologna, sostentandosi con un beneficio sulla chiesa della Polverara di Rimini, concessogli da Paolo III nel [...] , i quali servano più per mover la volontà, et infiammar il cuore nell'amor di Christo, che per pascere l'intelletto. Nella terza... s'insegna, come lo dobbiamo imitar con le opere...". La centralità ignaziana dell'imitazione di Cristo trova nelle ...
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PEREGRINI, Matteo
Erminia Ardissino
PEREGRINI (Pellegrini), Matteo. – Nacque a Liano, frazione di Castel San Pietro sull’Appennino bolognese, probabilmente intorno al 1595.
I biografi antichi, infatti, [...] per cui il savio è dissuaso dal servire in corte (rischio di perdere il proprio arbitrio, distacco da sapienza e intelletto, perdita di tempo), che vengono ribaltate nel corso dell’opera, dimostrando la necessità di assoggettare le genti al sapere ...
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ANSALONI, Andrea Placido
Armando Petrucci
Nacque il 5 ott. 1719 a Nonantola e compì gli studi nel seminario di quell'abbazia. Entrato nello stato ecclesiastico, nel 1745 era parroco di Formigine (Modena); [...] , e la relazione dello Stato presente dell'abazia di Nonantola stesa nel 1781 (Santi, pp. 374-380) rivelano un intelletto chiaro e preciso e una notevole capacità di elaborare i risultati delle più svariate e accurate ricerche erudite.
A queste sue ...
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MICCOLIS, Stefano
Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 74 (2023)
Nacque a Corato (Bari) il 10 novembre 1945, da Leandro (medico e ufficiale durante la Seconda guerra mondiale, rientrato in Italia [...] com'era, scrisse ad Armando Saitta nel 1980, che «pensare la storia» fosse «l'unico modo non vano di esercitare l'intelletto». Si dedicò inizialmente a indagini che miravano al reperimento di fonti, documenti e carteggi nelle aree a lui più familiari ...
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FIGLIUCCI, Felice (in religione Alessio)
Dario Busolini
Nacque a Siena il 4 maggio 1518 da Francesco di nobile famiglia.
Fu avviato presto agli studi, in previsione di una brillante carriera ecclesiastica. [...] come protagonisti i suoi compagni di università e C. Tolomei. Ribadita la superiorità del contemplare, somma attività dell'intelletto, precisava che prima di potervi giungere era necessario prendere coscienza delle passioni e degli affetti dell'animo ...
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BISSO, Bernardo
Dino Pastine
Nato a Genova verso il 1648, entrò nell'Ordine dei benedettini della congregazione cassinese, nel monastero di S. Caterina in Portoria il 30 nov. 1668. Trascorse l'intera [...] L'aver considerato la probabilità in astratto, svincolata cioè da quel suo altro elemento essenziale che è l'adesione dell'intelletto del singolo, per il quale tutte le opinioni non sono ugualmente probabili, conduce il B., come altri probabilisti, a ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] mirava a trovare una giustificazione dottrinaria dell'unione e con la quale B. si proponeva di passare al vaglio dell'intelletto il suo ardente desiderio personale di porre fine allo scisma. Frutto di queste fatiche fu la famosa Oratio dogmatica de ...
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CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] 30 agosto, in Epistolae nunc primum editae, pp. 3 s.) egli criticava come antireligioso il Saggio sull'intelletto umano del Locke, già tre anni dopo accoglieva spregiudicatamente (da buon conservatore) il motivo tipicamente illuministico dell'utilità ...
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BIANCIARDI, Stanislao
Maria Luisa Trebiliani
Nacque a Montegiovi (frazione di Castel del Piano, Grosseto) il 28 aprile 1811 da Giovanni (che, rimasto vedovo, abbracciò lo stato ecclesiastico, affidando [...] suoi lavori di questo periodo, oltre alle traduzioni, ricordiamo gli studi su Pasquale Galluppi o i piaceri dell'intelletto (Firenze 1853),Vittoria Colonna (ibid. 1856),A. Rosmini o ilfilosofo cristiano (ibid. 1857),Dante Alighieri (ibid. 1857).
In ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...