Botanica
Formazione vegetale
Complesso di piante che hanno forma biologica e quindi fisionomia simile, in armonia con le condizioni dell’ambiente; la composizione floristica del complesso può essere diversa [...] che lo riguarda.
L’attività formativa può tendere o alla promozione di qualità dell’uomo in generale (il carattere, l’intelletto, il gusto, il senso morale) o allo sviluppo di abilità specifiche, all’acquisizione di una tecnica, di una competenza ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] stato un progresso a lungo termine nel campo della tecnologia. Tylor avanzò ora l'ipotesi che con lo sviluppo dell'intelletto umano fossero progrediti, oltre alla tecnologia, anche il linguaggio, le arti e la comprensione del mondo. In sintesi, la ...
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MARRÈ, Gaetano Giovanni
Riccardo Ferrante
– Nacque a Genova da Girolamo e Anna Caterina il 6 giugno 1771 (così dalla fede di battesimo allegata alla sua domanda di laurea presso il Collegium iurisperitorum [...] ’Istituto nazionale (quella di «Filosofia, letteratura e belle arti. Arte del ragionare e analisi delle operazioni dell’intelletto, grammatica, eloquenza e poesia») ed ebbe modo di illustrare il suo pensiero circa la situazione politica ligure anche ...
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MICCOLIS, Stefano
Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 74 (2023)
Nacque a Corato (Bari) il 10 novembre 1945, da Leandro (medico e ufficiale durante la Seconda guerra mondiale, rientrato in Italia [...] com'era, scrisse ad Armando Saitta nel 1980, che «pensare la storia» fosse «l'unico modo non vano di esercitare l'intelletto». Si dedicò inizialmente a indagini che miravano al reperimento di fonti, documenti e carteggi nelle aree a lui più familiari ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e [...] più rigorosa formulazione da D. Hume. Contro questo I. Kant rivendicò il valore della causalità come categoria fondamentale dell’intelletto, che pensando la natura le impone tale forma.
La relazione di causalità è diventata uno dei temi di maggiore ...
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THOMAS, Christian (Thomasius)
Felice Battaglia
Filosofo e giurista insigne, nato a Lipsia il 1 gennaio 1655, morto a Halle il 23 settembre 1728. Addottoratosi nel 1679, si diede all'esercizio forense [...] crimen (Halle 1697), De iure principis circa haereticos (ivi 1697). L'eresia al Th. non sembra punibile, poiché, errore dell'intelletto e non della volontà, non è delitto.
L'opera rinnovatrice del Th. si continua nel campo penale, dove egli, uno dei ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] hominum sit unus vel non». Ben dieci argomenti egli adduce a favore della tesi aristotelico-averroistica affermante l'unità numerica dell'intelletto umano in tutti gli uomini; nove invece, uno di meno, a favore della tesi opposta che ritiene gli ...
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MARSILI, Antonio Felice
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Antonio Felice. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1651, e non nel 1649 come riportano Fantuzzi e quanti lo hanno seguito. Era il figlio primogenito [...] . Il M. condivide l’ammirazione di Ciampoli per Democrito che, rifiutando idee e qualità occulte, «formò le conseguenze dell’intelletto con le sole relazioni de’ sensi» e «con le figure degli atomi e coi moti lor propri, particolarmente insegnò la ...
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CECCHETTI, Raimondo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Oderzo (Treviso) il 26 febbr. 1703 da Giuseppe e da Paolina Mondini, originaria di Venezia. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, li proseguì [...] 30 agosto, in Epistolae nunc primum editae, pp. 3 s.) egli criticava come antireligioso il Saggio sull'intelletto umano del Locke, già tre anni dopo accoglieva spregiudicatamente (da buon conservatore) il motivo tipicamente illuministico dell'utilità ...
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MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] così in possesso della sua sola forza vitale, in breve tempo sarebbe incapace di provvedere a se stesso. È l'intelletto la più alta delle facoltà delle creature viventi e questo può essere paragonato alla forza che controlla l'universo: in ambedue ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...