DELLA VECCHIA (Dalla Vecchia), Pietro
Bernard Aikema
Figlio del pittore Gasparo, di famiglia veneziana, nacque probabilmente a Vicenza nel 1602 o 1603.
Il cognome Muttoni, con il quale è conosciuto [...] 1660, p. 710) riconosceva esempi di virtuosismo ("E queste imitazioni non sono coppie, ma astratti del suo intelletto. bensì per imitare i tratti Giorgioneschi"), che secondo l'ottica del secolo XVII erano ritenuti molto apprezzabili.
Particolarmente ...
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ERASMO da Montecassino
Alberto Bartola
Nato intorno al 1200, in luogo e da famiglia ignoti, entrò nell'Ordine benedettino, iniziando la sua vita monacale nel cenobio di Montecassino.
In assenza di elementi [...] dottrinali, temi erasmiani come ad esempio quello dei rapporti tra filosofia e teologia, natura e grazia, intelletto e volontà, conoscenza e illuminazione divina, materia e forma, si avvicinano con decisione alle posizioni dottrinali espresse ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] muoveva dai tipici presupposti del teismo filosofico (dualità di finito e infinito, mondo e Creatore, senso e intelletto) per disegnare una scienza razionale ed universale dei "principii produttori e regolatori della vita pratica", capace di superare ...
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LOSA, Nicolò
Angelo Torre
Nacque intorno al 1564 da Alessandro e forse dalla seconda moglie di questo, Secondina Della Porta di Nicolò, sposata in data imprecisata dopo la morte della prima moglie, [...] universitatis". Infatti essa è cosa diversa dai suoi componenti ed esiste anche dopo la loro morte; non ha animo, intelletto consenso e corpo, ma esiste in un momento specifico: quello in cui è legittimamente congregata.
Questa definizione nasconde ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] dell'idealismo obiettivo. Un idealismo che, liberato della sua "parte cattiva... quella che confonde la ragione e l'intelletto con l'esperienza", non trascura i risultati delle scienze, e che anzi si fonda sulla funzione della ragione nella ...
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FOGAZZARO, Giuseppe
Franco Cambi
Nacque a Bergamo il 6 nov. 1813 da Antonio e da Maria Teresa Innocenti Mazzi; nel 1817 si trasferì con la famiglia a Vicenza, città di origine del padre, e lì frequentò [...] bambini dai tre ai sette anni, con maestre, assistenti e un maestro di ginnastica, rivolto a educare il fisico, l'intelletto e il "morale") occupa un ruolo non marginale nel complesso quadro di iniziative in sostegno dell'infanzia povera, che vede ...
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LIPPARINI (Lipparino), Guglielmo
Roberto Cascio
Nacque, in località ignota, probabilmente intorno al 1570-80. Giovanissimo entrò a far parte dell'Ordine dell'Osservanza degli agostiniani di Lombardia, [...] è simile alle architetture gotiche, capace di soddisfare le orecchie (come quelle gli occhi), ma non di appagare l'intelletto, e continua negando che l'uso di dissonanze improvvise, non preparate, potesse esprimere meglio il senso delle parole di ...
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COCCHI (de Curribus, Canali), Giovanni (Giovanni da Ferrara)
Julius Kirshner
Nacque a Ferrara intorno al 1409-10.
Circa la data di nascita, il Simeoni nella sua edizione degli Excerpta (p. IV) sostenne [...] il che presuppone l'intervento continuo e diretto della volontà di Dio. Contro la dottrina di Averroè sull'unità dell'intelletto in tutti gli uomini, che era stata ampiamente accettata e discussa dai filosofi aristotelici, dal tredicesimo secolo sino ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] -segretario: "par ch'abbia non so che del divino nella partecipazione de i concetti regali, poscia che, quasi ministro degli intelletti, come con la lingua ogni uomo i tesori della mente esprime così egli con la penna fa chiara e distinta quella ...
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GIANTURCO, Emanuele
Ferdinando Treggiani
Nacque ad Avigliano (Potenza) il 20 marzo 1857 da Francesco, calzolaio, e da Domenica Maria Mancusi. Nel paese natale compì i primi studi, frequentando la scuola [...] il supporto di un idoneo libro di testo universitario, che obbligasse i giovani "a pensare ed a fare opera d'intelletto, anziché di semplice memoria". Una simile qualità poteva appartenere, per il G., solo a un manuale che, superando la tradizionale ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...