BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] circa Providentiam,De malorum subsistentia. La metafora con cui B. dice che, più un essere si allontana dall'intelletto primo, più si trova catturato nei lacci del destino, così come una circonferenza tanto più si avvicina all'indivisibilità ...
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CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] le quali l'uomo partecipa della Trinità: in lui, all'attribuzione del Padre corrisponde la memoria, a quella del Figlio l'intelletto, a quella dello Spirito la volontà. Tre proprietà, queste, che costituiscono l'unità dell'anima: per esse l'uomo può ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...