CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] -segretario: "par ch'abbia non so che del divino nella partecipazione de i concetti regali, poscia che, quasi ministro degli intelletti, come con la lingua ogni uomo i tesori della mente esprime così egli con la penna fa chiara e distinta quella ...
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BERNARDONI, Pietro Andrea
Silvana Simonetti
Nacque a Vignola il 30 giugno 1672 da Francesco e Lodovica Monsi. Sin dalla più giovane età dimostrò notevole attitudine agli studi letterari, che coltivò [...] l'entimema (o sillogismo rettorico) definito da Aristotele appartenere alla terza (raziocinio) e non alla seconda facoltà dell'intelletto (giudizio), si trova nel Giornale de' letterati d'Italia, III(1710), pp. 110 s., con altri scritti inerenti ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] e moralmente; muore quando la intende spiritualmente, cioè allegoricamente et anagogicamente, imperò che allora si considera lo intelletto spirituale separato dallo litterale, et è come dividere lo spirito dalla carne, che è morire" (II, 740 ...
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CASELLA, Giacinto
Felice Del Beccaro
Nacque a Filettole (Pisa) il 12 sett. 1817 da Giuseppe, agricoltore in proprio, di media condizione economica, e da Degnamerita Rossi.
L'amore per la campagna nella [...] già tradotto Catullo). Tornato alla Pieve a Presciano, il paese di origine della moglie Eleonora Ghezzi, donna di nobile intelletto che gli fu compagna preziosa, continuò a tradurre i quattro libri delle elegie di Properzio portando a termine il ...
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DURANDO, Felice Niccolò, conte di Villa
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 6 dic. 1729 in una famiglia oriunda di Candelo, da Giovanni Antonio, banchiere in Torino, decurione dal 1752, investito [...] sua apertura alle nuove idee (considerava L'esprit des lois una delle opere "più vaste e ardite concepite dall'intelletto umano", pur deplorando che Montesquicu avesse confinato solo nelle forme repubblicane gli esempi di virtù: Calcaterra, 1935, p ...
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GUAZZO, Stefano
Giorgio Patrizi
Nacque a Casale Monferrato nel 1530 (ma alcuni storici collocano la nascita nella vicina Trino), ultimo dei quattro figli di Giovanni, fedele funzionario dei Paleologhi [...] come una galleria di protagonisti della civiltà municipale casalese. Dietro l'omaggio reso alla nobiltà di sangue e d'intelletto, nella raccolta allestita dal G. c'è la difesa di una dimensione di domestica colloquialità, di aurea mediocritas della ...
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GABRIEL (Gabriele), Trifone
Laura Fortini
Nacque il 20 nov. 1470 a San Polo di Piave in provincia di Treviso dal patrizio veneziano Bertucci e da Diana Pizzamano, seconda moglie di questo.
A venti anni [...] nuova scielta… (Venetia 1582), oltre ai testi già citati, è contenuta una lunga lettera del Contarini al G. avente per oggetto la questione mente-intelletto (l. I, pp. 113-119) e una lettera del G. al Bembo, non datata (l. IV, pp. 70-72), una vera e ...
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COLLURAFI, Antonino
Gino Benzoni
Figlio di Sebastiano, nacque nel 1585 a Librizzi, minuscolo centro della sottointendenza di Patti (prov. Messina), in una famiglia - quella dei Collura, il cui cognome [...] figliuoli in una casa", la possibilità delle nozze favorisca i "più eccellenti di virtù" e i "più alti d'intelletto"; "l'età più idonea" al connubio; le "prerogative" auspicabili nella consorte; il "tempo" e i "riguardi" acconci alla "procreatione ...
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ATTENDOLO, Giovan Battista
Claudio Mutini
Nacque da famiglia nobile a Capua intorno al 1536.
Il padre, Ambrosio, fu ingegnere militare e svolse in patria un'intensa e proficua attività dal 1546 al 1570; [...] Alamanni e a Bernardo Tasso che "formarono un mostro di più capi, e di diverse membra non ordinate, che l'intelletto si stanca in considerarle, né può capirle in una sola speculazione"; e poteva inoltre approfondire l'analisì letteraria con alcune ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] fondo, con sperimentate dimostrazioni. Egli riconduce tutto ai sensi e alle sensazioni, che devono essere ordinate dall'intelletto nonper categorie metafisiche, ma per certezze matematiche. Anche per lui, come per Galileo, filosofare è "procedere per ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...