GIUSSANI, Carlo
Michele Coccia
Nacque a Milano il 6 nov. 1840 da Giovanni e da Angela Carrera. Compiuti i primi studi a Milano presso il liceo ginnasio S. Alessandro (poi Beccaria), prese parte come [...] il "primo notevole tentativo di un originale ripensamento dei problemi della letteratura latina, compiuto da un intelletto per tanti riguardi in anticipo sui tempi". Nel quadro della polemica fra ciceronianismo e anticiceronianismo nella cultura ...
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COMANINI, Gregorio
Marina Coccia
Nacque a Mantova verso la metà del sec. XVI. Sulla sua vita si hanno poche notizie; mentre è ampiamente menzionata dai critici del sec. XVII e del successivo la sua [...] distingue in "icastica" (forma reale, in rapporto alle cose che sono in natura) e "fantastica" (forma immaginaria, invenzione dell'intelletto del pittore).
Di queste due forme d'imitazione, che erano già state esaminate dal Lomazzo e dal Tasso, il C ...
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Kipling, Rudyard
Riccardo Capoferro
L’arte di narrare l’India
Cresciuto in India e vissuto in Inghilterra e negli Stati Uniti tra Ottocento e Novecento, lo scrittore britannico Rudyard Kipling è autore [...] come una favola e trasportano in un mondo fantastico, abitato da animali che conoscono tutto della vita, anche se privi d’intelletto. Un mondo sul quale Mowgli non vorrà esercitare il suo diritto al dominio, perché si è innamorato e vuole tornare tra ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] B. sia stato in particolar modo colpito dalla funzione primaria della parola, come prodotto delle facoltà elementari dell'intelletto e strumento di passaggio dalla sensazione alla riflessione. Un attento spirito di osservazione della realtà spinse il ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] J. G. Duverney e Petit, il C. approfondì la lezione di critica spregiudicatezza e di fiducia nella possibilità dell'intelletto umano di indagare e di conoscere il reale e prese atto, Con ammirato stupore, dello stretto rapporto tra la sperimentazione ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] imitava nell'inesausta aspirazione alla bellezza. Un'arte e una critica estatiche: messi ai margini i valori dell'intelletto e della comunicazione, l'artista e il critico dovevano mirare allo stato di grazia della trascendenza; quello doveva produrlo ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] le idee e di contrassegnarle con vocaboli precisi a fine di ben ragionare e delle forze e dei limiti dell'umano intelletto (propositi che restano solamente nel titolo) - pubblicato a Corfù nel 1831, e di cui aveva fatto un vessillo per combattere ...
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LEVI, Primo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ferrara il 25 giugno 1853 da Bonajuto, commerciante di vestiti, e da Rosa Castelfranchi. L'origine israelitica, da lui subordinata all'integrazione nell'identità [...] nel 1883 da Perelli, al pari di altri lavori di questi anni, e dedicata "a Giuseppe Rovani, anima italiana, intelletto universale"). Una certa fortuna ebbe poi il libretto Abruzzo forte e gentile (Roma 1883, ma sul frontespizio 1882), buon esempio ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] -segretario: "par ch'abbia non so che del divino nella partecipazione de i concetti regali, poscia che, quasi ministro degli intelletti, come con la lingua ogni uomo i tesori della mente esprime così egli con la penna fa chiara e distinta quella ...
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BERNARDONI, Pietro Andrea
Silvana Simonetti
Nacque a Vignola il 30 giugno 1672 da Francesco e Lodovica Monsi. Sin dalla più giovane età dimostrò notevole attitudine agli studi letterari, che coltivò [...] l'entimema (o sillogismo rettorico) definito da Aristotele appartenere alla terza (raziocinio) e non alla seconda facoltà dell'intelletto (giudizio), si trova nel Giornale de' letterati d'Italia, III(1710), pp. 110 s., con altri scritti inerenti ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...