Avventuriero e scrittore inglese (Hayes, Devon, 1552 - Londra 1618). Favorito della regina Elisabetta I, ottenuti larghi diritti sulle terre esplorate, R. organizzò spedizioni per la colonizzazione dell'America. [...] venuto in conflitto coi presidi spagnoli, al ritorno fu sacrificato a ripicche e risentimenti politici e venne decapitato.
Intelletto aperto alle nuove scoperte e correnti di pensiero, fu a contatto con insigni scienziati, partecipando a quella ...
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Pensatore e medico greco (fine del secolo 2º d. C. e inizî del 3º), africano (pare) di nascita. Dei suoi scritti, abbiamo gli undici libri raccolti sotto il titolo πρὸς μαϑηματικούς (Adversus mathematicos); [...] "dogmatiche". Questi modi sono tre: dal quale (l'uomo), per mezzo del quale (gli strumenti della conoscenza: senso e intelletto), secondo il quale (l'impressione della fantasia). Nell'ambito dell'esame critico di questi mezzi o modi di conoscenza si ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] una chiarezza mordente che non a caso doveva poi piacere a un Croce, illustra i rapporti tra vero e bello, tra intelletto e ingegno, nell'insieme si ha l'impressione che la sua polemica conservi qualcosa di scolastico, di convenzionale: forse anche ...
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CALDARI, Ferdinando
Giovanna Sarra
Nato a Firenze nel 1688, dopo gli studi letterari, in cui si distinse per il gusto della poesia volgare, conseguì intorno al 1710la laurea dottorale in utroque iure [...] il C. fosse giunto a Ferrara e lo raccomandò al duca quale persona degna di ricoprire la carica, sia per le doti dell'intelletto sia per le qualità del carattere. Ma in una terza lettera allo stesso duca, del 10 dic. 1744 (sei anni dopo), il Muratori ...
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Poeta inglese (Cockermouth, Cumberland, 1770 - Rydal, Westmorland, 1850). Poeta laureato, W. dette la più perfetta e compiuta espressione in Inghilterra al romanticismo di tipo rousseauiano.
Vita e opere
Trascorsa [...] e nella poesia The ruined cottage; ma l'amicizia di S. T. Coleridge, incontrato a Bristol (1795), contribuì a riconciliare l'intelletto di W. con le sue emozioni. I due poeti (W. si trasferì a Alfoxden, nei Quantock Hills, a circa tre miglia ...
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Scrittore (Le Havre 1737 - Éragny, Seine-et-Oise, 1814). Ebbe vita molto avventurosa; a dodici anni intraprese un viaggio alla Martinica; poi studiò (1757) all'École des Ponts-et-Chaussées, chiusa l'anno [...] certi aspetti del carattere, l'interprete più fedele. B. de St.-P. non vede nella scienza che l'arida manifestazione dell'intelletto, incapace per sé di scoprire la verità; questa si rivela invece al "cuore" mostrandogli un mondo che è tutto bellezza ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] le eccezioni umane, ovvero sia le deformità; e non ammettere sul campo che i tipi, ovvero sia le generalità, che l'intelletto anche il più ottuso riconosce a prima vista, perché li vede tutti i giorni e dappertutto. Ma se questo è un precetto ...
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CORTESE, Giulio
Ninni Pennisi
Nacque a Modena (ma Chioccarelli propende per una origine napoletana) attorno al 1530, da nobile famiglia. Sacerdote (secondo il Regio, invece, "cavaliere napoletano"), [...] Oratio Martos - "le voci humane articolate sono i veri fatti e i pennelli onde le cose si pingono agli occhi dell'intelletto dell'ascoltatore".
La tematica religiosa, emergente dai Concetti catolici (1586) e dal De Deo et mundo (1595) è strettamente ...
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CASABURI URRIES, Pietro
Salvatore Nigro
Appartenne, insieme con il fratello Lorenzo, alla generazione dei poeti napoletani tardo-barocchi, partecipi del clima socioletterario succeduto alla rivolta [...] " e "de' nostri poeti italiani", soprattutto - significativamente a ritroso - da Tasso e Petrarca), che dilettano rappresentando "all'intelletto più cose in un solo argomento".
Lorenzo pubblicò un'unica raccolta di versi, Le quattro stagioni (Napoli ...
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FORESI, Bastiano
Franco Pignatti
Nato a Firenze nel 1424 da Antonio, dal 1456 esercitò la professione notarile. Tra il 1477 e il 1485 rogò per Marsilio Ficino e i suoi familiari tutta una serie di atti [...] bosco in cui il poeta, che impersona il Senso, si è addentrato sulla strada della perdizione. Egli viene soccorso da Intelletto che gli illustra la storia dell'umanità dal principio del mondo sino alla fondazione di Firenze. Quindi il poeta chiede le ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...