correggere /ko'r:ɛdʒ:ere/ [dal lat. corrigĕre, der. di regĕre "reggere, dirigere", col pref. con-] (coniug. come reggere). - ■ v. tr. 1. a. [rendere migliore e più esatto eliminando errori, imperfezioni [...] . [apportare una correzione: c. la rotta] ≈ cambiare, modificare, mutare, ritoccare. c. [sistemare un testo, un'opera dell'intelletto e sim.: c. le bozze di stampa, un compito in classe] ≈ limare, revisionare, ripulire, ritoccare, rivedere, [riferito ...
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impazzire /impa'ts:ire/ v. intr. [der. di pazzo, col pref. in-¹] (io impazzisco, tu impazzisci, ecc.; aus. essere). - 1. [perdere l'uso della ragione] ≈ ammattire, (fam.) dare di testa, (fam.) perdere [...] il ben dell'intelletto, (gerg., roman.) sbroccare, (gerg., settentr.) sclerare, uscire di senno. ↔ rinsavire. ▲ Locuz. prep.: iperb., da impazzire [di sensazione molto forte, positiva o negativa, che fa andare fuori di sé: un mal di denti da i.] ≈ da ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è...
intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, come in Vn XXXIII 8 25, Cv II IV 11,...