razionalismo
Paolo Casini
Il primato della ragione
Il significato del termine razionalismo deriva da ragione. Si definisce razionalismo una tendenza a razionalizzare o ‘ridurre alla ragione’ quanto [...] principio di autorità. Kant definì la pura ragione (reine Vernunft) come una «funzione» distinta dalla sensibilità e dall’intelletto (Verstand), capace di conoscere sé stessa e il mondo grazie alla sintesi a priori, arbitra suprema della conoscenza ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] , è globalmente positivo quando lo si consideri dal punto di vista dell’idea, non altrettanto può dirsi per l’ordinario intelletto umano. Prima che l’uomo arrivi ad adeguare la propria coscienza al processo dell’idea e, quindi, a innalzare il ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] poiché la capacità di conoscenza a priori implicherebbe l'esistenza di un rapporto di necessità, per esempio, tra le idee dell'intelletto e il mondo. L'empirismo e il probabilismo di Gassendi, così come la sua convinzione che la materia sia dotata di ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] Agente. Al Commento all'Ecclesiaste egli allegò la traduzione dei tre brevi trattati di Averroè sull'Intelletto Ilico. Il Commento all'Ecclesiaste di Samuel ben Judah Ibn Tibbon sarà più volte citato da Mosè ben Salomon da Salerno nel suo Commento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Galileo Galilei
Mariano Giaquinta
Galileo Galilei è una delle figure fondamentali della rivoluzione scientifica del 17° secolo. I suoi contributi in matematica, fisica e astronomia, la sua opera in [...] intendere non era nulla; adunque bisognerà dire che né anco la natura abbia inteso il modo di fare un intelletto che intenda.
Sal. Molto acutamente opponete; e per rispondere all’obbiezione, convien ricorrere a una distinzione filosofica, dicendo che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Fiorentino e Felice Tocco
Simonetta Bassi
«La maggiore felicità, a cui l’uomo possa arrivare, è di essere cittadino di uno Stato libero»: queste parole di Francesco Fiorentino descrivono perfettamente [...] il senso del reale e della vita non tolse mai né menomò gli splendori della fantasia e le speculazioni profonde dell’intelletto (F. Fiorentino, Positivismo e idealismo, in Id., Ritratti storici e saggi critici, cit., p. 20).
Lo Stato e l’educazione ...
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In filosofia, dottrina secondo la quale le entità astratte (generali o universali) non esistono di per sé, ma si risolvono nei nomi che designano classi di individui, gli unici considerati esistenti.
Nel [...] predicabile di più res, e nella voce è segno convenzionale significante più cose. Il concetto è segno naturale prodotto nell’intelletto dall’azione delle cose che, presenti e intuite, forniscono le notizie e poi danno luogo alle nozioni comuni, che ...
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1. Colonizzatore acheo di Metaponto. 2. Pensatore greco (5º sec. a. C.), fondatore della scuola atomistica. Non abbiamo documenti espliciti circa la sua personalità e dottrina, essendo stata questa così [...] a quella delle opere del maestro, destinate alla lettura e alla discussione nella scuola. È congetturabile l'appartenenza a L., anziché al suo discepolo, delle opere: Μέγας διάκοσμος ("Il grande ordinamento") e Περὶ νοῦ ("Intorno all'intelletto"). ...
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DEL MEDIGO (del Medigo), Elia (Helias Cretensis, Eliyahu ben Moses Abba)
Alberto Bartòla
Figlio di Moses Abba, nacque a Candia da una delle più importanti famiglie ebree cretesi - da cui Helias Cretensis, [...] "nelle accademie dei cristiani", e lo stesso D., nell'explicit della redazione ebraica della sua prima questione sull'intelletto (cfr. M. Steinschneider, in Monatsschrift für Gesch. und Wiss. des Jud., XXXVII [1893], p. 187), afferma diaver composto ...
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Medicina
Ristagno di sangue nelle parti più declivi del corpo. Il fenomeno si osserva soprattutto nei cadaveri, nei quali si formano chiazze violacee, bluastre o rosso-vinose (macchie ipostatiche) a carico [...] fermo dietro il fluire fenomenico. Il termine, usato dal neoplatonismo per indicare le 3 supreme nature (l’uno, l’intelletto, l’anima), entrò presto nel linguaggio dei Padri della Chiesa in riferimento alle persone della Trinità oppure anche alla ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...