BARTOLO da Sassoferrato
Francesco Calasso
Nacque a Venatura, frazione rurale del Comune di Sassoferrato nell'Anconetano, territorio del futuro ducato di Urbino. La data di nascita, deducendola da quella [...] di seguire a Perugia i corsi di diritto civile di Cino da Pistoia.
In realtà, era, il suo, un intelletto precocissimo: e si rifletta, come questa precocità di adolescente venisse severamente provata da un insegnamento fortemente critico che accusava ...
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Immagine personale
Massimo Proto
Nel 20° sec. i ritrovati della scienza hanno acuito la sensibilità della persona verso la rappresentazione delle proprie sembianze. Le scoperte della fotografia e della [...] , in La Piccola Treccani, 5° vol., 1995, ad vocem); questa rappresentazione è ‘mentale’ in quanto ha luogo nell’intelletto, che provvede ad associare l’immagine al concetto corrispondente (F. de Saussurre, Cours de linguistique générale, 1922; trad ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] completamente la questione perché, provenendo dalla filosofia di Plotino e indicando i gradi di emanazione dall'Uno, cioè l'Intelletto e l'Anima, come derivati da esso, non consentiva di porre sullo stesso piano le tre 'persone'. Era necessario ...
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BARATTUCCIO, Antonio
Giuseppe Galasso
Nacque a Teano, nel 1486, da famiglia che nell'ambito della città di origine aveva raggiunto la distinzione e il rango derivanti dall'esercizio delle professioni [...] e quindi ancora, nel 1538, avvocato del Fisco.
Nella più alta carica di avvocato del Fisco il B. confermò le doti di intelletto e di operosità che lo avevano fino ad allora distinto e riuscì a guadagnarsi in tale misura la fiducia del potentissimo e ...
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Diritto
1. Diritto civile
Nel diritto civile l’e. costituisce una ipotesi di anormalità nella esplicazione dell’autonomia privata e nei relativi regolamenti d’interessi, i quali conseguentemente si presentano [...] Anche per Aristotele l’e. si dà solo là dove elementi diversi vanno combinati e quindi può verificarsi quando l’intelletto, che deve effettuare detta sintesi, non opera rispettando la struttura sostanziale dell’essere. In tal modo l’e. viene ascritto ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] ’idealismo romantico e parzialmente sopravvive anche nel pensiero contemporaneo. Per Kant, la c. è la forma a priori dell’intelletto, che questo impone alla realtà pensandola e giudicandola: come categorie si presentano così, in Kant, le stesse forme ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo ius civile: glossatori e commentatori
Giovanni Chiodi
Antefatto
A leggere alcuni atti giudiziari della fine dell’11° sec., si rimane colpiti dal cambio di strategia intervenuto nell'impostazione [...] moderni «subtilius investigant», come è destino dell’umana condizione accrescere le sue conoscenze con il continuo esercizio dell’intelletto.
Tre personalità si stagliano tuttavia sopra le altre per il loro ruolo determinante. Il primo è Cino da ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] cui il predicato, non contenuto nel soggetto, è estensivo della conoscenza e conduce a scoprire le forme a priori dell’intelletto: le categorie, funzioni dei giudizi, e le idee pure della ragione. La metafisica fu così ridotta a un’illusoria evasione ...
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FRANCESCO da Barberino
Emilio Pasquini
Figlio di Neri di Ranuccio, nacque a Barberino Val d'Elsa, tra Firenze e Siena, nel 1264 da una famiglia nobile ma di censo modesto. Il padre, un austero ghibellino [...] Iustizia; la ventesima verte sulla preghiera, sceneggiando un dialogo tra F. ed Eloquenza, poi anche con Carità, Amore, Speranza e Intelletto. L'opera si conclude con le lodi di F. a Madonna, che risponde accettando il dono del libro ed elargendo la ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] species, frutto del processo di astrazione, rappresentano le caratteristiche formali, sia a livello dei sensi sia a livello dell’intelletto, colte dal soggetto conoscente; rappresentano dunque l’o. in quanto presente al soggetto. Per G. Duns Scoto le ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...