GIACOMO da Pistoia (Iacobus de Pistorio)
Alessandro Ottaviani
Molto scarni sono i dati relativi alla vita di G., che operò presumibilmente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Il nome del [...] varianti (pp. 536 s.). Il trattato è stato poi tradotto in italiano da F. Bottin, in Id., Ricerca della felicità e piaceri dell'intelletto: … G. da P., La felicità suprema, Firenze 1989, pp. 63-93.
Fonti e Bibl.: G. Cavalcanti, Rime, a cura di D. De ...
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BALDI, Giovanni dei Tambeni
Riccardo Capasso
Nato nella seconda metà del sec. XIV dai Tambeni di Faenza, è tuttavia esplicitamente ricordato come cittadino di Firenze e comunemente noto sotto il cognome [...] la scienza, poi, non può essere contraria alla fede cattolica, poiché la religione non può volere che sia negato l'intelletto, ma esige invece la negazione della volontà. Il B. aggiunge che i canoni della medicina non possono essere sconvolti, perché ...
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BIANCHI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nato a Genova nel 1587, entrò nella Compagnia di Gesù nel 1602. Molto dotto, insegnò per vari anni umanità, retorica e filosofia nei collegi tenuti dai gesuiti a [...] anche il "tuziorismo", sostenendo che fra due opinioni, una più probabile (tale cioè che abbia più capacità di inclinare l'intelletto a prestarvi l'assenso) e una più sicura o "tuta" (più lontana, cioè, dal pericolo di peccare) ma meno probabile ...
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CALDARI, Ferdinando
Giovanna Sarra
Nato a Firenze nel 1688, dopo gli studi letterari, in cui si distinse per il gusto della poesia volgare, conseguì intorno al 1710la laurea dottorale in utroque iure [...] il C. fosse giunto a Ferrara e lo raccomandò al duca quale persona degna di ricoprire la carica, sia per le doti dell'intelletto sia per le qualità del carattere. Ma in una terza lettera allo stesso duca, del 10 dic. 1744 (sei anni dopo), il Muratori ...
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CORTESE, Giulio
Ninni Pennisi
Nacque a Modena (ma Chioccarelli propende per una origine napoletana) attorno al 1530, da nobile famiglia. Sacerdote (secondo il Regio, invece, "cavaliere napoletano"), [...] Oratio Martos - "le voci humane articolate sono i veri fatti e i pennelli onde le cose si pingono agli occhi dell'intelletto dell'ascoltatore".
La tematica religiosa, emergente dai Concetti catolici (1586) e dal De Deo et mundo (1595) è strettamente ...
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GHIRLANDA, Gerolamo (Girolamo)
Guido Dall'Olio
Nacque a Carrara, dal notaio Pandolfo, dopo il 1495. Nel ristretto ambiente del marchesato di Massa il padre doveva essere un personaggio di una certa rilevanza, [...] et io la Scrittura Santa") e concludeva: "Mi rallegro con voi di lui, che Dio gli aprisse gli occhi dell'intelletto in confessar il nome suo" (Modena, Bibl. Estense, Autografoteca Campori, f. Ghirlanda, Girolamo, lettera da Carrara, 13 maggio 1549 ...
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FABBRONI, Francesca
Adelisa Malena
Nacque a Livorno il 27 apr. 1619 da Caterina Fabri, livornese, e Sebastiano, fiorentino, capitano dei bagno penale.
All'età di sei anni fu posta in educazione presso [...] era il rilievo attribuito all'orazione affettiva, all'obbedienza cieca ai padri spirituali, all'annientamento della volontà e dell'intelletto, alla via contemplativa e unitiva per raggiungere la perfezione. In lui la F. riconobbe il "superiore santo ...
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FAZZINI, Lorenzo
Raffaele Santoro
Nato a Vieste (Foggia) il 19 genn. 1787 da Tommaso e da Porzia Medina, seguì l'istruzione primaria nella città natale; studiò poi a Foggia, a Benevento e nel seminario [...] principii religiosi. Molto si dimenava contro le idee innate e le armonie prestabilite, e conchiudeva spesso: "Niente è nell'intelletto che non sia stato nei sensi. Ma insieme si affaticava molto a dimostrare l'esistenza di Dio, l'immortalità dell ...
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CHIAVACCI, Gaetano
Roberto Grita
Nacque a Foiano della Chiana (prov. di Arezzo) il 19 giugno 1886 da Enrico e Annunziata Doni. A sei anni si trasferì con la famiglia a Cortona, dove frequentò le scuole [...] (Firenze 1947), articolata in due parti, il C. nella prima, "Il momento dell'indifferenza", distingue l'esistente dall'intelletto, attribuendo al primo la capacità produttiva o "sintetica" e immediata di sempre nuove realtà naturali, e, al secondo ...
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CASABURI URRIES, Pietro
Salvatore Nigro
Appartenne, insieme con il fratello Lorenzo, alla generazione dei poeti napoletani tardo-barocchi, partecipi del clima socioletterario succeduto alla rivolta [...] " e "de' nostri poeti italiani", soprattutto - significativamente a ritroso - da Tasso e Petrarca), che dilettano rappresentando "all'intelletto più cose in un solo argomento".
Lorenzo pubblicò un'unica raccolta di versi, Le quattro stagioni (Napoli ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...