BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] coll. V, ed. Delorme, p. 144). L'uomo, privilegiato tra gli esseri creati, porta in sé, nelle operazioni della memoria, dell'intelletto e della volontà, l'immagine di Dio: "Considera ora le operazioni e gli abiti di queste tre potenze e potrai vedere ...
Leggi Tutto
GOTTA, Salvatore
Massimiliano Manganelli
Nacque il 18 maggio 1887 a Montalto Dora, presso Torino, da Vincenzo, magistrato, e da Luigia Pavese.
La famiglia apparteneva alla buona borghesia locale e quella [...] della madre, in particolare, vantava "tradizioni d'intelletto". A motivo della carriera del padre il G. si trasferì ben presto a Ivrea, sede del tribunale.
Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino, entrò in contatto con l' ...
Leggi Tutto
EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] l'oggetto della teologia non può essere Dio in quanto tale, come aveva affermato Tommaso d'Aquino, in quanto la finitezza dell'intelletto umano non e in grado di abbracciare l'infinità di Dio. È quindi necessario definire e limitare la nozione di Dio ...
Leggi Tutto
ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] pieno la misura del suo lungo e amoroso studio dell'antichità classica, e del sostanziale nutrimento che ne trasse il suo intelletto, la sua coscienza, la sua arte. Quel mondo - nei limiti della conoscenza che se ne aveva ai suoi tempi (basti pensare ...
Leggi Tutto
DONATI, Alamanno
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 20 maggio 1458 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 444 bis, f. 174r) dal notaio ser Marchionne. Fu scolaro di Giorgio Antonio Vespucci, che, apprezzato [...] , cosi come è da lei che deriva la bontà; ed essere buoni è più importante che essere dotti. La volontà poi comanda sull'intelletto, il quale è mosso dalla volontà, mentre questa si muove di moto proprio ed è fonte e origine di ogni moto. Inoltre la ...
Leggi Tutto
GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] forma sostanziale di un corpo che ha la vita in potenza, G. ha buon gioco nel confutare la tesi averroistica che l'intelletto possibile è unico per l'intera specie umana, separato e autosussistente, e si unisce ai singoli uomini solo nel momento del ...
Leggi Tutto
BISSOLATI, Leonida
Angelo Ara
Nacque a Cremona il 20 febbr. 1857 dal canonico Stefano Bissolati e da Paolina Caccialupi, moglie di Demetrio Bergamaschi. Nel 1861 S. Bissolati svestiva l'abito talare [...] il Bergamaschi, già da molti anni malato, sposava la Caccialupi, adottando il figlio.
La madre era una donna di grande intelletto e di fortissima tempra; il padre aveva vissuto una tormentata crisi di coscienza, e sentito, soprattutto su un piano ...
Leggi Tutto
DELLA VOLPE, Galvano
Nicolao Merker
Nacque a Imola il 24 sett. 1895, secondogenito del conte Lorenzo e di Emilia Scali. Ufficiale di cavalleria negli anni della prima guerra mondiale, si laureò in filosofia [...] regredì al leibnizianismo, ma lo combinò, aggravandolo, con la concezione romantico-mistica del senso e il disprezzo dell'intelletto. A il tema del secondo capitolo, la cui ultima sezione contiene poi un inedito elemento nuovo, destinato in seguito ...
Leggi Tutto
CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] 1544, pp. 110-14; le altre lettere a T. Gabriel del 10 genn. 1531 e 13 dic. 1532 sul rapporto tra volontà e intelletto e tra scienze speculative e virtù morali, in Quattro lettere di mons. G. Contarini card., Firenze, L. Torrentino, 1558, pp. 9-40 ...
Leggi Tutto
JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] in argento sotto la sua direzione che l'adolescente J., "di naturale molto vivace, e di buonissimo intelletto", manifestò le prime espressioni artistiche, frutto dell'esercizio nel disegno di figura praticato al contempo degli studi ecclesiastici ...
Leggi Tutto
intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...