pensiero /pen'sjɛro/ s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare "pensare"]. - 1. a. [attività mentale che consente all'uomo di elaborare concetti] ≈ intelletto, intelligenza, ragione, raziocinio. [...] b. (estens.) [insieme delle facoltà intellettive: rivolgere il p. a qualcuno; riandare col p. al passato] ≈ cervello, mente, testa. 2. (filos.) [attività speculativa propria di un pensatore, di un movimento, di un'epoca: il p. illuministico] ≈ ...
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Fabio Rossi
eccesso. Finestra di approfondimento
Criteri dell’eccesso - Il concetto di «superare un limite determinato» può essere espresso da vari sost., tra i quali e. è il più generico. Se il superamento [...] lo più oggettivo, alla limitata quantità di qualcosa: sieno le tue parole più corrispondenti alla insufficienza del mio sommesso intelletto (A. Verri); cominciavano a pruovar quel crudel tormento, che tanto flagella gli uomini magnanimi, di misurar la ...
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trasecolare /traseko'lare/ v. intr. [der. di secolo, col pref. tra-; propr. "essere fuori del mondo (secolo)", quindi "aver perduto l'intelletto"] (io trasècolo, ecc.; aus. essere o avere). - [restare [...] sbalordito per lo stupore] ≈ allibire, (fam.) cadere dalle nuvole, (fam.) restare di stucco (o di sasso o a bocca aperta), sbalordire, sbigottire, sconcertarsi, strabiliare, (non com.) stupefarsi, stupirsi. ...
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capacità s. f. [dal lat. capacitas -atis, der. di capax]. - 1. [possibilità che un recipiente, una cavità, un ambiente ha di contenere fino a un determinato limite: la c. di una botte, di un teatro; misure [...] (a), perizia, propensione (a). ↔ inabilità, incapacità, inettitudine, inidoneità. b. [al plur. assol., doti dell'intelletto: uomo di scarse c.] ≈ abilità, acume, bravura, competenza, dote, ingegno, intelligenza, levatura, perspicacia. ↔ dappocaggine ...
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capocchio /ka'pɔk:jo/ s. m. [der. di capo], ant., non com. - [persona di poco intelletto] ≈ allocco, babbeo, balordo, (tosc.) grullo, intronato, ottuso, sciocco, semplicione, stolto, tonto. ↔ furbo, sveglio. ...
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logos /'lɔgos/ s. m. [dal gr. lógos "parola, discorso, ragione"]. - 1. (filos.) a. [nel pensiero greco, la parola come si articola in quello che si dice e, anche, ciò che si esprime attraverso la parola] [...] ≈ logo. ‖ discorso, pensiero. b. [realtà del pensare, sia come attività umana, sia come entità metafisica] ≈ intelletto, logo, ragione. 2. (teol.) [seconda persona della Trinità] ≈ Cristo, Figlio, logo, Parola, Verbo. ...
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vedere /ve'dere/ [dal lat. vidēre] (pres. indic. védo [lett. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé'], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [lett. véggono, ant. o poet. véggiono]; [...] la situazione non è cambiata] ≈ constatare, notare, osservare, prendere atto (di), rilevare, riscontrare. b. [percepire con l'intelletto, anche seguito da prop. oggettiva: non ne vedo il motivo; vedo bene che mi sono sbagliato] ≈ capire, comprendere ...
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chiaro [lat. clarus]. - ■ agg. 1. a. [pieno di luce: giorno c.] ≈ illuminato, lucente, luminoso, rilucente, risplendente, scintillante, splendente. ↔ buio, oscuro, scuro. b. [dell'acqua, di un liquido, [...] vista e sim., che percepisce nettamente gli oggetti: sguardo c.] ≈ limpido, nitido. ↔ annebbiato, confuso, offuscato. b. [dell'intelletto, di un'idea e sim., non confuso: avere i concetti c. in testa] ≈ definito, preciso. ↔ confuso, ingarbugliato. c ...
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veloce /ve'lotʃe/ [dal lat. velox -ocis]. - ■ agg. 1. a. [che si muove e si sposta con grande rapidità: corridore, mezzo di trasporto v.] ≈ celere, (lett.) presto, rapido, (lett.) ratto, [spec. di persona] [...] pronto, scattante, solerte, sollecito, svelto. ↑ scattante. ↔ flemmatico, lento, (fam.) lungo, tardo. b. (fig.) [di ingegno, intelletto e sim., di grande prontezza nell'intendere: intelligenza v.] ≈ brillante, pronto, sveglio, svelto, vivace. ↔ lento ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del termine, nella forma greca del νοῦς, è...
intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, come in Vn XXXIII 8 25, Cv II IV 11,...