GENTILE da Cingoli
Sonia Gentili
Ignoriamo l'anno di nascita, che potrebbe essere collocato intorno alla seconda metà del XIII secolo, mentre la città d'origine di G. è unanimemente espressa, in sintagma [...] tra i discepoli Angelo d'Arezzo, sostenitore del monopsichismo in ordine all'interpretazione della dottrina aristotelica dell'intelletto; suo "reportator" fu Guglielmo da Varignana, come testimonia l'explicit del commento all'Isagoge porfiriana dato ...
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TADDEO da Parma
Valeria Sorge
TADDEO da Parma. – Originario di Parma, non è nota la data di nascita, collocabile alla fine del XIII secolo.
I dati biografici sono molto scarsi; le uniche notizie sono [...] Mannelli 2005, pp. 439-451; Ead., T. da P. e la dottrina del senso agente, in Corpo e anima, sensi interni e intelletto dai secoli XIII-XIV ai post-cartesiani e spinoziani, a cura di G. Federici Vescovini - V. Sorge - C. Vinti, Turnhout 2005, pp ...
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ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] sé come sommo bene e suprema bellezza, in un atto d'amore intellettuale risultante dalla "copulazione" dell'intelletto creato con l'intelletto divino, che l'uomo raggiunge quando l'anima sia "separata da questa colligazione corporea". Si tratta della ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] paradigma di un'ideale vita pastorale, in sintonia con i principî di equilibrio tra natura e ragione e tra intelletto e immaginazione, elaborati nell'ambito dell'Accademia dell'Arcadia. Con lo stesso approccio fu inoltre interprete di un rinnovato ...
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FANTONI, Iacopo
Cecilia Asso
Figlio di Domenico, fiorentino, nacque probabilmente nel 1614. Della sua vita è nota solo la parte relativa al processo dell'Inquisizione intentato a Firenze nel 1641 contro [...] e la dichiarazione del Ricasoli (riportata nella sentenza contro di lui) di aver agito "con quiete di coscienza e lume d'intelletto et senza scrupolo alcuno, intendendo di far attione heroica e simile a quella che facevano i gran servi di Dio quando ...
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DRAGHETTI, Andrea
Mauro Bucarelli
Nato a Varallo Sesia (Vercelli) il 22 sett. 1736, dopo i primi studi, il 27 nov. 1752 entrò nella Compagnia di Gesù. In seno a questa seguì il consueto lungo periodo [...] dello "statuario" Condillac, l'aver cioè rinchiuso l'uomo nella sola conoscenza sensitiva avvilendo le sue più nobili facoltà, l'intelletto e la volontà. Tuttavia egli sentiva l'esigenza, comune a molti degli studiosi del suo secolo, di applicare una ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] la F., confondere i ruoli dell'uomo con quelli della donna: "Gli uomini s'ebbero in particolar distintivo la forza dell'intelletto e la gagliardia delle membra: noi (donne) avemmo dalla natura a dote speciale la soavità degli affetti e la tenerezza ...
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TROMBETTA, Antonio (Trumbeta Antonius, Tubetta Antonius)
Michele Lodone
– Nacque nel 1436 a Padova da Pietro, di modeste condizioni sociali.
Nel testamento dettato in punto di morte ricordò la sua costante [...] l’opera di Averroè in quanto tale, ma i ‘novelli Averroiste’ che difendevano filosoficamente la dottrina dell’unità dell’intelletto: in primo luogo Nicoletto Vernia, ma quasi certamente anche il suo giovane allievo Agostino Nifo (Mahoney, in Storia e ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] t.c. 27, c. 149ra; In Met., IV, tr. 1, cap. 3, cc. 136vb-137ra; XII, tr. 1, cap. 3, cc. 426va-427rb); e che l’intelletto agente è uno solo per tutti gli uornini e si identifica con Dio stesso (In De an., III, t.c. 19, c. 143ra); sostiene poi, contro ...
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BRUGNOLI (Brognolo, Brognoli, Brognolus), Candido
Antonio Rotondò
Nacque a Sarnico, nel Bergamasco, il 13 genn. 1607. Nel 1625 entrò nell'Ordine dei frati minori francescani e vi prese il nome di fra' [...] la presenza evidente di "obsessio" e "maleficium" (indicati con una crocetta) sono quelli che provengono dalle facoltà intellettive; in riferimento alle altre facoltà, il B. lascia un margine amplissimo di maggiore o minore congettura o probabilità ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...