MEUCCI, Filippo
Maria Temide Bergamaschi
– Nacque a San Polo dei Cavalieri, nei pressi di Roma, il 20 marzo 1805, da Vincenzo e da Lucia Forese.
Il padre, notaio, dopo aver lasciato la professione ricoprì [...] affrancare la società dal «dispotismo interno e dal giogo straniero», rappresentanti del popolo con «coraggio patriottico», «intelletto prudente»; nessun riconoscimento, invece, all’appartenenza di classe o per gli studi «scarsi o manchevoli» (ibid ...
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TERRISIO di Atina
Fulvio Delle Donne
TERRISIO di Atina. – Poche sono le informazioni sulla vita di questo importante retore e letterato (dictator), il cui luogo di nascita, come indica il toponimico, [...] , accusando, a loro volta, le meretrici di privare gli studenti di ogni bene, lasciandoli nudi con il solo intelletto. Il complesso di tali lettere dimostra, dunque, che Terrisio, partecipando attivamente alla vita dello Studio napoletano (fondato da ...
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PURITZ MANASSE, Ernestine (Ernestina Paper)
Paola Govoni
PURITZ MANASSÉ, Ernestine (Ernestina Paper). – Nacque a Odessa nel 1846 da Michele Puritz e da Sara Ritter.
Visse in Italia dal 1872 alla morte, [...] metà dell’Ottocento, con l’ingresso delle donne nella formazione superiore, all’antico pregiudizio nei confronti del loro intelletto si aggiunse ovunque il più concreto timore di possibili turbamenti nei consolidati privilegi economici e di potere ...
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ERASMO da Montecassino
Alberto Bartola
Nato intorno al 1200, in luogo e da famiglia ignoti, entrò nell'Ordine benedettino, iniziando la sua vita monacale nel cenobio di Montecassino.
In assenza di elementi [...] dottrinali, temi erasmiani come ad esempio quello dei rapporti tra filosofia e teologia, natura e grazia, intelletto e volontà, conoscenza e illuminazione divina, materia e forma, si avvicinano con decisione alle posizioni dottrinali espresse ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] muoveva dai tipici presupposti del teismo filosofico (dualità di finito e infinito, mondo e Creatore, senso e intelletto) per disegnare una scienza razionale ed universale dei "principii produttori e regolatori della vita pratica", capace di superare ...
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LOSA, Nicolò
Angelo Torre
Nacque intorno al 1564 da Alessandro e forse dalla seconda moglie di questo, Secondina Della Porta di Nicolò, sposata in data imprecisata dopo la morte della prima moglie, [...] universitatis". Infatti essa è cosa diversa dai suoi componenti ed esiste anche dopo la loro morte; non ha animo, intelletto consenso e corpo, ma esiste in un momento specifico: quello in cui è legittimamente congregata.
Questa definizione nasconde ...
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PUNTONI, Vittorio
Camillo Neri
PUNTONI, Vittorio. – Nacque a Pisa il 24 giugno 1859 in una famiglia di origine umile, figlio di Mariano e di Angiola Meini. Ebbe una sorella, Ida.
Studiò presso la Scuola [...] dell’Università del 1898: quello «della conciliazione tra la scienza e la vita, tra il pensiero e l’azione, tra l’intelletto e la volontà». Che egli praticò da rettore e filologo, con rigore e passione, con attenzione alle parole e cura per le ...
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SEGNI, Alessandro
Alfonso Mirto
– Nacque a Firenze il 2 aprile 1633, da Tommaso e da Maria di Bartolommeo Canigiani, seconda moglie del padre.
Proveniva da un’antica famiglia forse originaria della [...] (Memorie della Famiglia de’ Segni..., c. 236r). Ideò il programma iconografico dell’affresco di Luca Giordano (L’intelletto che contempla la verità), concepito appositamente per le sale della biblioteca dei Riccardi. Nel 1686 fu nominato senatore.
Fu ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] dell'idealismo obiettivo. Un idealismo che, liberato della sua "parte cattiva... quella che confonde la ragione e l'intelletto con l'esperienza", non trascura i risultati delle scienze, e che anzi si fonda sulla funzione della ragione nella ...
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SANUDO (Sanuto), Livio
Giuseppe Gullino
SANUDO (Sanuto), Livio. – Nacque a Venezia nel 1520, figlio naturale del ricco e prolifico cavalier Francesco di Angelo, del ramo a San Giacomo dell’Orio, che [...] fu noto agli europei, benché gli africani siano visti, secondo i parametri del tempo, come esseri primitivi e di scarso intelletto.
Morì a Venezia nel febbraio del 1576, ma la lacunosità delle fonti in un anno devastato dalla peste rende impossibile ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...