TINNOLI, Giovanni.
Lorenzo Sacchini
– Nacque a Perugia nel 1529, presumibilmente nel mese di ottobre (Valeriani 1964-1965, p. 44, da Polione. Risulta sconosciuto il nome della madre.
Appartenente a [...] si indirizzano verso lo studio della natura e dell’universo (De cognitione rerum naturalium; De perfectione universi), dell’intelletto e dei modi della conoscenza (De primo cognito; De intellectu agente) e di nuovo degli Analitici aristotelici ...
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CORREGGIO, Ippolito da
Alberto Ghidini
Nacque a Correggio nel gennaio 1510 dal conte Giberto (X) e da Veronica Gambara e venne tenuto a battesimo il 27 dello stesso mese dal cardinale Ippolito d'Este [...] del Monte dei pegni in Correggio (1544). Venne lodato da alcuni scrittori dell'epoca che ne apprezzarono le doti di intelletto e di ingegno.
Fonti e Bibl.: Correggio, Bibl. com., E. Setti, Biografie di illustri correggesi, II, cc. 144-154; O ...
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COLLETTI, Lucio
Giuseppe Bedeschi
Nacque a Roma l’8 dicembre 1924. Si laureò in filosofia all’università di Roma col crociano Carlo Antoni, con una tesi sulla logica di Croce. Ma le sue simpatie non [...] si erano formate intere generazioni di marxisti – individuava “la maniera metafisica di vedere le cose” nel procedere dell’intelletto o senso comune, il quale, “per quanto sia un compagno tanto rispettabile finché sta nello spazio compreso fra le ...
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PAOLI, Sebastiano
Maria Pia Paoli
PAOLI (Pauli), Sebastiano. – Nacque a Villa Basilica, in territorio lucchese, il 4 novembre 1684. Il padre, che aveva la carica di maggiore nelle milizie della Repubblica [...] amenità di qualche detto sofistico», intendendo per buon gusto «la cognizione del bene e del vero» sotto la guida di memoria, intelletto e volontà (Lucca, Biblioteca statale, ms. 211, cc. 3r-5r).
In altre lettere scritte fra il giugno e il settembre ...
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FETTI (Felti), Mariano
Giovanna Romei
Nacque a Firenze nel 1460, come si deduce da una sua lettera a Lorenzo de' Medici (poi duca d'Urbino), nipote di papa Leone X, del 9 giugno 1515 in cui si dice [...] al F. nell'interpretazione in stile comico di un'"urgenza aggressiva", di un "tumulto inesausto": "egli è, nei "capricci" dell'intelletto quello che fra Mariano nei "capricci" dei gesti: la trovata comica del Dovizi portava scompiglio nelle categorie ...
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GIROLAMI, Giuseppe
Massimo Aliverti
Nato a Foligno da Bartolomeo e da Orsola Innamorati, il 9 ott. 1809, dopo aver completato nella sua città gli studi filosofici e letterari s'iscrisse alla facoltà [...] di una sistemazione nosografica della pazzia comprendente una forma generale, caratterizzata dalla compromissione delle facoltà sia dell'intelletto sia della volontà e suddivisa nelle tre specie di mania, melancolia o lipemania e demenza; e una ...
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BALAN, Pietro
Pietro Scoppola
Nato a Este (Padova) il 3 sett. 1840 da modesta famiglia, poté studiare nel seminario di Padova per il mecenatismo del concittadino F. Panella; studente del terzo anno [...] la strada vi si appiana ed i frammenti da se stessi si compongono e la statua non solo si avviva, ma al vostro intelletto si fa maestra" (pp. XVII s.). Dal suo canto la Storia della Chiesa, che conobbe numerose edizioni, è una vera arringa in difesa ...
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CICALA, Francesco Bernardino
Franco Tamassia
Nacque a Lecce il 27 dic. 1877 da Giovan Giuseppe, di antica origine genovese, e da Silvia Cosma Zurlo.
Laureatosi brillantemente in giurisprudenza all'università [...] sulla "massima solidità del sistema aristotelico-tomistico" (p. 573), specialmente in relazione alla teoria della conoscenza: nell'intelletto "è immanente quel divino lumen quo intelligetur, pel quale la creatura imita il Creatore, nella creazione ...
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STEFANARDO da Vimercate
Marino Zabbia
STEFANARDO da Vimercate. – Nacque a Milano attorno al 1230. Non è noto il nome della madre; il padre Resonando faceva parte della milizia cittadina (la sua provenienza [...] (vista, udito, tatto, olfatto, gusto), a quella derivata dal senso comune e dall’immaginazione, a quella ottenuta con l’intelletto, alla conoscenza che Dio ha di sé stesso. In queste pagine Stefanardo coglie l’opportunità di soffermarsi su questioni ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] alle sue fonti. Per esempio, per quanto sia debitore del pensiero di Averroè, egli criticò la nozione di un singolo intelletto passivo per tutti gli esseri umani, e rifiutò il determinismo e il dualismo contemporaneo tra Bene e Male, diffuso tra i ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...