produttore
Alessandro Niccoli
Solo in Cv IV XXI 5, riferito a Dio, motore del cielo, dal cui diretto intervento l'anima in vita... riceve... lo intelletto possibile. Vale perciò " creatore ", in piena [...] l'anima in vita).
Il vocabolo ricorre là dove, enunciato il principio già riferito, è definita la funzione propria dell'intelletto possibile (v.): lo quale potenzialmente in sé adduce tutte le forme universali, secondo che sono nel suo produttore, e ...
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facundia
Fernando Salsano
" Facondia ", facoltà di parlare con proprietà e ricchezza. Nel presentare le due ineffabilitadi della materia amorosa, connesse all'insufficienza dell'intelletto e della lingua [...] (E certo e' mi conven lasciare in pria, / s'io vo' trattar di quel ch'odo di lei, / ciò che lo mio intelletto non comprende; / e di quel che s'intende / gran parte, perché dirlo non savrei, Cv III Amor che ne la mente 9-13), D. ha lamentato che la ...
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presuntoso
Francesco Vagni
. Riferito a persona vale " orgoglioso ", " arrogante " (v. PRESUNZIONE); spesso allude a un'arroganza di ordine intellettuale, manifestata nella presunzione di stabilire [...] de li Offici e Tommaso nel suo Contra-li-Gentili dicendo: " Sono molti tanto di suo ingegno presuntuosi, che credono col suo intelletto poter misurare tutte le cose, estimando tutto vero quello che a loro pare, falso quello che a loro non pare " (cfr ...
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Giurista (Siena 1401 - ivi 1467), professore a Siena e a Padova. Fu soprattutto un canonista, ma non trascurò lo studio del diritto civile. Intelletto versatile, si occupò anche di storia, di poesia, di [...] pittura e scultura; ma le sue opere d'arte andarono in gran parte perdute. Scrisse importanti consilia, raccolti in 4 volumi, e i trattati De iudiciis, De testibus, De oblationibus ...
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ragione
Marta Cristiani
Termine usato correntemente da D. con una serie di significati diversi, conformi ora al linguaggio comune, ora al linguaggio filosofico. Cfr. un'enumerazione dei significati [...] quella essere non puote, e non si truova in alcuna cosa che non viva; e questa sensitiva potenza è fondamento de la intellettiva, cioè de la ragione: e però ne le cose animate mortali la ragionativa potenza sanza la sensitiva non si truova, ma la ...
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Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] umani: in potenza, in atto e acquisito (il primo, per l'azione dell'intelletto attivo, passa a intelletto in atto, il terzo elabora in nozioni più generali le forme concettuali conosciute dal secondo), sì che l'attività della conoscenza umana ...
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Filosofo (seconda metà del sec. 2º d. C.), maestro di Alessandro di Afrodisiade; peripatetico, con motivi stoicizzanti (soprattutto per quanto concerne la dottrina dell'intelletto divino, insito in varia [...] misura in tutte le cose). La sua opera principale, Sulla filosofia, di cui restano frammenti, fu uno dei più importanti lavori dossografici ...
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Dottore della Chiesa (Bagnoregio 1217 circa - Lione 1274). Entrò nell'ordine francescano nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi; seguirono gli studî teologici, dapprima sotto Alessandro [...] dall'oculum carnis all'oculum rationis, all'oculum contemplationis, fino a trascendere tutte le possibilità conoscitive dell'intelletto finito per risolversi - con l'apex mentis - nell'estasi della docta ignorantia. Sbocco mistico dell'esperienza ...
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LAURIA, Mario
Storico del diritto, nato a Napoli il 20 ottobre 1903. Professore universitario dal 1934, insegna il diritto romano nell'università di Napoli. Fine intelletto critico, pone il suo sforzo [...] esegetico al servizio di una elaborata costituzione dogmatica.
Opere principali: Matrimonio-dote, Roma 1936; La dote romana, Napoli 1938; Possessiones. Età repubblicana, Napoli 1953; Jus: visioni romane ...
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Pensatore svedese, nato nel 1776, morto nel 1827. Fu professore all'università di Upsala. In antitesi all'idealismo assoluto sostenne che l'intelletto umano non può produrre il suo contenuto, ma lo presuppone [...] come dato, e deve semplicemente pensarlo con chiarezza e distinzione. La ragione, tuttavia, è una facoltà diversa dall'intelletto, in virtù della quale lo spirito umano, anteriormente a ogni esperienza, possiede un contenuto concreto di natura ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...