ghiacciare
Bruno Basile
Solo in Rime CII 32 dinanzi dal sembiante / mi ghiaccia sopra il sangue d'ogne tempo, dove D. spiega l'effetto tormentoso di un volto amato (sembiante), ma gelidamente lontano [...] e sono da ricordare in proposito i versi dello stesso poeta nella Vita Nuova ove, nella programmatica canzone Donne ch'avete intelletto d'amore, si dice: lei, quando va per via, / gitta nei cor villani Amore un gelo, / che onne lor penero agghiaccia ...
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francescana, scuola
Denominazione con cui si intende l’orientamento filosofico e teologico sviluppatosi in seno all’ordine francescano tra il sec. 13° e il 14°. La nascita della scuola può essere fatta [...] dell’ilemorfismo universale; in contrasto con le dottrine di Tommaso affermarono inoltre il primato della volontà sull’intelletto, non solo relativamente all’azione umana, ma anche all’azione divina (volontarismo teologico), tesi quest’ultima che ...
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Teologo spagnolo (Granada 1548 - Lisbona 1617). Gesuita (dal 1564), fu tra i più influenti teologi cattolici. Pur muovendosi nell'ambito dell'aristotelismo scolastico tomista, elaborò dottrine teologiche [...] in tutti questi temi suggestioni della tradizione scotista e occamista; analoghe influenze nella dottrina del rapporto fra intelletto e volontà, ove il primo non può determinare la seconda, ma semplicemente orientarla. Dalla scolastica del sec ...
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Termine filosofico con cui si designano quelle concezioni che non solo riconoscono una funzione all'intuizione, ma rivendicano a essa un ruolo privilegiato. Di i. si è parlato a proposito della scuola [...] H.-L. Bergson non si limita a riconoscere un posto primario all'intuizione, ma contrappone questa funzione libera e creatrice all'intelletto schematico e statico. In filosofia della matematica, L.E.J. Brouwer e A. Heyting (1898-1980) si sono opposti ...
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Figlio di Giovanni Bonincontri, nacque a S. Miniato in Toscana il 23 febbraio 1410, e morì, pare nel 1491. Fu soldato di ventura con Francesco Sforza; amico del Beccadelli e del Pontano, che gli apersero [...] e Roma (1483-1491), e fu figura di umanista, se non di prim'ordine, certo degno di nota per forza e versatilità d'intelletto e di cultura. Una sua raccolta di elegie amorose anteriore al 1450 è perduta, senza danno dell'arte, se dobbiamo giudicare da ...
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Filosolo francese, nato a Nantes il 15 dicembre 1835, morto a Parigi nel 1910. Dopo aver insegnato per lungo tempo filosofia nei licei, ed essersi nel 1880 addottorato, passò al Ministero della pubblica [...] In queste egli si occupa soprattutto del problema kantiano delle antinomie, sostenendo che esse rappresentano difficoltà insuperabili per l'intelletto solo quando non si distinguano, in esso, la pensée sensible e la pensée pure, l'una preoccupata d ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Descartes è un filosofo tutto speciale, la cui biografia è intimamente legata alla sua filosofia [...] ed esercitata da un soggetto che è capace di distinguerne i caratteri indubitabili nella totale chiarezza dell’idea all’intelletto, ma che sa riconoscere anche il proprio statuto di creatura finita che sa sottomettersi al suo Creatore, riconoscendo i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Niccolò Cusano, esponente di spicco dell’umanesimo europeo, è generalmente noto per la sua [...] alla somiglianza della linea assoluta col massimo assoluto” (De docta ignorantia I, 17), e compiere un progresso che prepara l’intelletto ad accogliere la via negationis come l’unica in grado di mettere l’uomo in comunicazione con l’assolutà alterità ...
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ingegno
Vincenzo Valente **
Sostantivo presente in tutte le opere e, a eccezione di If VI 81 e Pd XVIII 82, al singolare. In cinque luoghi forma locuzione con ‛ arte '.
Il termine indica, in generale, [...] non è in grado di forgiare adeguatamente (non so trovare essempro degno); un caso inverso è quello di Pd I 8-9 nostro intelletto si profonda tanto, / che dietro la memoria non può ire, e dei vv. 10-12, dov'è adombrato il rapporto corretto. In Cv ...
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Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, incondizionato. Si oppone quindi propriamente a «condizionato», «dipendente», ma non a «relativo», giacché esso non esclude la relazione per la quale un [...] capo all’idea dell’Uno, a. nel vero senso del termine, perché sciolto da qualsiasi legame con le entità sottostanti – Intelletto e Anima – che nascono e vivono «rivolgendosi» a lui (ἐπιστϱοφή), ma che da lui vengono completamente ignorate, perché l ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...