Ingegnere statunitense (Providence, Oregon, 1925 - Atherton, California, 2013). Noto soprattutto per avere inventato il mouse, è stato un pioniere nella progettazione di un sistema informatico interattivo, [...] un concetto di utilizzo del computer come estensione delle capacità comunicative umane e risorsa per l’accrescimento dell’intelletto, nel 1963 fondò, presso lo stesso centro, l'Augmentation Research Center; qui, in notevole anticipo sui tempi, con ...
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Dicesi antinomia la coesistenza di due leggi fra di loro contraddittorie e riferentisi ad un unico oggetto. Basandosi sul principio di contraddizione, l'esistenza dell'antinomia prova o che l'oggetto delle [...] la contraddizione tra il concetto di totalità come tutto chiuso, proprio dell'intelletto, e la natura infinita della nostra facoltà d'intuire. Ma intelletto e intuizione sensibile debbono concorrere nella formazione della conoscenza dell'esistente, e ...
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GIULIO III papa
Carlo Capasso
Giovan Maria de' Ciocchi del Monte (famiglia originaria di Monte San Savino), nato a Roma nel 1487, successe l'8 febbraio 1550 a Paolo III, del quale era stato amico. Rappresentante [...] da papa due compiti: ricondurre gli affari religiosi verso una più giusta discussione e impedire in Italia alterazioni dannose. Ebbe intelletto aperto ed era preparato agli affari per un lungo esercizio di essi; poiché era stato sotto Paolo III della ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] noti che il primo piede risulta di due distici quasi paralleli (1, 4, 7; 2, 4, 8; 1, 4, 7; 4, 8): Donne ch'avete intelletto d'amore, / i' vo con voi de la mia donna dire, / non perch'io creda sua laude finire, / ma ragionar per isfogar la mente.
La ...
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Marburgo, Scuola di
Fondata da H. Cohen, prof. a Marburgo dal 1873 al 1912, ha avuto come principali esponenti oltre allo stesso Cohen, Natorp e Cassirer. L’apporto filosofico più notevole della Scuola [...] che si risolve essenzialmente in una ricerca delle condizioni logico-trascendentali della scienza. Sensibilità e intelletto non appaiono più così nettamente distinti come nell’originaria formulazione kantiana e il problema della cosa ...
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Filosofo (sec. 13º), il maggiore rappresentante dell'averroismo latino. Manchiamo di notizie biografiche precise; fu forse discepolo di Alberto Magno; sappiamo che insegnò alla facoltà delle arti a Parigi [...] per sé sussiste nel suo essere, indipendente dalla materia". Nel perduto De felicitate sviluppava la dottrina averroistica della copulatio con l'intelletto agente. La fama di S. è testimoniata anche da Dante che lo pone nel cielo del Sole (Paradiso X ...
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RUGGERO di Marston
Guido Calogero
Francescano del sec. XIII. Studiò a Parigi, e insegnò nelle università di Oxford e di Cambridge. Dal 1292 al 1298 fu provinciale dei francescani d'Inghilterra.
Si sa [...] dell'illuminazione e procurasse di risolvere in essa anche la concezione aristotelica dell'intelletto attivo e della sua funzione nei riguardi dell'intelletto passivo: questa infatti s'identificava, per lui, con la impressio che lo spirito ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] e sulle dottrine musicali degli Antichi (Libro V). La funzione principale che Boezio assegna alla musica è quella di condurre l'intelletto a riconoscere l'armonia del mondo, e dunque l'ordine provvidenziale che sussiste nelle cose al di là della loro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Georg Wilhelm Friedrich Hegel, uno dei maggiori filosofi di tutti i tempi, ha potentemente [...] tra il sistema di Fichte e di Schelling
La scissione è la fonte del bisogno della filosofia. (...) La forza che limita - l’intelletto - lega alla sua costruzione, che pone tra gli uomini e l’assoluto, tutto ciò che per l’uomo è prezioso e sacro ...
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temperanza
Philippe Delhaye
I passi, non numerosi, nei quali D. tratta della t. come virtù presentano un triplice valore del termine: la t. come virtù cardinale, la t. come disposizione necessaria alla [...] è detto in Cv IV XXII 11, dove D. afferma che la felicità umana risiede nell'uso pratico e speculativo dell'animo. L'intelletto speculativo, anche se più raro, è di gran lunga il migliore, mentre la vita attiva ha il vantaggio di essere alla portata ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...