Mercante e viaggiatore fiorentino, nato intorno al 1573, morto nel 1636, al quale spetta anche un posto nella storia della letteratura per i pregi singolari di freschezza e di eleganza di stile dei suoi [...] o per incarico ufficiale, ma come privato, tratto di luogo in luogo dalle possibilità e opportunità di commercio, con mente e intelletto aperti a osservare le tante cose nuove fra cui si ritrovò, notandole e lasciandocene il ricordo. Non ebbe cariche ...
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NODIER, Charles-Emmanuel
Francesco Picco
Letterato ed erudito francese, nato a Besançon nel 1783, morto a Parigi il 27 gennaio 1844. Fatti proprî i sentimenti e le idee rivoluzionarie di suo padre avvocato, [...] polizia.
Anima romantica, che in un primo tempo subì l'influsso dei grandi modelli stranieri, in specie del Werther, intelletto più geniale che profondo, avido di tutto conoscere, coltivò con pari ardore le scienze naturali e le lettere.
Entomologo ...
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Filosofo (Tetenbüll, Holstein, 1736 - Copenaghen 1807). Professore di filosofia all'univ. di Kiel dal 1776, nel 1798 si trasferì a Copenaghen, dove occupò alte cariche amministrative. La sua opera principale, [...] la filosofia e la metafisica esclusivamente sulla matematica e sui suoi metodi, e sottolinea la funzione svolta dall'intelletto nella stessa attività percettiva, come poi farà Kant. Altre opere: Gedanken über einige Ursachen, warum in der Metaphysik ...
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Nacque, pare, intorno al 410. Suo padre, Ipparino, era uno dei cittadini più ricchi e più eminenti di Siracusa, amico e consigliere di Dionisio I. Dal padre D. ereditò la ricchezza e l'alta posizione. [...] più tardi s'unì in matrimonio con la loro figlia Arete); e più che l'amicizia e la parentela, fece valere il suo intelletto e la sua opera, utile al tiranno, indispensabile più tardi al figlio di lui.
Morto (368) Dionisio I (che già aveva utilizzato ...
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Filosofo pitagorico, di cui ci rimane assai magra notizia in un passo d'Ippolito e in alcuni cenni di Aezio (raccolti in H. Diels, Fragm. d. Vorsokrat., I, 4ª ed., Berlino 1922, pp. 340-41).
Essi riferiscono [...] , separati dal vuoto, "considerandoli mossi non da peso né da urto, ma da una forza divina, che chiamava intelletto o anima". Sembra quindi che E., scontento dell'astratto aspetto matematico delle monadi pitagoriche, le interpretasse nel senso più ...
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VESPIGNANI, Alfonso Maria
Vescovo e filosofo scolastico, nato a Imola il 19 dicembre 1825, morto a Cesena l'11 febbraio 1904. Ordinato sacerdote, passò attraverso tutte le cariche della curia diocesana, [...] circa l'origine dell'anima umana, con una terza sulla mente di San Tommaso intorno al concepimento di Maria SS. (1887); Il rosminianesimo ed il lume dell'intelletto umano (1887); Della materia prima (1887); Dell'esemplarismo divino (1887); Dell ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] immediatezza. Non è affatto vero che, come Burckhardt aveva scritto, la storia sia uniforme, e senza sviluppo l'animo e l'intelletto dell'uomo. Non è affatto vero che il triste fardello di sofferenze, di crudeltà e di errori, di cui essa offre tante ...
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Scienza indiana: periodo classico. La medicina ayurvedica
Antonella Comba
La medicina ayurvedica
La medicina come Veda
Nel subcontinente indiano sono nati e si sono sviluppati molti sistemi terapeutici [...] per questo motivo Caraka la pone al primo posto nell'elenco dei componenti del 'sé-aggregato' (ibidem, I, 17b-21; 75-76).
L'intelletto, o buddhi, è un organo del pensiero con la funzione di accertare la natura degli oggetti, le loro qualità e i loro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Illuminismo tedesco presenta come tratto caratteristico nel confronto con gli altri [...] e all’Architettonica (1771) trova nell’esperienza un termine di confronto fondamentale: essa offre alle regole necessarie e formali dell’intelletto il materiale su cui operare e, al contempo, la garanzia del carattere reale e non solo possibile delle ...
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universali, questione degli
Dal lat. scolastico quaestio de universalibus. Espressione con la quale si indica una controversia dibattuta nel Medioevo, soprattutto nel 12° sec. (ma le estreme, significative [...] gli elementi con cui sono congiunte: gli universali sussistono in unione con le cose, ma sono conoscibili dal nostro intelletto separatamente dai corpi. Nel 12° sec. si fronteggiano due tipi di soluzione: una si ispira alla tradizione platonica, per ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...