volitivus
Nella forma latina femminile l'aggettivo ricorre in Mn I XV 7 nella locuzione virtus volitiva, per designare la " facoltà della volontà ". Tale virtus è definita da D. ‛ in potenza ' (potentia [...] quaedam est) rispetto al bene, che ne costituisce la forma, in quanto è il bene che la reca in atto una volta che sia stato appreso dall'intelletto (speties boni apprehensi forma est eius; v. anche FORMA; specie; volontà). ...
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. Parola greca (ἀπόδειξις), significante "dimostrazione", divenuta termine tecnico nella dottrina aristotelica della conoscenza, per indicare il rigoroso processo di prova della validità d'una singola [...] in un soggetto e in un predicato, e si distingue quindi dall'appercezione unitaria e immediata del νοῦς, l'intelletto), che è quella del sillogismo, onde la conclusione è dedotta necessariamente dalle premesse secondo uno dei varî modi validi ...
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regno
Alessandro Niccoli
E vocabolo tipico del lessico del Convivio e della Commedia; ricorre una volta nella Vita Nuova, nel Fiore e nel Detto.
Secondo il pensiero politico di D., i r. sono una delle [...] sociali mediante le quali la società umana, presa nel suo complesso, persegue come bene terreno la piena attuazione dell'intelletto possibile; essi si distinguono dalle città per il fatto di essere retti a regime monarchico, e dall'Impero (v ...
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possibile
Alfonso Maierù
Il termine (dal latino possibilis, forma nominale o ‛ casualis ' del verbo posse; greco δυνατόν) indica una possibilità nell'ambito del pensiero o dell'essere e, nell'accezione [...] ... quia praedicatum non repugnat subiecto " (così Tomm. Sum. theol. I 25 3 e 46 1 ad 1).
Come aggettivo, il termine designa l'intelletto p., che è l'equivalente del νοῦς τῷ πάντα γίνεσται di Arist. Anima III 5, 430a 14-15 (cfr. 4, 429a 16 e 22 ...
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analitico/sintetico, giudizio
Nella logica kantiana, giudizio analitico è quello nel quale il concetto del predicato è implicitamente contenuto nel concetto del soggetto, e in cui quindi basta «analizzare» [...] ). Il giudizio a., fondato sul principio d’identità e di non contraddizione, è «a priori», tale cioè che ogni intelletto lo deve riconoscere come vero necessariamente e universalmente; tuttavia è infruttuoso, perché non estende la conoscenza, ma la ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] La fiducia inconcussa nell’appello alla ragione anche con i bimbi, il ripudio di ogni forma di imposizione coattiva dell’intelletto e della volontà, la celebrazione della libera iniziativa nel lavoro e nel gioco, traggono ispirazione dalla fede nelle ...
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Filosofia. - Le differenze e le somiglianze che l'osservazione empirica può notare tra i fatti psichici hanno indotto gli psicologi a presupporre una molteplicità di attitudini, come ad es. la sensibilità, [...] tutta la storia della filosofia. Più a proposito si potrebbe ricordare Aristotele, che ammette quattro facoltà: nutritiva, sensitiva, motrice, intellettiva. È notevole però che egli non presuppone tra loro una separazione originaria, tranne che per l ...
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topica
Dal lat. topĭce, gr. τοπική, dall’agg. τοπικός der. di τόπος «luogo». Nella retorica classica, la scienza dei τόποι (lat. loci «luoghi»), cioè degli schemi argomentativi, utilizzabili nei vari [...] trascendentale che si occupa di determinare il «luogo» che spetta a ciascun concetto, rispetto alla sensibilità e all’intelletto; questa t. avrebbe il compito d’impedire l’abuso dei concetti, salvaguardandone l’ambito legittimo di utilizzazione. Si ...
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nebuloso
Antonio Lanci
Si registra una sola volta, a definire la valle infernale, che oscura e profonda era e nebulosa (If IV 10), cioè " nebbiosa ", " caliginosa ", per cui, " oltre all'oscurità, era [...] " (Mattalia); il Buti ne aveva rilevato anche il valore allegorico: " nebulosa; cioè piena di nebbie della terra. Sono esalazioni umide che fanno nebbia; ma l'autor pone queste cose... secondo allegorico intelletto... evvi nebbia; cioè ignoranzia d ...
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TEODORICO di Freiberg (Freiburg è erroneo)
Galvano Della Volpe
Teologo e scienziato tedesco, nato in Sassonia (a Freiberg nell'Erzgebirge) intorno al 1250; l'ultima notizia di lui è del 1310. Appartenne [...] in una direzione mistica: già in questa vita è possibile avere una conoscenza immediata di Dio, della sua essenza, mediante l'intelletto agente; non è necessario a ciò il lumen gloriae.
Opere princ.: De iride, De luce, De visione beatifica; testi in ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...