possente
Lucia Onder
Con valore di aggettivo, nel senso di " gagliardo ", " capace ", " che possiede qualità sufficienti e adeguate a raggiungere uno scopo ", detto degli occhi di D. che non... eran [...] possenti (Pd XXIII 87), capaci di sostenere la luce di Cristo; e in contesto figurato, detto della capacità di percezione dell'intelletto umano e angelico, in Pd XIX 55 Dunque vostra veduta, che convene / essere alcun de' raggi de la mente / di che ...
Leggi Tutto
Alessandro di Afrodisiade
di Afrodisiade Filosofo (2° - 3° sec. d.C.). Insegnò la dottrina aristotelica ad Atene fra il 198 e il 211 d.C.; i suoi scritti originali a noi pervenuti sono Sul fato (in [...] umana, ma è unico e totalmente «separato» e s’identifica con la causa prima, cioè con la divinità. Solo l’intelletto agente è immortale, mentre quello materiale, come tutta l’anima umana, è destinato a perire col corpo. Questa interpretazione ha ...
Leggi Tutto
insufficienza
La parola ricorre solo nel Convivio: III II 1 (2 volte) e IV 1 (2 volte), per significare l' " incapacità " di questo tema... perfettamente trattare (III II 1): cui si riferisce il passo [...] di Amor che ne la mente 14 ss. se le mie rime avran difetto / ... di ciò si biasmi il debole intelletto / e 'l parlar nostro. Su questa incapacità o " manchevolezza " di fronte a temi particolarmente elevati o a spettacoli eccezionali D. torna più di ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] 'organismo. In tal modo tutte le distinzioni di facoltà all'interno dell'uomo, così come quelle tra anime o intelletti diversi ‒ siano essi attivi o passivi, unici per la specie o moltiplicati secondo gli individui ‒, si rivelano distinzioni soltanto ...
Leggi Tutto
Amico di Dante
Marcello Aurigemma
Nome attribuito per convenzione ormai diffusa all'autore non identificato in modo preciso (anche se il Barbi e il Di Benedetto hanno indicato, raccogliendo scarsi consensi, [...] Nel caso delle canzoni e di D., l'attribuzione avvenne sia per il legame della ‛ risposta ' con la canzone Donne ch'avete intelletto d'amore, della quale la lirica ripete passo passo lo schema, sia per la presenza della rubrica ‛ Dante ', che è però ...
Leggi Tutto
purusa
puruṣa
Termine sanscr. traducibile con «uomo» (con la stessa ambiguità dell’italiano nel connotare solo il genere maschile o l’uomo in quanto essere umano), «spirito» o «persona». P. indica infatti [...] materia, il dilemma è simile all’impasse cartesiano sui rapporti fra psiche e corpo. Se non c’è legame fra p. e intelletto, senso dell’Io e mente, di che cosa è cosciente il p.? Le Sāṅkhyakārika («Strofe del Sāṅkhya») enunciano in merito la celebre ...
Leggi Tutto
sterco
Maria Adelaide Caponigro
Solo in If XVIII 113 giù nel fosso / vidi gente attuffata in uno sterco / che da li uman privadi pareo mosso (in rima difficile in quanto ricorre soltanto in questo passo, [...] :cerco:cherco), nella descrizione della pena cui sono condannati gli adulatori " li quali, sì come gente per vilissimo intelletto e con melate parole fregiano e blandiscono, così per lo fastidio che di ciò nella mente si sostiene, figuratamente qui ...
Leggi Tutto
Filosofo vissuto tra il sec. V e il IV a. C., scolaro di Anassagora e autore di uno scritto di filosofia naturale di cui ci è rimasto soltanto un breve frammento. Egli seguiva sostanzialmente le dottrine [...] del maestro, ma concepiva il caos originario degli elementi, non ancor dominato dal νοῦς (l'"intelletto"), come identico all'aria, e considerava il νοῦς stesso non separato ma commisto a questa sostanza primordiale, che si sarebbe avviata verso la ...
Leggi Tutto
riflettente/determinante, giudizio
Distinzione introdotta da Kant, nella Critica del giudizio (1790), con l’intento di distinguere due modalità fondamentali del giudizio, in quanto facoltà di pensare [...] in base a un concetto già dato, ciò che avviene esemplarmente nei giudizi sintetici a priori, operanti secondo le categorie dell’intelletto; nel caso del giudizio r., invece, ciò che è dato è il particolare, e si tratta quindi di ricondurlo a un ...
Leggi Tutto
faccenda
Fernando Salsano
" Affare " " negozio "; ‛ aver f. con ' vale " aver che fare con uno o una cosa ". Unica presenza in Cv IV XV 16 E di costoro dice lo Filosofo che non è da curare né da avere [...] con essi faccenda; non conviene, cioè, discutere con coloro che per levitade di natura (§ 15) non hanno intelletto sano. ‛ Aver f. ' traduce inducere rationem di s. Tommaso (D. indica il primo de la Fisica, ma le parole citate non sono di Aristotele, ...
Leggi Tutto
intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...