Sull'anima
Sull’anima
(Περὶ ψυχῆς) Trattato di Aristotele. Dedicato allo studio dei corpi che hanno capacità di movimento (I, 1, 403 b 10-12), il trattato si inserisce in una specifica sezione della [...] del trattato che indaga la parte dell’anima che è e opera separata dal corpo, ossia l’intelletto, e in partic. l’intelletto produttivo (νοῦς ποιητικός), il trattato va considerato come parte integrante della filosofia prima e oggetto di studio ...
Leggi Tutto
potenza (potenzia)
Alfonso Maierù
Il termine in D. ha tre valori fondamentali: designa la " possibilità " di una realtà, suscettibile di realizzarsi nell'atto, oppure le " facoltà " dell'anima o, infine, [...] partic. 411b 14 ss.; II 2, 413b 13-24, per le prime due facoltà; per il rapporto tra intelletto e anima individuale, v. INTELLETTO; Intelletto Possibile).
In breve, le facoltà non sono altro che le capacità attraverso le quali e grazie alle quali l ...
Leggi Tutto
Amore e 'l cor gentil sono una cosa
Enzo Turolla
. Sonetto della Vita Nuova (XX 3-5). Dopo aver dato solennemente inizio a materia " nuova e più nobile ", D. ci offre una breve notizia sulla pronta [...] diffusione della canzone Donne ch'avete intelletto d'amore, e pensando sia opportuno trattare alquanto d'Amore, quasi a sottolineare e ribadire il contenuto altamente dottrinale della canzone, si propone di dire parole sulla natura, sull'origine e ...
Leggi Tutto
guercio
Vincenzo Valente
L'aggettivo, accompagnato da un complemento di relazione, ricorre due volte. G. è propriamente colui che ha gli occhi storti, onde guerci de la mente sono detti gli avari e [...] i prodighi perché usarono denaro e i beni terreni con intelletto distorto, senza discernimento di misura: Tutti quanti fuor guerci / sì de la mente in la vita primaia, / che con misura nullo spendio ferci (If VII 40).
Per il secondo esempio (una ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] dio per Platone deve essere buono (cfr. Respublica, II) ‒ il demiurgo è buono (Timaeus, 29 e) e, in quanto tale, l'intelletto dirige la sua azione, dato che in Platone la bontà è legata alla razionalità. Questa razionalità si manifesta nel calcolo e ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] e di una tendenza ad allontanarsi dal male. Si trattava in ogni caso di forme di amore o di odio. Se l'intelletto degli uomini non fosse stato annebbiato, essi non avrebbero considerato l'amore e l'odio come passioni e ne avrebbero avuto invece una ...
Leggi Tutto
imaginare (maginare)
Antonio Lanci * *
Verbo di alta frequenza. In tre luoghi (Vn XXXI 14 49, If XXIII 24 e XXXI 24) occorre con aferesi.
Vale fondamentalmente " rappresentarsi nell'immaginazione, nella [...] interna dell'anima, raccoglie le forme o immagini sensibili astratte tramite i sensi ed è anche in grado di rappresentarle all'intelletto in assenza delle cose da essa raffigurate.
Così in Cv I III 5 sono apparito a li occhi a molti che forseché ...
Leggi Tutto
Baccilieri, Tiberio
Filosofo (Bologna 1461 - Pavia 1511). Alunno a Bologna di Achillini, fu lettore di filosofia naturale a Bologna (1493), a Padova (1499), come concorrente di Pomponazzi, e infine (dal [...] 1503) a Pavia; fu convinto sostenitore dell’interpretazione sigieriana delle più discusse dottrine averroistiche: unione dell’intelletto all’uomo, conoscenza delle sostanze separate e conseguente problema della felicità. ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Giovanni da Fidanza, o meglio Bonaventura da Bagnoregio, porta avanti una riflessione dalla [...] peso”, Sap. 11,21), in virtù dell’analoga relazione che si instaura fra le diverse facoltà interne alla sua anima: memoria, intelletto e volontà. Proprio questo fa dell’uomo, unica fra le realtà create, non un semplice vestigium ma una vera imago Dei ...
Leggi Tutto
spettare
" Riguardare ", " riferirsi ", intransitivo; da ricollegarsi all'uso comune del latino scolastico di spectare (con ad e l'accusativo). Usato da D. una sola volta, in Cv IV XXII 10 qui s'intende [...] animo solamente quello che spetta a la parte razionale, cioè la volontade e lo intelletto. ...
Leggi Tutto
intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...