LEVI, Primo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Ferrara il 25 giugno 1853 da Bonajuto, commerciante di vestiti, e da Rosa Castelfranchi. L'origine israelitica, da lui subordinata all'integrazione nell'identità [...] nazionale italiana, non lo condizionò mai più di tanto, né sul piano religioso né su quello dell'appartenenza; allo stesso modo, la provenienza ferrarese fu subito quasi cancellata dalla scelta di stabilirsi, ...
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PESSAGNO, Emanuele
Enrico Basso
PESSAGNO, Emanuele. – Membro di una delle famiglie di ceppo vicecomitale che costituivano il nucleo più antico dell’aristocrazia mercantile genovese anche se è ignoto [...] atlantica a fianco dei fratelli Antonio e Leonardo, insediati in Inghilterra, riuscendo tuttavia a raggiungere un grado di integrazione superiore nella sua patria d’adozione, il Portogallo, dove giunse preceduto dalla fama di abile comandante di mare ...
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GALLO, Giacomo
Giampiero Brunelli
Nacque a Napoli presumibilmente intorno al 1475 da Luigi e dalla fiorentina Giulia Della Bella. Apparteneva a un'eminente famiglia amalfitana, trapiantata nella capitale [...] con il marchese di Pescara, Ferdinando Francesco d'Avalos, con i Brancaccio e la parentela con Bartolomeo Camerario lasciano supporre l'integrazione del G. ai vertici del ceto togato e un contatto, fattosi via via sempre più stretto, con la nobiltà ...
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DINI, Ulisse
Marta Menghini
Nacque a Pisa il 14 ott. 1845 da Pietro e da Teresa Marchioneschi. Alunno della Scuola normale superiore, fu allievo all'università pisana di E. Betti e O. F. Mossotti, e [...] , approfondito poi nel 1883 dal suo allievo C. Arzelà, il teorema di derivazione per serie, e l'integrazione per serie, di cui il caso dell'integrazione lebesguiana fu risolto da G. Vitali, allievo del D. e di Arzelà. Gli spunti originali sono molti ...
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PAPI, Giuseppe Ugo
Gabriella Gioli
– Nacque a Capua (Caserta), il 19 febbraio 1893, da Giustino e da Giuseppina De Rosa.
Subito dopo la laurea in giurisprudenza, nel 1915, vinse un concorso per il [...] contro l’appiattimento del progetto europeo a semplice area di libero scambio, come argomentò in Le basi mondiali della integrazione europea (in Studi in onore di A. Ambrosini, Milano 1957, pp. 667-84). Critico dell’intervento pubblico in economia ...
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DEGLI OCCHI, Adamo
Giuseppe Sircana
Nacque a Milano il 10 dic. 1856 da Giuseppe e Luigia Bellinzaghi. Avvocato, fu nei primi anni del sec. XX uno degli esponenti di maggiore spicco del cattolicesimo [...] cattolico si andava riorganizzando. La vicenda pubblica del D. è del resto essa stessa emblematica del processo d'integrazione economica e politica della borghesia cattolica con quella laica che si sviluppava in quegli anni. Il D. fu infatti ...
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GERARDO (Geraldus, Giraldus)
Norbert Kamp
Nacque, probabilmente in Lombardia, intorno al 1150. Non è noto il nome dei suoi genitori né il monastero in cui prese i voti. Non oltre il 1182 succedette all'abate [...] Frosinone.
G. era nipote di quel Gerardo che dal 1158 al 1171 in qualità di abate di Fossanova completò l'integrazione del monastero nell'Ordine cistercense, prima di divenire, nel 1171, il quinto successore di Bernardo di Chiaravalle alla guida dell ...
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GIORDANO, Renato
Fréderic Attal
Nacque a Napoli il 3 marzo 1926 da Vincenzo, chirurgo, e Maria Marchitto.
Cominciò a svolgere attività politica e giornalistica nell'ottobre del 1943, dopo la liberazione [...] dell'unità europea. Non poté invece realizzare il suo progetto di un istituto postuniversitario per lo studio del rapporto tra integrazione economica e aree depresse.
Il G. morì infatti a Napoli il 4 genn. 1960.
Numerose sono le pubblicazioni del G ...
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BIANCIARDI, Luciano
Francesco Maria Biscione
Nacque a Grosseto il 14 dic. 1922 da Atide, cassiere di banca, e Adele Guidi, maestra elementare. Conseguita la maturità classica presso il liceo "Carducci-Ricasoli", [...] è anche qui la Milano del "miracolo italiano", dove l'io narrante (un traduttore) ha scelto di rifiutare l'integrazione nell'industria culturale e di lavorare in proprio, perseguitato da mille richieste (i "tafanatori") e dalla quotidiana angoscia di ...
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MANFREDI, Gabriele
Luigi Pepe
Nacque a Bologna il 25 marzo 1681 da Alfonso e Anna Maria Fiorini.
Il padre, originario di Lugo, era un notaio provvisto di buona cultura e scelse per i figli i migliori [...] risolvono mediante sostituzioni di variabili. L'ultima sezione era una miscellanea di problemi, alcuni solo proposti, come l'integrazione di un'equazione omogenea. Il libro, scritto per concorrere a una cattedra universitaria a Bologna, data invece a ...
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integrazione
integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò che è incompleto o insufficiente a un determinato...
integrabile
integràbile agg. [der. di integrare]. – Che può essere integrato, che può integrarsi, nelle varie accezioni del verbo: lo stipendio è scarso, ma è i. con gli straordinarî; gruppi, categorie facilmente o difficilmente i. in un ambiente...