Filosofo austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1926 - Brema 2002). Intellettuale tra i più radicali della seconda metà del 20° sec., ha esercitato il suo pensiero critico sulle forme istituzionali, [...] , individuando nessi profondi tra i modelli di integrazione di matrice neocapitalista e i rapporti di dominazione criticamente la modernità e a elaborare un progetto di azione sociale volto a combattere le forme di imperialismo culturale di matrice ...
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Filosofo e sociologo (Berlino 1898 - Starnberg, Baviera, 1979); insieme a Horkheimer e Adorno fu uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta teoria critica della società elaborata dalla Scuola di [...] a New York, dove diventò membro dell'Institute of social research della Columbia University. Appartengono a questo periodo una serie interno, qualsiasi opposizione: in questa società della massima integrazione, la realtà ingloba in sé anche l'ideale ...
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Uomo politico spagnolo (n. Siviglia 1942). Segretario generale (1974-97) del Partido socialista obrero español (PSOE), lo ha portato su posizioni riformiste. Primo ministro (1982 e 1989), ha condotto una [...] alla caratterizzazione marxista nel 1979). Primo ministro, alla testa di un governo socialista, dal 1982, condusse una politica di modernizzazione e di piena integrazione della Spagna tra i paesi dell'Europa occidentale (adesione alla CEE nel 1986 ...
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Antropologo sociale inglese (Birmingham 1881 - Londra 1955). Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico, propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le interconnessioni [...] , concependo la società come un sistema di elementi interdipendenti, funzionalmente connessi a fini di integrazione e adattamento. Una particolare struttura sociale sarebbe infatti concepibile, secondo R.-B., come un sistema di relazioni in cui ...
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Scrittore tedesco (Zerbst 1934 - Monaco di Baviera 2002). Si è imposto principalmente come narratore, costituendo, a tale titolo, un "caso" nella Repubblica Democratica Tedesca, per l'emergere in lui di [...] elementi di critica sociale discosti, anche se non opposti, alla posizione ufficiale di partito e governo. Il suo primo nelle due Germanie, a prova d'un tentativo di integrazione culturale subito rientrato per l'intervento della censura. Seguirono ...
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Psicoanalisi
Paolo Fabozzi
(XXVIII, p. 455; App. II, ii, p. 627; III, ii, p. 516; IV, iii, p. 83; V, iv, p. 321)
Nella seconda metà degli anni Ottanta assume particolare rilievo una questione che ha [...] britannica, P. Fonagy (1991), che tenta un'integrazione teorica e clinica della p. con il paradigma York 1992.
I. Hoffman, Some practical implications of a social-constructivist view of the psychoanalytic situation, in Psychoanalytic dialogues. A ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] l'interdetto e sanzioni che si estendevano anche sul piano sociale ed economico che furono adottate a partire dal III concilio Lateranense nelle comunità religiose. Per favorire la loro integrazione con Roma, egli trovò spesso soluzioni a ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] del Borgo. La grande idea di Piero, che integrava personaggi e marmi in un solo disegno architettonico, pp. 225-236; F. Polcri, Piero della Francesca e il suo ambiente culturale e sociale, in Piero della Francesca e le corti, cit., pp. 238-243, a p. ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] sopravveste».
5 Riguardo al processo di acculturazione e integrazione si veda Ethnicity and Culture in Late Antiquity, ed A.H.M. Jones, The Later Roman Empire, 284-602: A Social Economic and Administrative Survey, III, Oxford 1964, pp. 368-375 (tav ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] almeno l'80% degli epigrammi: gli esemplari integri o parzialmente integri sono infatti soltanto quelli del Vaticano, dei papi adepti e svolgeva una attiva azione di reclutamento negli strati sociali più disagiati; le attività, ancora non del tutto ...
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integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò che è incompleto o insufficiente a un determinato scopo,...
integrare
v. tr. [dal lat. integrare, der. di intĕger «integro»; i sign. del n. 2, sul modello dell’ingl. (to) integrate e del fr. intégrer] (io ìntegro, meno com. intègro, ecc.). – 1. Completare, rendere intero o perfetto, supplendo a ciò...