VIRUS (v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio [...] , che svolgono una parte essenziale nell'adsorbimento alla cellula ospite. Nel complesso la coda, che ha uno spessore totale di 25 mμ e una mature del fago lambda, ma è divenuta parte integrante del cromosoma fagico in seguito ad un fenomeno di ...
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Neurone
Ottavio Cremona
Fabio Benfenati
I n. sono i componenti fondamentali dei circuiti nel tessuto nervoso. Essi possiedono un'importante proprietà biofisica, quella della segnalazione elettrica, [...] il collasso del complesso SNARE, avvicinando le due membrane fino alla fusione. In aggiunta al Ca++ sono stati caratterizzati anche altri livelli di controllo del rilascio del neurotrasmettitore che non sono integrabili nel modello precedentemente ...
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(App. IV, i, p. 291; V, i, p. 378)
Le conoscenze acquisite sulla struttura e la funzione degli acidi nucleici (v. nucleici, acidi, App. IV e V; riproduzione, XXIX, App. III, IV e V; genetica, XVI, App. [...] che la regolazione dell'espressione genica negli eucarioti è un processo complesso, che coinvolge livelli diversi di organizzazione biologica, sia strutturali sia funzionali.
Questo concetto integra le ipotesi di base della b. m. degli anni Settanta ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] la stazione eretta, testimoniata non soltanto dai caratteri anatomici del complesso bacino-femore, ma anche da alcune serie di impronte di piante , sottorazze, ecc.) è la risultante dell'integrazione tra due ordini di processi contrastanti, uno ...
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Ingegneria biomedica
Serenella Salinari
Francesco Paolo Branca
Con i. b. si intende quel settore dell'ingegneria che utilizza le metodiche e le tecnologie proprie dell'ingegneria per la cura del paziente [...] di protesi di tendini e legamenti. Più complessa è risultata l'utilizzazione di tali materiali .H. Silver, Biomaterials, medical devices and tissue engineering: an integrate approach, London 1994.
Biomaterial science: an introduction to materials in ...
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MEMBRANA
Antonio Pavan
Enrico Drioli
(XXII, p. 823)
Biologia. - Introduzione. - La m. è un componente essenziale di tutte le cellule degli organismi viventi. Una m. plasmatica, formata da un doppio [...] diffusione del soluto. Il modello del gel facilita l'integrazione dell'equazione [6], poiché le condizioni ai limiti sono risultato di ciò le specie A e B diffondono sotto forma di complessi AC e BC attraverso la m. con flussi accoppiati, ma diretti ...
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Alla fine del 20º sec. le conoscenze nel campo della b. c. sono aumentate in modo consistente, a tal punto che è difficile tratteggiare in maniera sintetica quali siano state le nuove acquisizioni in quest'area [...] sviluppo, ha permesso di superare la caratterizzazione dei singoli geni e di ottenere una visione integrata del funzionamento complessivo dell'organizzazione genomica. A queste conoscenze si è aggiunta una comprensione più approfondita dei molteplici ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] flogistico è costituito da una complessa serie di eventi risultanti da un lungo iter evolutivo. In ogni caso i fenomeni filogeneticamente più primitivi non scompaiono: a essi si sovrappongono e con essi s'integrano fenomeni a comparsa più tardiva ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] 7 per le catene B.
L'organizzazione di tali geni è molto complessa e del tutto simile a quella dei geni preposti alla sintesi delle come il risultato della segregazione random di siti d'integrazione provirale. Ciò può inoltre servire per comprendere l ...
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NUCLEICI, ACIDI
Massimo Libonati
. Gli a. n. si distinguono in due tipi, l'a. deossiribonucleico (DNA) e l'a. ribonucleico (RNA). Entrambi sono molecole di grandi dimensioni preposte a una funzione [...] di un DNA a doppia elica quando l'altra sia integra, secondo lo schema seguente:
Il modello di sintesi discontinua è stato detto, è il formil-metionil-tRNA, vale a dire il complesso fra un tRNA e l'amminoacido metionina, il cui gruppo amminico viene ...
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integrazione
integrazióne s. f. [dal lat. integratio -onis, con influenza, nel sign. 3, dell’ingl. integration]. – 1. In senso generico, il fatto di integrare, di rendere intero, pieno, perfetto ciò che è incompleto o insufficiente a un determinato...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...