Fisico e matematico (Roma 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, scoprì e misurò [...] e di derivazione, teorema enunciato esplicitamente da I. Barrow (e perciò detto di T.-Barrow: fondamentale nel calcolo integrale, lega l'operazione di integrazione definita a quella di derivazione), ma la cui importanza fu riconosciuta soltanto da ...
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Matematica
Calcolo delle variazioni
Ramo della matematica che studia i metodi per ottenere i massimi e i minimi di un insieme di elementi (in generale funzioni) considerati come punti di un opportuno spazio [...] x); se ε è sufficientemente piccolo le funzioni ȳ(x) sono in un intorno abbastanza piccolo della funzione estremale y(x). L’integrale I(ȳ)=I(y+εη) si può pertanto considerare come una funzione della variabile ε, e deve quindi avere un minimo relativo ...
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Pigmenti rossi presenti nelle cellule degli organismi aerobi, nelle quali partecipano alla funzione respiratoria. Sono proteine ferroporfiriniche, deputate al trasporto di elettroni per mezzo di una variazione [...] più studiate sono quelle catalizzate dai c. P-450 e P-448, che appartengono a un gruppo di proteine integrali del reticolo endoplasmatico liscio, la cui denominazione deriva dalla capacità di assorbire la luce rispettivamente a 450 e a 448 ...
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INTERFERENZA e DIFFRAZIONE
Ottavio Munerati
Prima di definire tali fenomeni, si rileva che essi possono verificarsi quando moti vibratorî o regolarmente periodici si propagano attraverso un mezzo elastico. [...] perpendicolare a SP, e indichiamo con v la grandezza
il calcolo di Fresnel dà per l'intensità il valore
che sono gl'integrali di Fresnel, e che si calcolano con sviluppi in serie.
Il significato fisico di questo risultato è il seguente. L' intensità ...
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MANFREDI, Gabriele
Ettore Bortolotti
Matematico, nato a Bologna il 25 marzo 1681, morto ivi il 13 ottobre 1761. Fratello di Eustachio (v.). Fu degno successore, nella scuola matematica di Bologna, di [...] XVI, nella risoluzione dei più importanti problemi relativi a quella scienza, e nella scoperta dei principî fondamentali del calcolo integrale. Questo libro lo rese famoso in tutta Europa, e fu considerato come degno completamento di quello che sui ...
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L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] sua "funzione derivata" F′(x) fosse la funzione f(x) di partenza. Il teorema fondamentale del calcolo consentiva poi di introdurre il concetto di integrale definito ∫ba f (x)dx mediante la formula ∫ba f (x)dx=F(b)-F(a) dove F′(x)=f(x).
Al contrario ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] se m≠0, numero intero.
Le grandezze J(N;k,n) e J(N) definite dalle [18] e [19] si esprimono rispettivamente come integrali in α lungo un segmento di lunghezza unitaria delle espressioni
[20] Sk(α)exp(-2πiαN), T3(α)exp(-2πiαN),
dove
e la somma in T ...
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Convessità
Arrigo Cellina
La convessità è un concetto della matematica elementare; le parole concavo e convesso fanno parte del linguaggio quotidiano. Eppure questo semplice concetto, unito ad altre [...] di teoremi di punto fisso in spazi funzionali) i diversi metodi di dimostrazione dell'esistenza di soluzioni di equazioni differenziali o integrali.
Sia f una funzione (o, come spesso si dice, mappa o trasformazione). Si dice che un punto P è fisso ...
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MALFATTI, Gianfrancesco
Alessandra Fiocca
Nacque ad Ala nel Trentino il 26 sett. 1731 da Giovanni Battista e da Giuseppa Malfatti. Dopo studi nel collegio dei gesuiti di Verona, a diciassette anni si [...] (in Mémoires de l'Académie royale des sciences de Turin, 1788-89, vol. 4, pp. 53-112). La classificazione degli integrali delle funzioni algebriche, o quanto meno la loro riduzione a quella di un certo numero di espressioni canoniche, era un campo di ...
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fase
fase [Der. del gr. phásis "apparizione", dal tema di phaínomai "apparire, mostrarsi"] [LSF] (a) Apparenza di un qualche stato, e anche lo stato medesimo. (b) Relativ. a un fenomeno che si presenta [...] considerato, mentre se x rappresenta un'ascissa curvilinea, essa si chiama f. focale; infine se ω dipende da x, la f. è l'integrale φ(x)=∫x'=xx'=0 ω(x') dx'. ◆ [LSF] F. di un'onda: ha senso soltanto per un'onda monocromatica, rappresentata pertanto ...
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integrale
agg. e s. m. [dal lat. tardo integralis, der. di intĕger «integro, intero»]. – 1. agg., non com. Di elemento che fa parte di un tutto, che concorre alla costituzione di un intero (sinon. quindi di integrante): i corpi i. del mondo...
integralismo
s. m. [der. di integrale]. – In senso ampio, ogni concezione che, in campo politico (ma anche sociale, economico, culturale), tenda a promuovere un sistema unitario, ad abolire cioè una pluralità di ideologie e di programmi, sia...