Matematico (Parigi 1789 - Sceaux, Seine, 1857). Ingegnere dal 1809, già nel 1813 si segnalò per le sue prime ricerche sui poliedri e sugli integralidoppî. Nel 1816 il C., legittimista e acerrimo nemico [...] moderna analisi matematica. In particolare, il nome di C. è legato a una definizione rigorosa del concetto di integrale (integrale di C. o di Mengoli-C.). A lui appartengono, inoltre, i fondamentali teoremi che assicurano, sotto opportune condizioni ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] dove φ è una funzione continua assegnata. Il metodo di Hilbert per l'elettrostatica è applicabile a questo nuovo integraledoppio, ma fu necessario attendere la pubblicazione di un articolo di T. Rado, nel 1930, per vedere una dimostrazione completa ...
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Matematico italiano (Venezia 1879 - New York 1943). Apportò contributi originali e profondi in molti rami della matematica, come in analisi (riduzione di integralidoppi, estensione alle funzioni additive [...] di insieme dei teoremi di Rolle e della media - una delle quali porta oggi il suo nome -, funzioni analitiche di più variabili complesse) e nel calcolo delle variazioni (principio di minimo, teoria degli ...
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L'Ottocento: matematica. Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
Jeremy Gray
Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
La geometria proiettiva
La carriera del matematico francese [...] come (n−1)(n−2)/2−d−k, dove d è il numero di punti doppi e k è il numero delle cuspidi.
La chiarezza e il rigore dell'approccio di Brill il numero di integrandi linearmente indipendenti di integralidoppi che la superficie ammette. Cayley, che aveva ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] reale si trasforma in una di due variabili, e quindi, quando si integra, si ha a che fare con un integraledoppio (Cauchy 1814 [1882, p. 332]). Egli precisava quindi che le singolarità potrebbero già comparire dopo la prima integrazione e come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Renato Caccioppoli
Luca Dell'Aglio
Figura chiave nello sviluppo del pensiero matematico in Italia durante la prima parte del Novecento, le sue ricerche spaziano nei vari rami dell’analisi matematica, [...] ad alcuni lavori riguardanti la teoria dei funzionali analitici di Luigi Fantappié (1901-1956) e le funzioni definite da integralidoppi di Cauchy, i contributi più rilevanti di Caccioppoli in questo campo durante gli anni Trenta sono relativi alla ...
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DE FRANCHIS, Michele
Aldo Brigaglia
Nacque a Palermo il 6 apr. 1875 da Girolamo e da Matilde Viola.
Dopo gli studi superiori, si iscrisse all'università di Palermo e si laureò in matematica nel 1896, [...] geometrico di una superficie immagine di un'involuzione data su di un'altra superficie di cui si conosca il numero di integralidoppi. Questo metodo sarà poi ampiamente usato da F. Enriques e Severi e dallo stesso D. insieme con G. Bagnera nella ...
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ARZELÀ, Cesare
Nicola Virgopia
Nacque a S. Stefano di Magra (La Spezia) il 6 marzo 1847, da modesta famiglia. Compì i primi studi al ginnasio di Sarzana e poi, come borsista, al liceo di Pisa. Allievo [...] s. 5, VIII (1899), parte I, pp. 131-186; IX (1900) parte 2, pp. 701-744; Sul secondo teorema della media per gli integralidoppi, ibid.,s. 5, X (1902), pp. 99-109; Sulle serie di funzioni variabili reali, in Rendic. d. Accad. delle scienze di Bologna ...
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Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] la legge
Ti′k′=Tik ∂i xi′ ∂k′ xk
rappresentano un t. doppio misto. Invece di ordine di un t., si parla talora di rango di un , r)gri,
hk
le geodetiche risultano le curve integrali delle equazioni differenziali
Una varietà riemanniana che in un ...
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ricevitore
ricevitóre s. m. [der. di ricevere]. – 1. a. (f. -trice, pop. raro -tóra) Chi riceve: acciò che ’l dono faccia lo r. amico, conviene a lui essere utile (Dante). Con sign. generico è ormai ant. o raro (e per lo più sostituito da...
edizione
edizióne s. f. [dal lat. editio -onis, der. di edĕre «dar fuori, pubblicare»; v. edito]. – 1. a. Pubblicazione di un’opera a stampa: prima, seconda, sesta e.; e. postuma, stampata alla macchia; e. a dispense, a fascicoli (più com....