Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA
E. Simon
Sommario: - A) Premesse: 1. Definizione. - 2. Il materiale. - 3. Testimonianze indirette. - 4. I tipi. - 5. Difficoltà metodologiche. - B) Svolgimento [...] usato più parsimoniosamente per la decorazione. Così, ad esempio, il cratere di bronzo delle Mènadi, di età classica, ora a Berlino, ha intarsi d'argento e il rhytòn d'argento di Trieste è in parte dorato (cfr. B 10). Si tratta con più precisione di ...
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CIVITALI, Masseo
Stella Rudolph
Fu figlio di Bartolomeo, fratello dello scultore Matteo - e viene tradizionalmente designato come Masseo per distinguerlo dallo zio. Risulta attivo a Lucca a partire [...] diventò artista autonomo se non dopo il 1488. Tuttavia l'apprendistato presso il Lendinara vale per quanto riguarda l'arte dell'intarsio ed è perciò possibile che il C. abbia avuto parte nella realizzazione della cantoria, visto che nel 1488 egli fu ...
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PANTALEONI, Giovanni Michele
Roberto Paolo Novello
de’. – Ignota è la data di nascita di quest’artista, originario, come risulta da diversi documenti d’archivio, di Serravalle Scrivia nel Tortonese.
Attivo [...] d’oro, le porte d’accesso al coro (1516-17), alle quali fecero seguito il leggio (1517-19) e almeno tre pannelli intarsiati da inserire come schienali degli stalli (pagati fra il 1521 e il 1522) (Bartoletti, 2008, pp. 26-28).
Il coro fu smontato ...
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BONASCIA (Bonasia, Bonasci), Bartolomeo
Eberhard Ruhmer
Nacque a Modena verso il 1450. Secondo il Tiraboschi, "in anni suoi giovanili coltivò ancor la pittura". Le opere conservate, che gli vengono [...] lo stesso B. ha assorbito la lezione di Piero. L'esito più grandioso di questo rapporto sono le mezze figure ad intarsio dei Padri della chiesa nel coro e degli Evangelisti nella sacrestia del duomo di Modena che erano state compiute dai Lendinara ...
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KISH
G. Furlani
G. Ambrosetti
G. Furlani
G. Ambrosetti
Antichissima città della Babilonia ad E di Babilonia, sede di quattro dinastie antiche; le sue rovine sono costituite da una serie di tell stendentisi [...] con una grande sala con quattro colonne e un portico con due colonne; la decorazione murale era di mosaico di pietre; un intarsio di pezzi di conchiglia, analogo ai pannelli trovati a Mari e a Ur, costituiva la decorazione di vari oggetti, forse di ...
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EBORARIUS
I. Calabi Limentani
L'artefice specializzato in lavori di avorio si chiamava in Roma eborarius o eburarius; le iscrizioni hanno anche eborarius faber (C. I. L., vi, 9397, 33432) e politor [...] trova in Orazio (Epist., ii, 1, 96).
L'uso dell'avorio come materiale pregiato per scultura, per incisioni o per incrostazioni ed intarsi risale anche in Italia a un'epoca molto antica (v. avorio). Preceduti anche in ciò dagli Etruschi, i Romani ne ...
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BARILI (Barile), Antonio
Margherita Lenzini Moriondo
Figlio di Neri d'Antonio di Bartolomeo da Lajatico, nacque in Siena il 12 ag. 1453. Svolse, parallelamente a quella di intagliatore in legno in cui [...] nei domini di Siena, in particolare delle mura di Talamone.
La fama del B. quale intagliatore in legno e maestro di intarsi è affidata oggi - purtroppo - a poche opere, certe ma non integre, che di lui ci restano. Alfonso Landi nelle sue Memorie ...
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ILA
G. Bermond Montanari
(῎Υλας, Hylas). − Mitico eroe greco che partecipò alla spedizione degli Argonauti con Eracle, da cui sarebbe stato amato.
Durante il viaggio, allontanatosi per attingere acqua [...] (mosaico di Volubilis, ecc.); della basilica di Giunio Basso (v.) rimane una raffigurazione del mito eseguita in opus sectile con intarsio di marmi e di paste vitree, che deriva senza dubbio da una composizione di età precedente (v. Tav. a colori ...
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FRIGIA, Arte
S. Ferri*
Il termine di arte f. corrisponde a un concetto prevalentemente topografico e relativo a una cronologia piuttosto ristretta: secoli VIII-VI a. C. Comprende - entro quest'epoca [...] secoli in tutta l'Anatolia, un culto di Cibele diverso da quello hittita, nonché l'evidente tendenza alla decorazione e all'intarsio geometrico. Dal punto di vista plastico, invece, per i pochi monumenti a noi noti, si può riscontrare una notevole e ...
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VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] alla protezione accordata al giovane artista da Francesco Guicciardini, allora governatore papale di Bologna, e all'esecuzione di alcuni lavori d'intarsio in legno per alcune chiese di Firenze e di Bologna. Intorno al 1534 il V. venne a Roma, forse ...
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intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, discorsi e sim.: v. intarsiare); eseguire...