GIULIANO da Maiano
Géza de Francovich
Architetto, intagliatore e intarsiatore, nato nel 1432 a Maiano presso Fiesole, morto il 17 ottobre 1490 a Napoli. Collaborò frequentemente coi fratelli Giovanni [...] l'interno del duomo di Faenza), a volte sottolineato da una tendenza verso effetti decorativi che rivelano la pratica dell'intarsiatore. Merito principale di G. da M. - che non ebbe per altro una spiccata personalità - fu di aver diffuso l'arte ...
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VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] alla protezione accordata al giovane artista da Francesco Guicciardini, allora governatore papale di Bologna, e all'esecuzione di alcuni lavori d'intarsio in legno per alcune chiese di Firenze e di Bologna. Intorno al 1534 il V. venne a Roma, forse ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Vicino Oriente
Francesca Baffi Guardata
Stefania Mazzoni
Paolo Matthiae
Rita Dolce
Lorenzo Nigro
Caratteri generali
di Francesca Baffi Guardata
L'attività archeologica [...] e di arredi diversi. I più antichi provengono dall'edificio in tauf di Uruk; ad essi si aggiungono in successione gli intarsi con scena di trionfo militare del Palazzo A di Kish, quelli più recenti del Palazzo Presargonico e dei templi di Ishtar ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] Islamic Art), datata 757 a.E./1356 (Ettinghausen, 1976, fig. 12) - ve ne sono diverse caratterizzate spesso dall'uso dell'intarsio, come nel caso della p. mamelucca in palissandro, avorio ed ebano conservata a Parigi (Louvre), databile tra i secc. 13 ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] , oppure composto da pannelli a imitazione di lastre di marmo o di porfido o ancora con motivi che simulavano l'intarsio. Generalmente un fregio, costituito da una stretta banda a motivi geometrici, trecce o fiori più o meno stilizzati, separa lo ...
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MARRAKECH
P. Cressier
(arabo classico Marrākush)
Città del Marocco, capoluogo di provincia, posta a km 330 a S-E di Rabat; insieme a Fez, Rabat e Meknès è una delle città imperiali (makhzan).La città [...] con l'Andalus vengono confermati da un elemento d'arredo, il minbar della moschea almoravide, capolavoro dell'arte dell'intarsio, scolpito a Córdova agli inizi del sec. 12° e recuperato in una fase successiva dagli Almohadi per essere riutilizzato ...
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BUSCHETO
V. Ascani
(o Buschetto)
Architetto della cattedrale di Pisa, città in cui visse e operò nella seconda metà del sec. 11° e agli inizi del 12°; morì il 21 settembre del 1110 o di uno degli anni [...] esterne continue si uniscono il partito decorativo costantinopolitano delle fasce bicrome e quello islamico dei campi a intarsio marmoreo rettilineo e delle losanghe, mentre poi l'intero tessuto murario veniva arricchito di frammenti antichi, ma ...
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GAETA
M.T. Gigliozzi
(lat. Caieta)
Città del Lazio meridionale, storicamente appartenente alla Terra di Lavoro, G. si estende su un promontorio che divide il golfo omonimo da quello di Terracina.Il [...] cupola eretta su alto tamburo cilindrico finestrato, impostato sul quadrato centrale, arricchito esternamente da una decorazione a intarsio di tufo bicolore.Durante la dominazione angioina (1266-1352) furono edificati il complesso conventuale di S ...
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Aleppo
P. Cuneo
(ittita Khalap; accadico Khallaba; gr. Βέϱοια; lat. Beroea; arabo Ḥalab)
Capoluogo della prov. (muḥāfaza) omonima della Rep. Araba Siriana, situato nella piana del fiume Quwayq (Queyq), [...] a fondo cieco.
Tra gli elementi decorativi più diffusi e generalizzati sono le stalattiti (muqarnas) e l'intarsio marmoreo, entrambi destinati a smaterializzare le strutture murarie: le prime ricorrenti alla base di volumi aggettanti, con funzione ...
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MUDÉJAR, Arte
S. Alcolea Gil
L'aggettivo spagnolo mudéjar (dall'arabo mudajjan 'addomesticato') - che indica il musulmano convertito che vive nelle terre riconquistate dai cristiani - viene riferito [...] Granada del sec. 16°, fabbricati a Puebla de Don Fadrigue o a Castril de la Peña, i mobili decorati a intarsio e le numerose realizzazioni degli artigiani che lavorarono il metallo (serrature di porte, oggetti di rame e ottone, lavori di oreficeria ...
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intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, discorsi e sim.: v. intarsiare); eseguire...