Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Monumenti di guerra e guerra di monumenti: riflessioni sulle celebrazioni belliche
Davide Nadali
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel [...] dell’impero (Nimrud, Khorsabad e Ninive) con le proprie imprese militari e venatorie. Anche ad Ebla, in Siria, frammenti di intarsi a soggetto bellico e venatorio sono stati rinvenuti nel Palazzo Reale G del Bronzo Antico IVA (2450-2350 a.C.). Già ...
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ONOFRI, Vincenzo
Aldo Foratti
Scultore, operoso a Bologna fra il 1493 e il 1524. Seguace di Niccolò dall'Arca, ne temperò la violenza espressiva, contenendosi nei modi più tranquilli dello Sperandio [...] in S. Martino. Nei particolari della decorazione l'O. si mostra ricercatore di eleganze e di finezze più adatte all'intarsio che alla scultura, tuttavia il suo metodo non si scosta dalla prudenza riflessa dell'esecutore che, privo d'originalità ...
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PANTALEONI, Giovanni Michele
Roberto Paolo Novello
de’. – Ignota è la data di nascita di quest’artista, originario, come risulta da diversi documenti d’archivio, di Serravalle Scrivia nel Tortonese.
Attivo [...] d’oro, le porte d’accesso al coro (1516-17), alle quali fecero seguito il leggio (1517-19) e almeno tre pannelli intarsiati da inserire come schienali degli stalli (pagati fra il 1521 e il 1522) (Bartoletti, 2008, pp. 26-28).
Il coro fu smontato ...
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BONASCIA (Bonasia, Bonasci), Bartolomeo
Eberhard Ruhmer
Nacque a Modena verso il 1450. Secondo il Tiraboschi, "in anni suoi giovanili coltivò ancor la pittura". Le opere conservate, che gli vengono [...] lo stesso B. ha assorbito la lezione di Piero. L'esito più grandioso di questo rapporto sono le mezze figure ad intarsio dei Padri della chiesa nel coro e degli Evangelisti nella sacrestia del duomo di Modena che erano state compiute dai Lendinara ...
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KISH
G. Furlani
G. Ambrosetti
G. Furlani
G. Ambrosetti
Antichissima città della Babilonia ad E di Babilonia, sede di quattro dinastie antiche; le sue rovine sono costituite da una serie di tell stendentisi [...] con una grande sala con quattro colonne e un portico con due colonne; la decorazione murale era di mosaico di pietre; un intarsio di pezzi di conchiglia, analogo ai pannelli trovati a Mari e a Ur, costituiva la decorazione di vari oggetti, forse di ...
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EBORARIUS
I. Calabi Limentani
L'artefice specializzato in lavori di avorio si chiamava in Roma eborarius o eburarius; le iscrizioni hanno anche eborarius faber (C. I. L., vi, 9397, 33432) e politor [...] trova in Orazio (Epist., ii, 1, 96).
L'uso dell'avorio come materiale pregiato per scultura, per incisioni o per incrostazioni ed intarsi risale anche in Italia a un'epoca molto antica (v. avorio). Preceduti anche in ciò dagli Etruschi, i Romani ne ...
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SERAVALLINO, Guido
Roberto Paolo Novello
SERAVALLINO, Guido di Filippo (da). – Figlio di Filippo di Pietro «rigatterius» e mercante di legname, Guido Seraallino (il cognome compare anche nelle forme [...] pp. 303 s.). Fra il 1488 e il gennaio del 1490, eseguì per l’Opera del duomo di Pisa quindici riquadri intarsiati valutati ciascuno lire undici, di otto dei quali sopravvive nei documenti una descrizione sommaria. Essi erano destinati al coro ligneo ...
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BARILI (Barile), Antonio
Margherita Lenzini Moriondo
Figlio di Neri d'Antonio di Bartolomeo da Lajatico, nacque in Siena il 12 ag. 1453. Svolse, parallelamente a quella di intagliatore in legno in cui [...] nei domini di Siena, in particolare delle mura di Talamone.
La fama del B. quale intagliatore in legno e maestro di intarsi è affidata oggi - purtroppo - a poche opere, certe ma non integre, che di lui ci restano. Alfonso Landi nelle sue Memorie ...
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MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] , di F. Leonhard, di P. Gauckler e di altri è preferibile chiudersi in un prudente riserbo. Osserviamo tuttavia che l'intarsio di superficie rozze con tessere o tasselli di materie fini, procedimento che è comune al musaico, al commesso di marmi alla ...
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PAVIMENTO (dal lat. pavimentum; fr. plancher, pavé; sp. piso, pavimento; ted. Fussboden; ingl. floor, pavement)
Luigi Crema
Si chiama pavimento qualunque rivestimento stabile fatto sul suolo allo scopo [...] alla metà del sec. IV a. C. (v. musaico). Nelle case di Delo si hanno pavimenti a tessere con bordure a intarsio.
I Romani usarono numerosi tipi di pavimento, nei quali si nota un elevato grado di perfezione tecnica e artistica.
Secondo Plinio (Nat ...
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intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, discorsi e sim.: v. intarsiare); eseguire...