BIDELLI, Giulio
**
Fiorì verso la metà del sec. XVI questo oscuro letterato, che dalla bottega di libraio, a Siena, era in rapporto amichevole con scrittori di notevole rinomanza, quali l'Aretino e [...] favorita dal gusto di un più vasto pubblico, interessato - in clima di trionfante bembismo - anche a simili esperimenti di meccanico intarsio. Fatto sta che dei Centoni diversi del Petrarca raccolti da M. G. B., pubblicati s. l. nel 1544 e riprodotti ...
Leggi Tutto
CAPPELLETTI, Licurgo
Marco Palma
Nato a Piombino il 20 nov. 1842 da Francesco, ufficiale di marina, e da Umiltà Bertoletti studiò a Pisa, dove nel novembre 1863 conseguì il diploma di insegnante di [...] riprodurre, talora integralmente, lunghi passi di altri autori senza preoccuparsi di citarli, compiendo un lavoro di intarsio d'indubbia abilità. Da queste critiche sono parzialmente esenti i suoi fortunati manuali scolastici (particolarmente le sue ...
Leggi Tutto
CAVALLERINI, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Modena da famiglia di antica tradizione cittadina che aveva dato nel corso dei secoli amministratori e diplomatici al Comune: il padre Giacomo aveva ricoperto [...] e del Torelli, mentre l'azione si svincola dalle rigide unità della norma aristotelica e un vario gioco di intarsio rende più accettabile l'imitazione classicista. A questo forse alludeva il Maffei ricordando specificatamente il Telefonte, in cui la ...
Leggi Tutto
BALESTRIERI, Domenico
Dante Isella
Nacque a Milano da Giuseppe e da Isabella Maganza il 16 apr. 1714, ultimo figlio di una famiglia numerosa che contava un altro poeta: Carlo Giuseppe, sacerdote e autore [...] sua personalità.
Continuatore del Maggi (tanto da assumerne due versi ad epigrafe e da inserirne molti altri, ad intarsio, nella prefazione in dialetto premessa al libro), in lui, incline per temperamento, e anche per convinta accettazione delle ...
Leggi Tutto
CAPILUPI, Lelio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1497 da Benedetto, segretario di Isabella d'Este e benemerito raccoglitore di codici che costituiranno il patrimonio della famiglia, e da Taddea dei [...] che prevedeva la compilazione di veri e propri centoni da Virgilio), ma a quel lavoro di più difficile intarsio che consisteva nell'adattare particolari figure e motivi desunti dalla tradizione latina in un tessuto espressivo non contrastante al ...
Leggi Tutto
PANUCCIO del Bagno
Mauro Marrocco
PANUCCIO del Bagno. – Appartenne alla consorteria pisana dei de Balneo o Balneatores o del Bagno, residente nel quartiere Kinzica, dove aveva il patronato sulla chiesa [...] caso si dedica alla polemica politica, la già discussa canzone La doloroza noia (XI), sorta di «costruzione a intarsio condotta sull’intera fascia della maggiore produzione etico-politica di Guittone» (Tartaro, 1974, p. 66), con particolare aderenza ...
Leggi Tutto
CARROZZARI, Raffaele
Piero Treves
- Nato a Ferrara, da Giuseppe e da Erminia Boari, il 21 gennaio 1855, frequentò le scuole medie nella sua città natale e a Bologna; quindi, a Firenze, l'università. [...] vita di Umberto, dal quadrato di Villafranca, al terremoto di Casamicciola e al colera di Napoli, ed abile nell'intarsiare un'eco della manzoniana "spoglia esanime" nel contesto d'un'alcaica carduccianeggiante.
A Taranto, che gl'ispirò il "carmen ...
Leggi Tutto
CARBONE, Girolamo
Renato Pastore
Nato a Napoli in una data che è impossibile ricavare se non congetturalmente (una testimonianza secondo la quale egli si occupa, nel 1487, di maritare la sorella anziana [...] ") che, oltre a mantenere una fedeltà pressoché assoluta al latino, ne riscopre i luoghi letterari canonici attingendo con abile lavoro d'intarsio a fonti che vanno da Ovidio a Catullo, da Properzio a Marziale, a Orazio. Che il verseggiare del C. si ...
Leggi Tutto
CAMPANA, Dino
Alberto Asor Rosa
Nacque a Marradi (Faenza) il 20ag. 1885 da Giovanni, maestro elementare, e da Fanny Luti, casalinga benestante. Dopo aver frequentato il ginnasio inferiore presso il [...] opposto, di uno Scipione. L'elemento plastico, l'uso della spatola e del pennello, prevalgono sul lavoro d'intarsio e di cesello.
Il risultato è quasi sempre grandioso, estremamente suggestivo, ricco d'implicazioni ritmiche e semantiche.
Ultimata ...
Leggi Tutto
BENTIVOGLIO D'ARAGONA, Marco Cornelio
Gaspare De Caro
Nacque a Ferrara il 27 marzo 1668 da Ippolito e Lucrezia di Ascanio Pio di Savoia. Era nipote del cardinale Guido Bentivoglio, che fu un punto di [...] al gusto settecentesco, filtrato attraverso una ben maturata esperienza ariostesca e tassesca e illeggiadrito dal frequente uso dell'intarsio di versi petrarcheschi e cinquecenteschi.
Quest'opera del B. ebbe fama duratura e ancora Vittorio Alfieri ...
Leggi Tutto
intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, discorsi e sim.: v. intarsiare); eseguire...