BIDELLI, Giulio
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Fiorì verso la metà del sec. XVI questo oscuro letterato, che dalla bottega di libraio, a Siena, era in rapporto amichevole con scrittori di notevole rinomanza, quali l'Aretino e [...] favorita dal gusto di un più vasto pubblico, interessato - in clima di trionfante bembismo - anche a simili esperimenti di meccanico intarsio. Fatto sta che dei Centoni diversi del Petrarca raccolti da M. G. B., pubblicati s. l. nel 1544 e riprodotti ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] troppi punti oscuri, troppe integrazioni congetturali si rendevano necessarie per far combaciare alla meglio le tessere di un intarsio, che mutava figura ad ogni passo e modificava i tratti e gli atteggiamenti e le vicende dei più vistosi ...
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MONTAGUE, John Patrick
Carla De Petris
Poeta e narratore irlandese, nato a New York il 28 febbraio 1929. Ancora ragazzo tornò nella patria d'origine dei genitori, contadini cattolici della contea di [...] è diviso in quattro sezioni: Home again, The leaping fire, The bread god, A severed head. L'abile gioco a intarsio tra i documenti del passato, la realtà presente e l'anticipazione di un futuro ineluttabilmente disgraziato ha permesso la lettura ...
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CAPPELLETTI, Licurgo
Marco Palma
Nato a Piombino il 20 nov. 1842 da Francesco, ufficiale di marina, e da Umiltà Bertoletti studiò a Pisa, dove nel novembre 1863 conseguì il diploma di insegnante di [...] riprodurre, talora integralmente, lunghi passi di altri autori senza preoccuparsi di citarli, compiendo un lavoro di intarsio d'indubbia abilità. Da queste critiche sono parzialmente esenti i suoi fortunati manuali scolastici (particolarmente le sue ...
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CAVALLERINI, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Modena da famiglia di antica tradizione cittadina che aveva dato nel corso dei secoli amministratori e diplomatici al Comune: il padre Giacomo aveva ricoperto [...] e del Torelli, mentre l'azione si svincola dalle rigide unità della norma aristotelica e un vario gioco di intarsio rende più accettabile l'imitazione classicista. A questo forse alludeva il Maffei ricordando specificatamente il Telefonte, in cui la ...
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STEFANO PROTONOTARO
CCorrado Calenda
Persino il nome di questo rimatore è di problematico accertamento. Intanto parrebbe che esso vada rettificato in "di Protonotaro": non un cognome o una qualifica [...] riecheggia appunto la concretezza sui generis di Ancor che ll'aigua). Impressionante, soprattutto in Assai cretti, il fitto intarsio di luoghi accostabili a una nutrita serie di rime occitaniche, senza però riferimenti organici a un preciso ipotesto ...
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BALESTRIERI, Domenico
Dante Isella
Nacque a Milano da Giuseppe e da Isabella Maganza il 16 apr. 1714, ultimo figlio di una famiglia numerosa che contava un altro poeta: Carlo Giuseppe, sacerdote e autore [...] sua personalità.
Continuatore del Maggi (tanto da assumerne due versi ad epigrafe e da inserirne molti altri, ad intarsio, nella prefazione in dialetto premessa al libro), in lui, incline per temperamento, e anche per convinta accettazione delle ...
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CAPILUPI, Lelio
Claudio Mutini
Nacque a Mantova nel 1497 da Benedetto, segretario di Isabella d'Este e benemerito raccoglitore di codici che costituiranno il patrimonio della famiglia, e da Taddea dei [...] che prevedeva la compilazione di veri e propri centoni da Virgilio), ma a quel lavoro di più difficile intarsio che consisteva nell'adattare particolari figure e motivi desunti dalla tradizione latina in un tessuto espressivo non contrastante al ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] più popolare e aperta all’oralità. La ricerca di nobilitazione linguistica è perseguita nel poemetto anche attraverso l’intarsio di latinismi o aulicismi fonomorfologici: ligno, surge, condutto; auro e restauro «ristoro»; i monottonghi in core, loco ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] stesso modo colloquialità controllata e accenni di tinta letteraria si fondono in una prosa moderna, limpida ma sensibile all’intarsio fino al pastiche, che avrebbe accompagnato Calvino fin dentro gli anni ‘francesi’, nelle traduzioni da Queneau e in ...
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intarsio
intàrsio s. m. [der. di intarsiare]. – 1. a. L’operazione o la serie di operazioni con cui si intarsia una superficie, e l’arte stessa di intarsiare: lavoro d’i. (anche in senso fig., di scritti, discorsi e sim.: v. intarsiare); eseguire...