Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] grandi personalità di prosatori e poeti. Importante è Quintiliano, maestro di retorica e teorico di quest’arte, nella sua Institutiooratoria. Moderato e colto, fine giudice di poesie e di stile, pur riconoscendo la grandezza di Seneca è il fautore ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] Gneo Domizio e Giulio Africano. Sotto i Flavi visse Marco Fabio Quintiliano, il teorico dell’institutiooratoria. Nell’età di Nerva e Traiano i maggiori oratori sono Plinio il Giovane e lo storico Tacito; del primo è l’unico discorso pervenuto intero ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] (epírrēma «aggiunta»). La prima fonte conservata in cui l’interiezione è inclusa tra le parti del discorso è l’Institutiooratoria di Quintiliano (I secolo), anche se ad avere coniato il termine interiectio fu probabilmente Quinto Remmio Palemone (I ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] » e «piacevolezza» devono essere opportunamente contemperate, secondo principi desunti dal De oratore di Cicerone, dalla Rhetorica ad Herennium, dalla Institutiooratoria di Quintiliano e forse dallo stesso De vulgari eloquentia (II, vii), nonché ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] anypókritos) e terzo punto basso (hypodiastolḗ) (Geymonat 2008: 41-43).
Quintiliano (I sec.), nei passi dell’Institutiooratoria dedicati alla pronuntiatio, si sofferma sui segni di interpunzione come mezzi per sostenere e «tenere in sospeso» il ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] versi, ed. critica a cura di R. Bettarini & G. Contini, Torino, Einaudi.
Quintiliano, Marco Fabio (2001), Institutiooratoria, a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Vico, Giambattista (1744), Principj di scienza nuova, Napoli, Gaetano ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] et documents sur la technique littéraire du Moyen âge, Paris, Champion (2ª ed. 1962).
Quintiliano, Marco Fabio (2001), Institutiooratoria, a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Bianchi, Claudia (2009), Pragmatica cognitiva. I meccanismi ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] volto eguaglia l’ardore del sole), ma anche di superiorità (fluiva un discorso più dolce del miele). Nella sua Institutiooratoria Quintiliano mantiene il termine greco e considera l’iperbole come la forma più audace nell’abbellimento (ornatus) dei ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] (1a ed. Des figures du discours autres que les tropes, Paris, Maire-Nyon, 1827).
Quintiliano, Marco Fabio (2001), Institutiooratoria, a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Beccaria, Gian Luigi (1975), L’autonomia del significante. Figure ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] apparatu critico instructi, Leipzig, B.G. Teubner, 1867-1910, 10 voll., vol. 1º/1.
Quintiliano, Marco Fabio (2001), Institutiooratoria, a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Bisello, Linda (1994), Epiteto, in Dizionario di linguistica e ...
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istituzióne (ant. instituzióne) s. f. [dal lat. institutio -onis «proposito, regola, consuetudine; istruzione», der. di instituĕre: v. istituire]. – 1. a. L’atto o il complesso di atti con cui si istituisce, cioè si fonda, si stabilisce, si...