spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] materia perfetta (quintessenza) che costituisce le sfere celesti possiede per natura un moto più perfetto, simile W→V′, con la proprietà che per ogni x ∈ V la restrizione di π′ all’insieme π−1(x) è una mappa biunivoca di π−1(x) su V′, mentre la mappa ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] che la forma plasma nell'individuo, o "sinolo" (σύνολον, "insieme", dei due elementi). Solo quest'individuo è reale, non avendo potenza. Al limite di questo processo, A. pone un ente perfetto che, avendo pienamente attuato la sua natura, è "atto puro ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] dei generi e delle specie, ossia l’edificio formale quasi perfetto da lui costruito nell’Organon. In generale, l’influenza della filosofia della scienza.
L’estensione delle tesi di Mill, insieme all’impiego del calcolo di Boole al campo della chimica, ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] s., è ben raro che queste ultime siano in perfetto rapporto di similitudine con le prime: alle cause di possono assumere le grandezze del s. sono discretizzati o appartenenti a un insieme finito, il s. è detto discreto; se alcune grandezze del s ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] tutto unitario, in cui ogni istante è assolutamente nuovo e insieme si conserva, costruendo la ‘valanga’, via via ingrossantesi, di adeguamento; ma il Natale, per es., in modo perfettamente indipendente da tutti quei fatti, è sempre uguale a sé ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] e i n. irrazionali con le lacune; definisce dunque l’insieme R dei n. reali come la classe di tutte le chiamano n. primi di Mersenne e non si sa se essi, e quindi i n. perfetti pari, siano in n. finito o viceversa infiniti. I più piccoli n. primi di ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] stati n′-mo e n-mo e si ottiene
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formula che dà risultati in perfetto accordo con l’esperienza (per n=1 e n′=2, 3, 4 ... si ritrova del quale si originano a. di specie diversa.
A. unito Insieme di due a. i cui nuclei siano talmente vicini da ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] uno schema triadico per cui dal diritto astratto, come insieme di norme che regolano estrinsecamente la vita delle persone e nella figura umana, l'unica che può realizzare la perfetta compenetrazione e armonia tra spirituale e sensibile nel sensibile ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] e avviso", il Discours de la méthode e li pubblicò tutti insieme a Leida nel 1637. Il Discours de la méthode si proponeva la pronunzio o la concepisco nella mia mente". Essa è perfettamente evidente, e resiste anche all'ipotesi di un genio malvagio ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] . La sostanza individuale, in quanto incarnazione di una nozione perfetta di Dio, contiene in sé, e sviluppandosi esplicita, la trattazione dei problemi infinitesimali che fanno di lui, insieme con Newton, uno dei fondatori del moderno calcolo ...
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perfetto
perfètto agg. e s. m. [dal lat. perfectus, part. pass. di perficĕre «compiere», comp. di per-1 e facĕre «fare»]. – 1. agg. a. Con uso più propriam. participiale, nella lingua ant. e letter., condotto a termine, portato a compimento,...
perfettivo
agg. [dal lat. tardo perfectivus, der. di perficĕre; v. perfetto]. – 1. letter. Che tende o è atto a perfezionare, sia in senso assoluto, sia relativamente a determinate capacità o attitudini: l’aspirazione al bene è p. della natura...