BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] N. Higmore nel 1651, che aveva individuato in essi, al limite tra la corticale e la midollare, l'esistenza di una rete il velo di reticenze "espressive" auspicate dal B., e insieme si intende il reale svolgimento in senso edonistico della poesia del ...
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BUSENELLO (Businello, Bosinello), Giovanni Francesco
Martino Capucci
Nacque a Venezia il 24 sett. 1598 da Alessandro e da Laura Muscorno, in una famiglia ricca e influente, della quale più volte evoca [...] ridotto alla cronaca. Ècostante in lui il tono e lo stile della conversazione svagata e verbosa, che è insieme il suo pregio e limite: cronache veneziane sono in sostanza anche i melodrammi, quale che sia la loro ambientazione, e Venezia vi appare ...
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FENOGLIO, Giuseppe (Beppe)
Francesco M. Biscione
Nacque il 1ºmarzo 1922 ad Alba (Cuneo), primogenito di Amilcare, trasferitosi nella città dalla campagna circostante, garzone di macellaio e presto macellaio [...] decisivo la sua vita e la sua scrittura. Nel dicembre, insieme col fratello Walter, partecipò all'assalto alla caserma dei carabinieri malleabile a proprio talento; e opera sfruttando, al limite estremo, le possibilità implicite nell'italiano, come in ...
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BARILLI, Bruno
Arnaldo Bocelli
Nacque a Fano (Pesaro) il 14 dic. 1880, da Cecrope, noto pittore, e da Anna Adanti, ma trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Parma, città d'origine e residenza della [...] sorretto da una inesauribile invenzione verbale (rivendicazione, insieme con quella del melodramma italiano, che peraltro non e allucinato, dove ogni particolare realistico è portato al limite del surreale. Evocazioni e trasposizioni che, certo, non ...
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CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] 226-29).
Questo, in realtà, fu poi sempre il maggior limite del C., l'incapacità di serbare distinte la storia della cultura e costituisce l'ossatura erudita e il fondamento monografico (insieme con altri numerosi saggi teorici e bibliografici sul ...
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BERTOLA DE GIORGI, Aurelio
Emilio Bigi
Nacque a Rimini il 4 ag. 1753, da Antonio Bertolli (detto poi Bertola), di famiglia nobile. Compiuti i primi studi nel seminario di Todi, dove era vescovo il suo [...] per il suo equilibrio tra naturalezza e raffinatezza, al La Fontaine, di cui viene indicata come dote specifica e insieme come limite la squisita malizia psicologica e artistica - nonché certi rapidi ma suggestivi accenni, per esempio, al "passaggi ...
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DI GIOVANNI, Alessio
Margherita Beretta Spampinato
Nacque a Cianciana, nella Valplatani (prov. di Agrigento), l'11 ott. 1872 da Gaetano e Filippa Guida. Il padre fu collaboratore della Biblioteca delle [...] al figlio, agì su di lui al punto da contribuire, insieme ad una forte crisi religiosa, a farlo aderire, nel 1905, suo regionalismo letterario.
I drammi del D., che mostrano i limiti comuni, in parte, a tutto il teatro verista siciliano, godettero ...
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PASTONCHI, Francesco
Eleonora Cardinale
PASTONCHI, Francesco (Giuseppe, Flaminio). – Nacque a Riva Ligure il 31 dicembre 1874 da Davide, di origini toscane, e da Fanny Grossi da Riva, appartenente a [...] ? / Son tutte le forme una sola / Bellezza […]» (Sul limite dell’ombra, p. 167).
Dopo l’entrata in guerra, tra avviene in Paese natale («Lungo l’unica strada strette case / saldate insieme, frustate dal vento / marino che sa d’alghe e di catrame. ...
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CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] per seguire gli indirizzi culturali (e anche per fissarne il limite "rinascimentale") in cui si muoveva, l'Accademia romana sotto si faceva col far centoni di testi copiati et aggruppati insieme delle humane scritture, come hoggi per lo più s'usava ...
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BARGAGLI, Scipione
Nino Borsellino
Fratello di Girolamo e di Celso, nacque a Siena nel 1540. Ebbe una buona cultura umanistica per cui entrò in relazione con i maggiori letterati senesi e soprattutto [...] , che per primo Gaetano Poggiali estrasse dall'insieme dell'opera pubblicandole come raccolta autonoma e stabilendo al dialogo motteggiatore e popolare sembrano sempre trattenere lo scrittore al limite dei comico o volgerlo, nel migliore dei casi, a ...
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frontièra s. f. [dal provenz. ant. frontiera, fr. ant. frontiere, der. del lat. frons frontis «fronte»]. – 1. a. Linea di confine (o anche, spesso, zona di confine, concepita come una stretta striscia di territorio che sta a ridosso del confine),...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...