FERRARI, Domenico
Dario Ascarelli
Fratello del violoncellista Carlo, nacque a Piacenza nel 1722. Tra i migliori allievi di G. Tartini, secondo solo, come vuole la tradizione, a P. Nardini, il F. si [...] . 149).
La originalità tecnica rappresentò la qualità ma anche il limite dell'arte del F., che non riuscì ad andare oltre il P. Nardini tra il 1760 e il 1765. Nel 1754 partecipò insieme col Nardini a Parigi a un Concert spirituel, ottenendo un grande ...
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CERESARA, Paride, detto Tricasso
Francesca Romana De' Angelis
Nacque il 10 febbraio del 1466 a Mantova; di lui ci rimane una sommaria descrizione: "Erat facie et barbirio rufus, venustus, procerae staturae, [...] fastidiose".
Implicitamente accettato è lo strumento divino come limite oggettivo di determinazione a cui il C. oppone, scientia delle stelle dipende da noi e da esse stelle insieme".
Alla parte più strettamente speculativa segue, nel secondo libro, ...
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URBANI, Massimo
Stefano Zenni
URBANI, Massimo. – Nacque a Roma l’8 maggio 1957 da Ugo e da Maria Teresa Tamantini, primogenito di cinque fratelli: seguirono Maurizio (musicista anch’egli), Marco, Gianni [...] , importanti eccezioni: nel 1975 collaborò con il complesso Anamorfosi, insieme con il pianista Antonello Salis; con quest’ultimo suonò anche , esso consentiva lo sfogo di quelle tendenze al limite dell’informale che fin da giovane avevano ispirato il ...
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EMO CAPODILISTA, Antonio
Sergio Cella
Nacque a Padova da antica nobile famiglia, cui l'Austria aveva riconosciuto il titolo comitale, il 30 maggio 1837, figlio secondogenito di Giordano e di Elisabetta [...] su proposta di C. Tivaroni) veniva deciso l'innalzamento del limite dei depositi e più larghe erogazioni di beneficenza. Resasi più nella lista di quest'ultima appoggiata dai clericali, insieme con F. Piccoli, Gino Cittadella Vigodarzere, c. ...
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BAROTTI, Lorenzo
Italo Zicàri
Nacque in Ferrara il 20 dic. 1724 da Giovanni Andrea e da Elisabetta Lollio. Compiuti i primi studi sotto la guida del padre, il 3 ott. 1740 entrò novizio nella Compagnia [...] per i "limpidi veri", una fiducia sconfinata nel libero ingegno umano, insieme con una buona padronanza dell'ottava ariostea, fanno giungere talvolta il B. sino al limite della poesia.
Nel 1761 i suoi superiori, ben conoscendo l'avversione del ...
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JANNELLA, Ottaviano
Patrizia Peron
Nacque ad Ascoli Piceno il 23 dic. 1635 da Jannello e Ippolita Tuzj.
La nobile famiglia Jannella risiedeva nella via poi dedicata allo J., al numero 16. Le notizie [...] di strumenti ottici, identificando l'idea di una realtà al limite del visibile (Levy).
Nel 1660 motivi di salute costrinsero gli strumenti da lavoro dello J. e costituiscono un insieme tradizionalmente chiamato Monumentino. Si tratta di un nucleo di ...
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FRITTELLA
Teresa Megale
Nome d'arte del buffone ferrarese Giovan Francesco Corione o dei Corioni. Visse nella seconda metà del Quattrocento e risulta iscritto a ruolo nella corte estense dal 1479. F. [...] all'aiuto dei Gonzaga, inviando al marchese Francesco frasi al limite della disperazione più cupa: "Mio Signor, non posso scriver come stato e non dovette tardare molto.
F. è ricordato insieme con Diodato, suo compagno di burle, anche in una ...
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GRAMIGNA, Vincenzo
Dario Busolini
Nacque a Riccia, presso Campobasso, nel Molise, nel 1580 da una famiglia al servizio del feudatario del luogo, il conte d'Altavilla e principe della Riccia Vincenzo [...] conosciuto Giovan Battista Manzi, Antonio Quarenghi e Mariano Valguarnera, insieme con altri letterati del tempo.
Intorno al 1620 il G a cui si accosta", in un camaleontismo il cui solo limite è il rispetto degli "insegnamenti della religione" (cit. ...
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BONNARD, Mario
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 24 dic. 1889 da Nicola e da Ermelinda Reibaldi. Dopo una breve esperienza teatrale, esordì nel 1909 nel film Otello di M. Caserini. Nel 1911 interpretò [...] in talune combinazioni, il contraltare del collega; il primo film che girarono insieme fu L'amor tuo mi redime (un soggetto mediocre sulla scia di L'altro io, opera che lo rivela al limite delle sue possibilità espressive: frutto di letture wildiane, ...
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ATTONE di Vercelli
Arsenio Frugoni
Di famiglia longobarda (dichiara egli stesso: "professus sum ex natione mea lege vivere Langobardorum"); che fosse figlio di un signore Aldigerio e discendente dal [...] egli vuole imporre loro il giuramento di castità e insieme una disciplina inteflettuale, consapevole del legame tra la rozza intervento del potere laico nell'elezione, non mantenendosi nel limite del "consensus" nei confronti dell'eletto, sia causa ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
illimitato
agg. [dal lat. illimitatus, comp. di in-2 e limitatus, part. pass. di limitare «limitare»]. – 1. Che non ha limiti di luogo, di tempo, di misura, ecc.: spazio i.; l’i. potenza dell’immaginazione; o a cui non sono stati fissati limiti...