Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] di varietà regionali a base non toscana (un quadro d’insieme in Bruni 1992; 1994): una specie di fiume sotterraneo dalla pronuncia dialettale (e su analoghe condizioni del ‘parlar finito’, testimoniato sempre a Milano agli inizi dell’Ottocento da ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] discorso invariabili e fanno parte di quell’insieme di elementi denominati anche particelle perché materialmente 1995: 10)
Se la preposizione è preposta a un verbo di modo non finito (➔ modi del verbo), la relazione si instaura invece fra due o più ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] o di stato durativo è espresso da una forma verbale di modo finito (tipicamente verbi di stato o di moto, come stare, andare, (➔ intensificatori). In seguito, il pas divenne obbligatorio, insieme a ne, e non soltanto in presenza di verbi ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] come nel gesto di battere le mani che mantiene, insieme al suo significato di elogio ironico (e quindi di alto, come nel gesto liturgico del prete che benedice, significano «morto», «finito». Ma in gran parte dell’Italia la mano si muove dall’alto in ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] una lista disordinata di subordinate, ma come un insieme ordinato di concetti coerenti strettamente imparentati. Dati l’infinito cede il posto alla congiunzione che + verbo di modo finito, mentre l’ablativo assoluto dà luogo a una rosa di avverbiali ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] venuto qui»]
b. non è entrato quando parlavi, ma quando avevi finito di parlare [quindi «è entrato»]
(b) La negazione di costituente il fallimento dell’esame riguarda in tal caso l’intero insieme degli studenti considerati e la frase è intesa come « ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] presto
(75) per il futuro ci auguriamo di andare avanti tutti insieme
(76) era la prima volta che avvertivano di non avere più ne se è formata da di + infinito o da che + modo finito:
(109) Gianni si è accorto di avere sbagliato → Gianni se ne ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] ha lo stesso valore temporale di una frase relativa di modo finito. Vale a dire che, in un esempio come (29), il della participiale avverbiale la costruzione in cui il participio, insieme a eventuali complementi, è retto dalla preposizione a, e ...
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Con la metafora dell’immagine di una lingua ci si riferisce ai giudizi e alle opinioni che su questa lingua sono prodotti da parlanti di altre lingue. Si tratta di giudizi intuitivi, non fondati su fatti [...] altro che latino corrotto (broken) e francese mescolati insieme». Nei preliminari al Lexicon Tetraglotton (1660) di in tutte le parole […], che eccetto alcuni monosillabi tutta la lingua finisce in vocale, per cui la pronuncia è così virile (so manly ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] racconti, cit. in Serianni 1989: 462)
L’altro grande insieme di fenomeni in cui si manifesta l’accordo verbale è dato dal l’accordo è obbligatorio nel caso in cui la forma finita del complesso verbale abbia per ausiliare essere. In genere, il ...
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insieme
insième (ant. insème) avv. e s. m. [lat. ĭnsĕmul, rifatto nel lat. volg. in *insĕmel per sostituzione di semel «una volta» a simul «insieme»]. – 1. avv. Esprime in genere i seguenti rapporti: a. Compagnia, unione: siamo usciti i. io...
finito
agg. [part. pass. di finire]. – 1. a. Giunto o condotto a termine, compiuto: arrivare a spettacolo f.; sono ormai due anni f. che ha lasciato il paese. Frequente nell’uso fam. la locuz. farla finita (con la indeterminato), smettere...