Planetologia
Giovanni F. Bignami
Simona di Pippo
La fisica dell'origine ed evoluzione di un sistema planetario
Lo studio dell'origine di un sistema planetario va di pari passo con le teorie della formazione [...] inquinare Europa, nel settembre 2003 Galileo ha finito la sua missione autodistruggendosi nell'atmosfera di Giove stata sufficiente, appunto, a mantenere liquida l'acqua superficiale. Insieme al CO2 era presente una significativa quantità di N2 (fino ...
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rifrazione
rifrazióne [Der. del lat. refractio -onis dal part. pass. refractus di refrangere (→ rifrangente)] [EMG] [MCC] La deviazione che il raggio di propagazione di un'onda (elettromagnetica, in [...] complessiva subita dai raggi nell'attraversare il mezzo (supposto di spessore finito), si ha integrando l'equazione data (per il caso atmosferico, v permeabilità magnetica e conduttività elettrica), che, insieme, determinano l'indice di r. ( ...
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potenza
potènza [Der. del lat. potentia, dall'agg. potens -entis "potente", part. pres. di posse "potere"] [LSF] (a) Generic., capacità di produrre grandi effetti. (b) Specific., l'energia che viene [...] area di una superficie. ◆ [ALG] P. del continuo: la p. dell'insieme dei numeri reali, indicata con i simb. א₁ ("aleph uno") e 2א0 fatto nel tempo elementare dt; la p. media in un intervallo finito di tempo ³t è l'integrale in tale intervallo della p ...
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piano 2
piano2 [Der. del lat. planum "pianura", neutro sostantivato dell'agg. planus] [ALG] Ente geometrico costituente l'astrazione del concetto intuitivo di una superficie liscia, non incurvata, priva [...] ] P. affine, o p. di incidenza affine: ogni insieme di infiniti elementi A, B, C, ... detti punti del risultati e a problemi attinenti a p. dell'altro tipo. ◆ [ALG] P. al finito e all'infinito: lo stesso che rispettiv., p. proprio e p. improprio. ◆ [ ...
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Volta, Alessandro
Giuditta Parolini
Una vita per l’elettricità
Alessandro Volta inventò la pila, l’antenata delle moderne batterie che servono per far funzionare i dispositivi portatili. La pila è stata [...] filo conduttore. Ma il fenomeno, di per sé, finirebbe subito se il circuito non fosse chiuso dalla soluzione vi parlo e che senza dubbio vi meraviglierà non è che l’insieme di un numero di buoni conduttori di differente specie, disposti in ...
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lavoro
lavóro [Der. del lat. labor -oris "fatica, lavoro"] [LSF] Nel linguaggio comune, la fatica e quindi l'energia (muscolare, biologica in senso lato) associata al raggiungimento di uno scopo determinato; [...] in funzione soltanto del tempo e per il l. corrispondente al precedente cammino finito generico da P₁ a P₂ si ha L=∫t2t1 F✄vdt. Il l a seconda dei casi, a l. di una forza o di un insieme di forze o di una coppia; a tale locuz. si ricorre talora, ...
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ordine
órdine [Der. del lat. ordo -inis] [LSF] (a) Disposizione regolare di più cose secondo una regola prefissata; (b) il grado più o meno grande di organizzazione interna di un sistema complesso, relativ. [...] fase, transizioni di: II 538 f. ◆ [ALG] O. di un corpo algebrico finito: → corpo. ◆ [ANM] O. di un'equazione differenziale: l'o. maggiore tra 'o. di un insieme: il criterio in base al quale si effettua l'ordinamento (←) di un insieme. ◆ [MCS] ...
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integrazione
integrazióne [Der. del lat. integratio -onis, dal part. pass. integratus di integrare (←), "atto ed effetto dell'integrare"] [ANM] (a) Per una funzione, l'operazione che porta a determinarne [...] (piastra, telaio, ecc.) di unità integrate insieme a unità discrete (quali, per es., diodi parti: se l'integrando è riducibile al prodotto di una funzione f (detta fattore finito) per la derivata g' di un'altra funzione g (g'dx è detto fattore ...
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corpo
còrpo [Der. del lat. corpus "corpo, complesso, organismo"] [LSF] Termine con cui s'indica generic. qualsiasi porzione limitata di materia, che si precisa mediante le caratteristiche di estensione [...] archimedeo: v. oltre: C. ordinato. ◆ [MCC] C. continuo: insieme di punti materiali costituenti un'unica entità materiale: v. cinematica: I 598 b il vero e proprio c. nero) finiscono con l'essere completamente assorbite nelle successive riflessioni ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] direttamente a funzioni di più variabili. ◆ [ALG] M. di un insieme numerico: l'estremo inferiore dell'insieme, quando esso sia finito e appartenga all'insieme; per es., il m. del-l'insieme dei numeri 1+x2, con x numero reale variabile a piacere, è ...
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insieme
insième (ant. insème) avv. e s. m. [lat. ĭnsĕmul, rifatto nel lat. volg. in *insĕmel per sostituzione di semel «una volta» a simul «insieme»]. – 1. avv. Esprime in genere i seguenti rapporti: a. Compagnia, unione: siamo usciti i. io...
finito
agg. [part. pass. di finire]. – 1. a. Giunto o condotto a termine, compiuto: arrivare a spettacolo f.; sono ormai due anni f. che ha lasciato il paese. Frequente nell’uso fam. la locuz. farla finita (con la indeterminato), smettere...