BENCI, Antonio, detto il Pollaiolo
Marco Chiarini
Nacque a Firenze da Iacopo di Antonio e da monna Tommasa probabilmente tra il 1431 e il 1432. Il soprannome deriva - secondo una consuetudine fiorentina [...] di Salvi, scolaro del Pollaiolo). Lo stesso anno 1477 (Poggi, p. 69) il B. sottoponeva agli operai del duomo tre modelli fatti insieme sa più nulla (ma per un'eventuale identificazione di esso, cfr la frase dà la misura dell'importanza che ebbe nell ...
Leggi Tutto
DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] più scivoloso sul quale poté misurare tutta la forza e la di esame su parecchi libri del Theatrum, conclusa con un nulladidi Curia e posizioni di principio, azioni diplomatiche e pressioni ideologiche, insieme con i dibattiti di teologia e di ...
Leggi Tutto
LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] Nulla sappiamo dei primi anni del L.: fra il 1755 e il 1757 fu nel collegio Cicognini di Prato, retto dai gesuiti, che oltre a rampolli di famiglie nobili ammetteva ragazzi di necessità di una casa di travaglio ci sono pervenuti legati insieme in ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Roberto (Roberto da Lecce)
Zelina Zafarana
Nacque a Lecce intorno all'anno 1425.
I genealogisti lo fanno appartenere al ramo dei Caracciolo (del Leone) Pisquizzi, signori di Amesano, o Caracciolo [...] distacco, e insieme tappa nella carriera di affermazione personale del C., è costituito dal titolo di "magister" S. Francesco della Scarpa.
La misura del successo oratorio del C. (soprannominato generalmente "trombetta di Dio", "novello Paolo") a ...
Leggi Tutto
INNOCENZO XIII, papa
Gino Benzoni
Michelangelo Conti, secondogenito di Carlo, duca di Poli, e di Isabella Muti (e non Monti: si veda copia dell'atto di battesimo in Arch. segr. Vaticano, Proc. Dat., [...] altro dinulla competente, si pavoneggia a suo mentore, a suo consigliere e ispiratore. E, anche per giustificare la sua costante presenza, eccolo nominato, nel novembre del 1721, "principe del solio". Poco male il titolo. Ma non innocuo nella misura ...
Leggi Tutto
LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] programmatico di un'organizzazione che non voleva avere più nulladi settario e si proponeva di affiancare preoccupato per le prime misure prese da F. Crispi come segretario della dittatura - inviò il L. in Sicilia insieme con F. Cordova ...
Leggi Tutto
GIOVANNI GUALBERTO, santo
Antonella Degl'Innocenti
Nacque, probabilmente tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, in Toscana, non lontano da Firenze (secondo le agiografie più tarde nel castello [...] tradizione benedettina, ma nella misura in cui tendeva a nulla intimoriti da questo clima, i seguaci di G., rispondendo a una domanda posta loro dal vescovo didi S. Miniato dopo il perdono dell'assassino, o un libro. Viene spesso ritratto insieme ...
Leggi Tutto
BONTEMPI, Andrea
Enzo Petrucci
Nacque a Perugia nel 1326, da quanto si può congetturare da una bolla di Innocenzo VI, da Martino, figlio di quel Lello Bontempi, che gli scrittori di cose perugine ricordano [...] insieme con l'abate del monastero di S. Pietro e il priore di S. Giovanni in Piazza, di esaminare la domanda di ammissione al monastero di S. Maria di Val di Ponte di la rocca di San Cataldo e il B. non seppe o non poté far nulla per ottenerne l ...
Leggi Tutto
ARSENDI, Raniero (Raynerius de Forlivio, Raynerius de Arscendinis o de Arsendis o Arsendus)
Roberto Abbondanza
Nacque da Pietro alla fine del sec. XIII. La famiglia, forlivese, apparteneva al partito [...] edite insieme alla Lectura (cfr. sopra n. 1). Di quella misura ci siano conservati nelle opere edite o ancora inedite che ci sono note. Di un commento, poi, dell'A. ai Libri Feudorum, anch'esso perduto, Iacopo Alvarotti dice che non aggiunge nulladi ...
Leggi Tutto
FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] e insieme l'originale configurarsi di certe idee e di certi se la critica è sempre dialogica, nulladi meglio che ascoltare prima d'altri misura è rievocata l'esperienza artistica di un'età priva di geniali presenze di poesia ma ricca di ...
Leggi Tutto
nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...