Tipo di monumento preistorico diffuso in Sardegna (dove se ne trovano 7000 circa, più o meno perfettamente conservati) a partire da poco prima della metà del 2° millennio a.C. È generalmente a torre tronco-conica [...] con fondamenta in pietra. In epoca punica e romana è attestata un’utilizzazione dei n. come luoghi di culto.
La civiltà nuragica comprende quell’insieme di aspetti culturali che caratterizzano la Sardegna tra la metà del 2° millennio e la metà del 1 ...
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MONTE SIRAI
Enrico Acquaro
Pianoro della Sardegna presso Carbonia, nel Sulcis, sulla cui sommità è stato riportato alla luce tra il 1963 e il 1966 un centro fortificato punico. Il centro, di cui non [...] Sulcis (odie na Sant'Antioco) sia delle vie di penetrazione verso l'entroterra. La piazzaforte, sovrappostasi a un insediamentonuragico, inizia la sua funzione di avamposto e di controllo intorno al 6° secolo a. Cristo. L'impianto, ampliato ...
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Protostoria
Anna Maria Bietti Sestieri
Il termine protostoria indica tradizionalmente il periodo intermedio fra preistoria e storia, documentato da fonti antiche. I modelli utilizzati per lo studio [...] sec. a.C.) e si sviluppa ininterrottamente fino all'orientalizzante. L'insediamento, che nelle fasi più antiche è per gruppi di villaggi, si presenza di ceramica micenea e cipriota in alcuni complessi nuragici; fra la tarda età del Bronzo e gli inizi ...
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(XXX, p. 836; App. II, II, p. 787; III, II, p. 667; IV, III, p. 268)
Al di sopra della media delle regioni meridionali italiane in base alla crescita dell'indice delle condizioni civili e sociali negli [...] il 1° millennio a.C. la scoperta più notevole in ambito nuragico è stata rappresentata dalla statuaria di Monti Prama (Cabras); si richiamato il ruolo di Ischia. A più recenti fasi dell'insediamento (6° secolo a.C.) è pertinente invece la coppia ...
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TIRINTO
Klaus Kilian
(XXXIII, p. 913)
T. è soprattutto nota per l'imponenza delle sue mura, attribuite dalla tradizione mitica ai Ciclopi e cadute in rovina nell'Alto Medioevo. Gli scavi, iniziati nel [...] 1957 N. Verdelis ha condotto il restauro delle mura occidentali.
L'insediamento di T., che in periodo protoelladico era prossima al mare, contatti con il mondo ittita e forse con l'ambiente nuragico. Anche nelle soluzioni scelte per l'ingresso e per ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Le aree dell'espansione coloniale
Massimo Botto
Le aree dell’espansione coloniale
La trattazione che segue intende presentare un panorama della colonizzazione [...] intorno alla metà del III sec. a.C. L’abitato fu organizzato attorno a una vecchia torre nuragica, che al momento dell’insediamento dei Fenici doveva trovarsi ancora in buono stato di conservazione, tanto da essere utilizzata, dopo i necessari ...
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L'Italia preromana. Sardegna
Fulvia Lo Schiavo
Sardegna
Le scoperte e, conseguentemente, gli studi e le ricerche sull’archeologia della Sardegna sono progrediti negli ultimi 15 anni in modo straordinario [...] Bronzo Recente. Ancora tutta da definire è la relazione insediativa e socioeconomica fra nuraghe e villaggio: in genere, è frequente ritrovare il villaggio vicino al nuraghe, esistono però molti nuraghi senza villaggio e anche molti villaggi senza ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo fenicio
Massimo Botto
Piero Bartoloni
La rete dei contatti e degli scambi
di Massimo Botto
I commerci hanno sempre rappresentato l'asse portante [...] un nucleo di artigiani e commercianti fenici attivi presso la comunità nuragica in un periodo compreso fra la fine del IX e gli inizi intorno alla metà del VII sec. a.C. l'insediamento di Abul, in prossimità della foce del Sado. Allo stesso ...
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Il fenomeno urbano nel mondo fenicio
Massimo Botto
Sandro Filippo Bondì
Il fenomeno urbano in fenicia
di Massimo Botto
Tracciare un quadro esaustivo dell'assetto urbano delle città della Fenicia è [...] del Ferro risulta del tutto sporadico, dista dal più interno insediamento di Monte Sirai circa 7 km. Recenti scavi hanno permesso relazioni fra l'elemento fenicio e le popolazioni nuragiche provengono dal santuario di Monti Prama; infatti è ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà (v. vol. vii, p. 1173)
B. d'Agostino
F) Villanoviano tosco-laziale - G) Villanoviano meridionale - H) Villanoviano settentrionale.
F) [...] falisco e dell'area laziale a S del Tevere.
A Veio l'insediamento comincia già durante l'Età del Bronzo finale: un'ansa cornuta fu lamelle di bronzo, e a disco solido, erano un bronzetto nuragico, un carrello e un'olletta di bronzo, anch'essi ...
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