L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] un nipote del grande doge Francesco che godeva di un notevole credito tra i savi del consiglio e che allora era "Sindico, e Inquisitor in Terra ferma" (37). Le parole e le frasi-chiave di una Serenissima appena uscita dal suo "secolo di ferro" (38 ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] fa dire che sul niente non si sta dicendo niente. E chi non dice niente non è incolpabile di niente. E, allora, all'inquisitore a Venezia non resta che far finta di niente; non è successo niente, non s'è detto niente. E il niente è inafferrabile ...
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ARQUER, Giovanni Antonio
Gaspare De Caro
Giureconsulto e magistrato, padre del famoso Sigismondo, nacque a Cagliari alla fine del sec. XV o al principio del successivo. Nel 1534 il vicerè: Antonio de [...] carcere manteneva contatti con le autorità regie, il visitatore si valse della sua qualità di commissario generale del grande inquisitore per far rinchiudere l'A. nelle carceri del S. Uffizio, privandolo in tal modo di ogni possibile comunicazione ...
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GREGORIO XI, papa
Michel Hayez
Pierre Roger nacque a Rosiers d'Égletons, nell'attuale dipartimento della Corrèze, intorno al 1330, dal nobile Guillaume (I), vassallo o ufficiale dei signori di Ventadour, [...] , fu dotato di un locale e di una prigione. Giungendo a Orbetello alla fine di novembre, G. XI nominò inquisitore Pierre d'Arzens, che Urbano V aveva scelto come primo vescovo di Montefiascone.
Nei confronti degli ebrei i provvedimenti pontifici ...
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BORGASIO, Paolo
Roberto Zapperi
Appartenente ad una famiglia originaria di Limassol, nacque a Feltre nel 1466 da Giovanni Vittore, giurista che fu podestà di Trento, e da Corona Brandelizi. Studiò legge [...] fu incaricato dal nunzio apostolico, con il consenso del governo veneziano, di perseguire con funzioni di inquisitore, insieme a una deputazione appositamente designata, certi casi di stregoneria manifestatisi nel Bresciano. Nel settembre ritornò ...
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ARQUER, Sigismondo
Aldo Stella
Nacque a Cagliari (da famiglia che si diceva "de sangue noble y limpia de infaçones de Aragón", ma che apparteneva piuttosto al ceto borghese dell'alta burocrazia), probabilmente [...] sembrato di averlo naturale alleato contro un sospetto di eterodossia come l'A., perché il Parragues era stato severo inquisitore nelle Fiandre e a Trieste, ed anzi dietro loro consiglio, prima del suo insediamento, aveva protestato presso il viceré ...
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FOSCARI, Francesco (detto Franzi)
Giuseppe Gullino
detto Franzi Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Simeon Piccolo, nel 1356, figlio di secondo letto di Giovanni del cavaliere Nicolò, e di Franceschina, [...] Venezia. Regesti, a cura di R. Predelli, III, Venezia 1883, pp. 275, 323; VI, ibid. 1903, p. 260; R. Fulin, Gl'inquisitori dei Dieci, in Archivio veneto, II (1871), p. 310; I. Raulich, La caduta dei Carraresi signori di Padova. Con documenti, Padova ...
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CANGIAMILA, Francesco Emanuele
Mario Condorelli
Nacque a Palermo il 1ºgenn. 1702 da Paolo, magistrato, e da Anna Tramonte. Addottoratosi in diritto civile e canonico nel 1717 a Catania, esercitò per [...] abate della badia dei SS. Giovanni ed Ermete; nel 1753 mons. Iacopo Bonanni, inquisitore generale di Sicilia e arcivescovo di Monreale, lo nominò inquisitore fiscale e suo vicario generale, cariche confermategli nel 1755 dal successore del Bonanni ...
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MERENDA, Antonio
Margherita Palumbo
MERENDA, Antonio. – Nacque a Forlì il 1° ott. 1578 da Ludovico e da Clelia Dall’Aste, entrambi di antiche e nobili famiglie forlivesi.
Dopo aver studiato retorica [...] , nei cui rotuli è designato – a distinguerlo dagli altri docenti – come «eminentissimus» (Dallari, passim). Il 31 marzo 1649 l’inquisitore di Bologna Vincenzo Preti nominò il M. consultore del locale tribunale del S. Uffizio e il 24 maggio 1652 il ...
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Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] dovevano assistere i giudici inquisitoriali (quindi il vescovo ordinario del luogo nel quale l'imputato era stato arrestato e l'inquisitore) o i loro vicari ufficiali. La tortura poteva essere ripetuta, ma solo dopo un attento esame dei singoli casi ...
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inquisitore
inquiṡitóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. inquisitor -oris, der. di inquirĕre «indagare», part. pass. inquisitus]. – 1. s. m. Chi inquisisce. In partic., chi, come membro di una speciale magistratura, svolge inchieste rivolte...
inquisitorio
inquiṡitòrio agg. [der. di inquisire, inquisitore]. – 1. Relativo all’inquisizione, nel suo sign. generico di indagine giudiziaria o di speciale tipo di inchiesta: processo i.; attività i.; in partic., nel linguaggio giur., sistema...