Thompson, interdipendenze di
Grado in cui le parti o gli attori di una relazione organizzativa dipendono gli uni dagli altri, rispetto a risorse, informazioni, materiali, per svolgere il proprio compito. [...] Le interdipendenze secondo la classificazione di T. si distinguono in: sequenziali (l’output dell’attività A diviene l’input dell’attività B), reciproche (tra le attività A e B vi è uno scambio bidirezionale) e generiche (tra le attività A e B non ...
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programma, file di
programma, file di in un elaboratore, file che contiene le istruzioni del programma. Esso è distinto dall’eventuale file di record che contiene i dati registrati, ma è predisposto [...] , con tale file esterno in modo che quest’ultimo possa costituire, per il programma stesso, un particolare input, per la lettura dei dati, o un particolare output, per la scrittura o la modifica dei dati stessi dopo la loro elaborazione da parte del ...
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istanza
istanza termine che, se riferito a un problema con parametri, ne indica un caso particolare; un’istanza di un problema si ottiene quindi sostituendo dei valori costanti ai parametri del problema. [...] In un algoritmo, in cui i valori delle variabili, degli input e degli output variano nel tempo, essendo soggetti al processo di calcolo, è la particolare configurazione di tali valori in un dato istante (→ algoritmo). ...
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pila
pila struttura lineare di dati (detta anche stack) in cui l’accesso ai dati segue normalmente la modalità → lifo (acronimo della frase inglese last in - first out): l’output segue l’ordine inverso [...] di quello secondo cui è effettuato l’input e, quindi, l’ultimo dato a essere scritto in input nella pila è il primo a essere letto in output. ...
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seme
seme in informatica, numero generato dal computer, sulla base del valore di alcune sue variabili di stato non determinabili dall’operatore, che costituisce un input interno attraverso il quale, [...] con successive procedure algoritmiche, viene fornito come output un → numero pseudocasuale. ...
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Chimica
Capacità di un composto o un sistema chimico di conservarsi invariato, di non subire modificazioni chimiche. Sono detti stabilizzatori (o sostanze stabilizzanti o solo stabilizzanti) le sostanze [...] , risponde con uscite anch’esse limitate. Questo tipo di s. è anche detto s. BIBO (ingl. bounded input-bounded output «ingresso limitato-uscita limitata»).
Condizioni di stabilità
Poiché la s. è un requisito fondamentale per qualsiasi sistema fisico ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] attraverso i quali si realizza questa attività consistono nell’immissione di domande e sostegno (input), nella loro conversione in decisioni (output), nella valutazione di queste attuazioni (outcome) e negli effetti di retroazione che esercitano ...
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Dispositivo elettronico a semiconduttori che permette il controllo di un segnale elettrico di uscita da parte di un segnale di ingresso; in quasi tutte le applicazioni ha vantaggiosamente sostituito i [...] a pedice individuano la posizione delle grandezze interessate nel quadripolo equivalente (i: input, ingresso; r: reverse, inverso; f: forward, diretto; o: output, uscita) e l’elettrodo a massa nella disposizione circuitale (e: emitter, emettitore ...
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Stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di fronte a un pericolo reale o immaginario o dinanzi a cosa o a fatto che sia o si creda dannoso; più o meno intenso secondo [...] collegamenti interni, ai nuclei basale e basale accessorio, dove viene integrata con input aggiuntivi e trasmessa al nucleo centrale, che funge da principale stazione di output dell’amigdala. Da qui l’informazione raggiunge infatti, tramite varie vie ...
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subroutine In informatica, lo stesso che sottoprogramma, ossia programma (generalmente breve) che può essere richiamato, anche più volte, dal programma principale per risolvere un problema specifico e [...] frequente, agevolando così la programmazione e facendo risparmiare spazio di memoria. In alcuni contesti si considerano propriamente come s. solo i sottoprogrammi che non accettano parametri di input e/o che non restituiscono nulla in output. ...
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input
〈ìnput〉 s. ingl. [dal v. (to) put in «mettere dentro»] (pl. inputs 〈ìnputs〉), usato in ital. al masch. – 1. Termine corrispondente all’ital. ingresso, di largo uso nel linguaggio tecn. e scient. per indicare una delle grandezze d’ingresso...
output
‹àutput› s. ingl. [da (to) put out «mettere fuori»] (pl. outputs ‹àutputs›), usato in ital. al masch. – Termine corrispondente all’ital. uscita, usato nel linguaggio scient. e tecn. (soprattutto in elettronica, nella teoria dell’informazione,...